N.137

Dalle Cose Notabili di Giuseppe Guidicini.

Chiesa ed oratorio della confraternita dei SS. Sebastiano e Rocco. Dietro notizie positive potrebbe desumersi che questa compagnia fosse fondata li 8 aprile 1504 per opera di Cristoforo dall'Oro e di Francesco Monterenzi nella chiesa di S. Leonardo.

Trovandosi nell'angolo che faceva Strada S.Vitale coll'Androna di S.Leonardo un antico guasto lungo piedi 99 1/2 e largo piedi 18 e oncie 6, di ragione del Consorzio di Porta Stieri, fu comprato dai confralelli per L. 34 e per l'annuo canone di L. 2. Rogito Pietro Maria Schiappa delli 19 luglio 1506.

Quivi fabbricarono la loro chiesa, che ampliarono nel 1528, nel qual anno il Senato diede loro la cura degli appestati custoditi nel Lazzaretto di S.Gregorio fuori, e poscia nel 1591 fu loro dato il governo dell'ospedale di Sant'Orsola. Questa compagnia fu soppressa li 31 luglio 1798. Sulle prime il locale servì per deposito d'organi ed anche di oggetti di belle arti raccolti in altre chiese soppresse, poi nell'aprile del 1809 tu unito alle adiacenze di Santa Marta per collocarvi gli orfani mendicanti, ai quali eransi incorporati i così detti Raminghi del conte Aldo.

Miscellanea: RISTRETTO DELLA STORIA DELLE CHIESE DI BOLOGNA E DI ALTRI STABILI (Notizie - per la parte antica - prevalentemente attinte da Bologna Perlustrata, di Antonio di Paolo Masini, Bologna, 1666, volume I

SS. Sebastiano e Rocco.

Chiesa con Arciconfraternita posta in Strada S. Vitale sull'angolo dell' Androna, istituita l'8 aprile 1504 nella chiesa di S. Leonardo.

Il 19 luglio 1506 questi confratelli comprarono dai Poeti un guasto lungo piedi 99 e largo piedi 18 1/2 per L. 34 ed un annuo canone di L. 2, rogito Pietro Maria Schiappa.

In questo guasto fabbricarono la loro chiesa, che ampliarono nel 1528, nella qual occasione fabbricarono pure l' oratorio.

Questa compagnia fu soppressa il 31 luglio 1798.

Nel 1809 questo locale fu unito a quello di Santa Marta per mettervi i Raminghi, lo che seguì il primo aprile 1809.

L' oratorio di sopra fu ridotto a dormitorio capace di più di trenta letti. L'oratorio inferiore fu pure messo ad uso profano, e servì in seguito come alloggio a qualche mendicante senza ricetto, al quale si somministrava cibo e Ietto.

Tanto il piano superiore che l'inferiore comunicavano con Santa Marta dove stavano i poveri Mendicanti, siccome pure era unito il vicino vicolo che divideva questo locale con quello di S. Leonardo.

Questi Raminghi furono poi riuniti dal conte Aldo, e si esercitavano quotidianamente in qualche mestiere sino ali' età in cui fossero capaci di procciarsi il vitto.

Le funzioni religiose ed il refettorio erano comuni ad ambedue i corpi.

Pietro Lamo (Graticola di Bologna)

Qui poco lontano dentro la porta vi era la società di S. Sebastiano, e sopra l' altare evvi una tavola dipinta per mano di Ercole Procacino, cosa lodevole