Castralasina o Castragliasini

Cui fa riscontro Castracane. I nostri storici altro non dicono di questa famiglia se non che era tra le popolane lambertazze nel 1228 (1). Ma un documento del 1282 ci fa conoscere che Gregorio Castragliasini aveva avuto in passato casa e torre, con casa-torre accanto, in via Castiglione, sotto la parocchia di san Giovanni in monte, verso il Vignaccio (2), o meglio il Vivario come si legge in altro documento (3), presso ai Ricorgiti, ai Bùvali, ai Frugerini e a Corvolino notaro. I quali edificii insieme con altri essendo passati in proprietà dei figli del fu Giovanni da Vercelli (che sostenne ufficii del comune (4) ) vennero divisi tra costoro nell' anno sopraddetto. A Galesio toccò la casa, torre o casatorre; alle sorelle Elena, Beatrice, Bartolommea e Adelasia una tubata con diverse case (5). Tre anni appresso Galesio coll' assenso della moglie, Giovanna di Maio Carbonesi, vendette questi edificii della sua parte a Giovanni Tettalasina per 766 lire (6). Così per curiosa combinazione la torre dei Castralasina passò ai Tettalasina.

Nell' anno susseguente Elena, sorella di Galesio e moglie di Gerardo Torelli, vendette alla presenza della costui consorteria la propria quarta parte di case e di tubata al medesimo Tettalasina (7).

Il casamento torrito di Galesio da Vercelli, cioè quello che aveva appartenuto ai Castralasina, era accanto alla croce creduta petroniana, detta poi dei Casali e vi rovinò sopra prima del 1303 (8). Gli è per ciò quello che fa angolo tra Miola e Castiglione (n. 1079), il quale passò ai Casali ed è stato recentemente ricostruito. Ed in fatti in codesto casamento dei Casali era una torre, menzionata in una divisione fatta da costoro nel 1517 (9), che dava appunto sul Viario o Vivario dei Pepoli e eh' è ricordata come proprietà dei Casali dal l' Alberti (10) dall' Indicatore e dall' Alidosi (11).

(1) Savioli, Ann. v. 5, pag. 61.

(2) Oggi detto il Vivario dei Pepoli che in antico sboccava direttamente in Miola.

(3) Docum. n. 138.

(4) Ghirardacci, Hist. v. 1, pag. 270, 272.

(5) Docum. n. 116.

(6) Docum. n. 138.

(7) Docum. n. 145.

(8) Ghirardacci, Hist. v. 1, pag. 456.

(9) Guidicini, Cose not. v. 3, pag. 243.

(10) Historia, deca 1, lib. 6.

(11) Instrut., pag. 195.