N.1741,1742

Casa con torre, che ha ingresso nella via di Roma. In antico appartenne alla famiglia nominata i Malconsigli.

Trovasi che li 4 marzo 1516 Lucia del fu Battista Lanzoni, vedova di Bernardino Tovagliaro, comprò da Girolamo Nicolò e Teseo del fu Orlando Campana una casa sotto alla cappella di s. Maria degli Uccelletti, rincontro il campanile di s. Pietro, in confine colla via pubblica da due Iati e con Domenico da Argelata dagli altri due per lire 300, come da rogito Vitale Mantachetti.

In appresso servi di residenza all'arte dei Fornari, i quali congregandosi, secondo che scrisse il Masini, vi avevano la loro cappella, ovvero oratorio, dedicato a s. Lorenzo. Gli statuti dei Fornari datano dal 1405, secondo il citato Orlandi. Alli 19 aprile 1614 la fabbrica di s. Pietro comprò dai PP. Eremitani Agostiniani di s. Giacomo una casa sotto s. Michele del Mercato di Mezzo, dalla parte opposta alla porta grande dell' Arcivescovato ed alla torre di s. Pietro. Confina colla strada, che è fra detta casa e che va al Mercato di Mezzo verso la Spezieria della Campana, li beni della società dei Fornari, eredi e successori del fu Zanino Magnani, appartenenti a detti venditori, rogito Baldanza Vornetti ed Annibale Ostesani.

La società dei Fornari, che aveva quivi sua residenza, fu soppressa nel gennaio 1603. Qui fu stabilito il così detto forno della Mensa, il quale godeva molti privilegi ed esenzioni , coll'obbligo però di comprare il frumento dai beni del clero e delle decime, a bajocchi 15 la corba, più del calmiere.

Nota: nel testo originale del Guidicini sono indicati (in errore, non notato dal Breventani) i numeri N.1741,1724.