N.407

Li 12 novembre 1489 fu data dal Senato in concessione a Nicolò di maestro Liberato barbiere, avente casa a capo della Seliciata di S. Francesco e della Nosadella, un gran fossato aperto presso la medesima, dove cadevano ragazzi e bovi con carri, per chiuderlo con muro ed unirlo alla di lui casa. Questo fossato non poteva essere che un avanzo del secondo recinto della città. Lo stabile sotto il suindicato numero era composto di due case , una nell' angolo della Nosadella con due botteghe ad uso di forno e di calzolaio che Guglielmo Gaetano Dondini comprò nel 1762 dal senatore Gio. Sampieri per L. 4,800, contratto che fu poi rettificato li 27 gennaio 1772 a rogito di Carlantonio Pilla e di Giuseppe Marchioni. L' altra nel 1715 era dei Ratta, poi di Filippo Mazzini, indi di Baldassarre di Domenico Barbetti, che il 22 maggio 1781 la vendette a Carlantonio e Paolo Ignazio fratelli e figli del fu Guglielmo Gaetano Dondini per L. 5,100, rogito Giuseppe Bassi. Confina con due strade e beni di Marsilio Bassi. I Dondini le rifabbricarono e le ridussero ad una sola nel 1787.