Chiavature

Denominazione moderna(2015): Via Clavature.

Guidicini.

La via delle Chiavature comincia in Strada Castiglione e termina alla piazza Maggiore. Nel 1408 si diceva indistintamente Chiavature e via di S. Vito.

La sua lunghezza è di pertiche 56, 1, e la sua superficie di pertiche 90, 30, 11.

Ignorasi da che derivi il nome Chiavature. Esistette una famiglia Chiavature, che del 1247 ebbe Alberto anziano console. Si trova pure il testamento di Beutrisia di Pellegrino di Martino Cristiani, vedova di Tommaso dalle Chiavature. L' altro nome di S. Vito l' ebbe dalla chiesa così intitolata.

Particolari tratti dal Catasto Gregoriano (1835) della città di Bologna, messo a disposizione dall'Archivio di Stato di Roma con il progetto "Imago II".

Via delle Chiavature a destra cominciando da Strada Castiglione.

Via Clavature 24 (N.1344)

Via Clavature 22 (N.1346)

Via Clavature 20 (N.1347)

N.1348

Si passa la via delle Drapperìe.

Via Clavature 18 (N.1139)

Immagine tratta dagli schizzi topografici disegnati da Giuseppe Guidicini a corredo delle note manoscritte delle "Cose Notabili ..." e pubblicati per la prima volta da Arnaldo Forni nel 2000.

(Nord verso destra) La strada a destra è via Clavature. é identificata la zona dove erano le osterie e stalle del Montone e del Leone (comprese nello spazio che poi sarà occuparo dal Palazzo Pepoli Nuovo).

Immagine tratta dagli schizzi topografici disegnati da Giuseppe Guidicini a corredo delle note manoscritte delle "Cose Notabili ..." e pubblicati per la prima volta da Arnaldo Forni nel 2000.

(Nord verso il basso) Angolo tra via Clavature, in basso, non indicata, e via de' Toschi, a destra. Sono indicate le due osterie del Montone e del Leone, altre proprietà preesistenti al palazzo Pepoli Campogrande e il vicolo delle Osterie di cui esiste un relitto a meridione del palazzo Pepoli Campogrande.

Si passa la via Toschi, la via Marchesana, e il vicolo detto della Morte, ossia vicolo in faccia la chiesa della Vita.

Via Clavature 7 (N.1135)

Aggiunte

(1) Famiglie Caccianemici, Savi e Savioli, derivate dalla famiglia dell'Orso

Chiavature, dal I volume delle “Cose Notabili…” di Giuseppe Guidicini, con le correzioni di Luigi Breventani