Banzole

2015: via scomparsa. Il suo tracciato è oggi compreso nella Piazza Franklin Delano Roosvelt.

Guidicini.

La via delle Banzole comincia in quella delle Asse, dove in oggi è la piazza Caprara, poi voltando verso oriente termina nella via della piazza del Carbone.

La piazza detta dei Caprara è lunga pertiche 14. 05. 6., e di superficie, pertiche 51. 57. 50., e la via delle Banzole, è lunga pertiche 15. 04. 0., e di superficie pertiche 23. 60. 9.

II suo nome fu Borgo, non via delle Banzole, e nel 1583, si trova detto Pelladuro di Porta Nuova, ed anche via di S.Antonino delle Banzole, ma veramente questo nome apparteneva al tratto di strada da Porta Nova fino al Borgo delle Banzole.

Immagine tratta dagli schizzi topografici disegnati da Giuseppe Guidicini a corredo delle note manoscritte delle "Cose Notabili ..." e pubblicati per la prima volta da Arnaldo Forni nel 2000.

Il Nord è in alto. Qui è raffigurato l'intero isolato scomparso completamente con l'apertura di piazza Franklin Delano Roosvelt. Nel 1777 le prime case a destra sul Borgo delle Banzole furono demolite per fare posto alla Piazzetta dei Caprara.

Via delle Banzole a destra entrandovi per quella delle Asse.

NN.1259,1260

Via delle Banzole a sinistra entrandovi per la via delle Asse.

N.1193/2 (Originariamente questa descrizione era senza numero, poi corretta erroneamente dal Breventani in 1261, numero che in realtà era di fronte, dall'altra parte della strada)

N.1254 (Originariamente questo numero e la relativa descrizione era stata messa nella Via delle Banzole a destra entrandovi per la via delle Asse. Il prontuario ci dice invece che i numeri del 1252 ed il 1255 erano sulla sinistra, errore di cui il Breventani non si accorse).

Aggiunte

Banzole, dal I volume delle "Cose Notabili..." di Giuseppe Guidicini, con le correzioni di Luigi Breventani

Immagine tratta dagli schizzi topografici disegnati da Giuseppe Guidicini a corredo delle note manoscritte delle "Cose Notabili ..." e pubblicati per la prima volta da Arnaldo Forni nel 2000.

Il Nord è verso l'alto. Si tratta di una vista semplificata della stessa area descritta dall'immagine precedente. Dello stradello privato in uso ai Dall'Armi è indicata la data in cui questo fu documentato (1466).

Immagine tratta dagli schizzi topografici disegnati da Giuseppe Guidicini a corredo delle note manoscritte delle "Cose Notabili ..." e pubblicati per la prima volta da Arnaldo Forni nel 2000.

Il Nord è in alto. Con Via di Porta Nova il Guidicini intendeva indicare Via delle Asse, ovvero l'odierna via IV Novembre. In basso a sinistra è la chiesa di S. Salvatore. A destra il palazzo Caprara, in mezzo (senza nome) è via del Volto Santo. Via di Sant'Antonino era meglo conosciuta come Borgo delle Banzole, via scomparsa con la creazione di Piazza Franklin Delano Roosvelt. La scritta S.Antonino indica la posizione della chiesa di Sant'Antonio delle Banzole. In alto, fra le case dei Dall'Armi, è indicato un vicolo che, all'epoca in cui il Guidicini fece le sue ricerche, era già stato dato in uso privato ai Dall'Armi.

Particolare tratto dal Catasto Gregoriano (1835) della città di Bologna, messo a disposizione dall'Archivio di Stato di Roma con il progetto "Imago II".