N.2844 - Già Collegio Ancarano

Qui era stato traslocato il Collegio Ancarano quando per ampliarlo fu acquistata una casa già Morandi, e venduta li 3 luglio 1562 da Giovanni Battista del fu Floriano Morandi ai scuolari del detto Ancarano per lire 2500 a rogito di G. del fu Francesco Fronti. Si dice posta sotto la parocchia di S. M. Maddalena in confine di Giovanni Francesco Ercolani, e del Colleggio ossia dei compratori. Da questa confinazione si deduce che la casa predetta si trovava verso levante cioè in confine della Chiesa di S. Ignazio e di una casa, che i detti studenti vennero ad abitare nel 1532, della quale ignoriamo l’ antico suo proprietario.

Li 7 febbraio 1739 i Gesuiti comprarono dal Collegio Ancarano una casa grande con prato, e alcune case contigue, che confinavano colla Chiesa, colla casa di approvazione, e col muro dell’ orto del Noviziato a levante, e a mezzodì col Borgo della Paglia. La facciata del Collegio, e della casa infrascritta è uniforme, con otto occhi di portico e 10 finestre al secondo piano comprese quelle della seguente casetta che non fa parte di questo contratto la quale confinava con quella del cap. Gamberini, coll’orticello di D. Francesco Tommasi d’Antonio e Domenico fratelli Orsoni, e del conte Francesco Malvasia, per lire 27000 rogito Ercole Guidotti e Luca Fagottini.

1750 31 Dicembre. Il noviziato vendette parte del Collegio Ancarano al P. Leonardo Cominelli rettore di S. Lucia per uso e comando di una casa d'esercizio, per L. 11,000 con scrittura privata, la quale dice parte, perchè il noviziato serve l’orto , e i sotterranei. Questo stabile prese poi il nome di casino degli esercizi, perchè in esso si ritiravano i preti secolari per otto giorni prima della loro consecrazione a far gli esercizi spirituali ed ora fa parte dello stabilimento di S. Ignazio.