N.633

Casa grande con torre ora ribassata e ridotta ad altana che potrebbe essere quella dei Saliceti, e che le cronache dicono essere vicina alla chiesa di S. Sebastiano quasi in faccia alla croce di detto santo. Della torre si vedono gli avanzi ridotti ad altana, ed un cronista per indicare questa casa la dice quella abitata dall'Ebreo a quei dì in cui scriveva. Nel 1575 era di Nicolò del fu Girolamo Cavazzoni, dei quali altri vennero da Reggio, ed altri da Imola. Questi sembrano dei primi, e Girolamo iuniore di Nicolò fu l' ultimo di sua famiglia che mori nel 1615. Testò egli a favore del nipote ex figlio di Margarita sua sorella moglie di Alessandro Fusaroli, il qual nipote era figlio di Antonia di detto Alessandro Fusaroli moglie di Annibale Rossi. Margarita di Carlo Rossi fu ultima dei Rossi Cavazzoni maritata in prime nozze con un Pattarazzi, poi con Francesco Beltrandi come dagli atti di Orazio Vanotti del 1701. Da un rogito di Nicola Guidazzoli e Giuseppe Bonazzi delli 8 ottobre 1706 si dice esser casa con torre in confine dei marchesi Riari successori Cavazzoni a mezzodì, dei Mezzadri a levante, e delle suore di S. Elena a ponente. Passò ai Taruftì eredi Beltrandi, e da questi ai Canonici in causa di dote.