Beverara (Via della)

Via della Beverara

Da via Francesco Zanardi a via Marco Polo.

Quartiere Navile.

Delib. cons. 16 aprile 1909.

La vecchia Strada della Beverara (documentata nella cartografia del SIT (1884) e nella pianta del Facchini) era assai più estesa della attuale via della Beverara.

La prima parte della via, fino al XIX secolo, per i primi cinquecento metri era più ad est dell'attuale percorso (all'inizio del XX secolo fu rettificata e come la vediamo oggi), costeggiando per un buon tratto il Canale Navile, poi rientrava nell'attuale via Beverara fino alla fine, nei pressi della Rotonda Arnaldo Forni.

Da qui proseguiva a nord, seguendo approssimativamente l'attuale percorso di via Cristoforo Colombo fino all'attraversamento della Tangenziale, dove si biforcava in due strade.

La prima proseguiva lungo via Cristoforo Colombo, fino alla larga curva nei pressi di via dei Terraioli. Qui proseguiva diritta per sfociare, mediante alcuni tratti di strada completamente scomparsi, in via di Corticella all'altezza di via Paolo Fabbri.

La seconda proseguiva lungo l'attuale percorso di via del Rosario fino a via di Corticella.

Lungo via Beverara esiste tuttora la chiesa parrocchiale di San Bartolomeo della Beverara, documentata nella pianta di Andrea Chiesa del 1740.

Il toponimo Beverara, documentato già nel 1138 (Beveraria, Fanti, I, 195) deriva dal verbo beverare, che è voce antica sinonimo di abbeverare. Tenendo conto che dove oggi passa il Canale Navile in antichità passava il Savena nel suo antico corso, la presenza di acque a cui le bestie potevano abbeverarsi è causa probabile del toponimo, come lo stesso Fanti affermò.

Fonti citate in questo articolo.

Chiesa (1740): Benedetto XIV (dedicatario); Giuseppe Benedetti (inc.); Andrea Chiesa (dis.), Carta del bolognese per quanto esso si estende seguitamente dalle radici della collina sino al Modonese, Ferrarese, ed alla Romagna, 1732-1738. Stampata a Bologna nel 1740.

Facchini: Carta topografica della provincia di Bologna, seconda metà sec. XIX, disegnata e incisa da L. Facchini. Dalla Cartografia Storica Bolognese della Biblioteca Digitale dell'Archiginnasio di Bologna.

Fanti: Le Vie di Bologna. Saggio di Toponomastica Storica, di Mario Fanti, Istituto per la Storia di Bologna, 2000.

SIT: Sistemi Informativi Territoriali del Comune di Bologna.