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1281. Li 21 aprile. Rolandino di Bonacossa Tebaldi, già defunto, aveva casa merlata sotto S.Antonino, rogito Giacomo di Zunta Cervelerij. Vedi via delle Banzole.

1267. Li 23 agosto. Guido Cattanio del fu Giacomino Lambertini, fu erede di Ardizzone del fu Rolandino dall'Avesa, e per questo di una casa sotto S.Antonino, in confine dei figli di Giacomino Grassi della via pubblica, e dei figli di Giuliano dall'Avesa, rogito Giacomino d'Aldobrandino Ferranti.

1293. Li 6 aprile. La compagnia dei macellari, comprò da don Daniele Fabbri rettore di S.Tecla dei Lambertazzi, una casa vicina alle Beccarie Nuove, poco prima costrutta vicino alla Piazza e alle case dei Lambertacci, poste parte sul suolo dei Domenicani, e parte su quello di Guizzardino Lambertacci, la qual casa confina da una parte colle dette Beccarie, dall'altra con un edifizio del comune (palazzo della Biava) e dal lato anteriore colla via pubblica e la Piazza.

Immagine tratta dagli schizzi topografici disegnati da Giuseppe Guidicini a corredo delle note manoscritte delle "Cose Notabili ..." e pubblicati per la prima volta da Arnaldo Forni nel 2000.

Il Nord è a destra. Piazza Maggiore in basso, a sinistra Strada San Mamolo (via d'Azeglio), la strada che si dirige verso l'alto è via delle Asse (via IV Novembre). E' indicata la torre dell'Orologio compresa nel Palazzo della Biava (palazzo d'Accursio) e le macellerie nuove, disegnate in quel punto, secondo un contratto del 1293. D. Fabbri è don Daniele Fabbri, rettore di Santa Tecla.

1312. Li 4 maggio. Simone del fu Mandolino Lambertini, aveva case sotto S.Martino dei Caccianemici piccoli, in confine di vie pubbliche e della casa dell'eredità di Quattordese.

1381. Li 18 marzo. Cessione fatta da Ugolino Camorata a Pellegrino di Giovanni Zambeccari, delle ragioni spettanti in una parte per indiviso delle 170 parti, e della quarta parte di altra parte d'una casa sotto S.Tecla di Porta Nuova per lire 65.

1394. Li 4 marzo. Testamento di Misina, del fu Ubaldino Malavolta, moglie del dottor Francesco Ramponi, col quale lascia al marito la parte ad essa spettante delle scuole dove Francesco legge, leggi civili, poste sotto S.Andrea degli Ansaldi, o S.Giacomo dei Carbonesi, e tutte le case nella contrada di Porta Nuova, vicino la salegata dei frati minori, e il muro vecchio della città, rogito Azzone Pinabelli. (Pare probabile che queste case fossero in Porta Nuova dalla parte di settentrione).

1424. Li 8 agosto. Francesco e Giacomo fratelli Albergati comprano da Nicolò Manzoli una casa sotto S.Martino de'Caccianemici Piccoli per lire 350, rogito Bonaventura Paoletti, o Poletti.

1433. Li 18 dicembre. Compra l'ospitale della vita da Tommaso Castelli la metà di una casa grande con quattro botteghe goduta per indiviso con Giacomo Castelli posta sotto S.Martino dei Caccianemici piccoli per lire 200, rogito Nicolò Macchiavelli.

1433. Li 18 dicembre. Giacomo Castelli vendette al detto ospitale l'altra metà per lire 800, rogito Romano Bertolini. Confina la via del Palazzo maggiore, gli eredi di Ugolino Ghisilieri, e li beni della vita.

1549. Li 4 ottobre. Rogito Bartolomeo Bulgarini. Casa in Porta nuova sotto S.Antonino. Confina Angelo Michele di Pietro Chiodaroli il dottor in arti Bonacossa, li beni della chiesa di S.Antonino, e Francesco Stiatico mediante chiavica. (È una casa dei Tanara).

1572. Li 11 marzo. Compra Ascanio del fu Sebastiano Antelminelli alias Castracani da Giovanni Battista del fu Biagio Varisani una casa sotto S.Marino nella via del Torresotto di S.Francesco. Confina Gerone dall'Oglio e Giacomo dall'Oglio, per lire 1500; rogito Ippolito Poggi.

1575. Li 9 dicembre. Il dottor Antelminelli la vendette a Lorenzo del fu Nicolò dalla Torre per lire 1600, rogito Sebastiano Drasi.

1577. Li 5 febbraio. Fu comprata da Antonio del fu Girolamo Ucelli per lire 2000, rogito Ippolito Fibbia.

1660. Li 30 marzo. Casa di Antonio Brunetti in Porta Nova sotto S.Salvatore. Confina li Belvisi. Valutata lire 9000, ed ereditata dai PP. di S.Salvatore.