N.504

Dalle Cose Notabili di Giuseppe Guidicini.

Li 23 aprile 1356 Margarita Spinobelli vende per L. 200 ai monaci Certosini una casa grande con orto, che dal Masini dicesi essere stata abitata da monache nel 1319. Confina Paolo Albiroli, Giacomo Cominazzi, gli eredi di Guido Montebello, e Gasparo Medilanese, o Milanese. Rogito Giovanni Angelelli.

Questa è la prima compra fatta dai Certosini per avere in Bologna un ospizio a comodo di due laici incaricati per gli acquisti e vendite dei generi necessari per il monastero.

1365, 21 settembre. Comprano i Certosini dai commissari testamentari di Maddalena del Comune di Gesso una mezza casa in confine di quella della Spinabelli, per L. 125. Rogito Graziano Lambertini.

Nel 1443 i monaci fabbricarono il loro ospizio, che poi in progresso di tempo fu aggrandito.

1469, 22 febbraio e 26 aprile. Comprano i Certosini da Margarita di Lippo Mondatori, poi da Giacoma sua sorella, una casa in Sant'Isaia, che confina a sera co' Certosini, a mattina con Giovanni da Brescia, e con Delfino Landini a settentrione, per L. 145. Rogito Salvatore di Giovanni Raigosa, e Delfino di Giovanni Landini.

In questa unione di stabili aprirono una pubblica chiesina dedicata a Sant' Anna, che vuolsi esistesse prima del 1435.

Nel 1564, sotto il priorato di Girolamo Lignani, fu ornato notabilmente il locale e con esso anche la chiesa.

I Certosini furono soppressi li 12 marzo 1797.

L'elegante chiesina di Sant'Anna fu chiusa li 16 agosto 1808 e profanata.

Tutto il fabbricato lo acquistò Luigi Lenzi dai Bagni della Porretta li 12 agosto 1799. Rogito Luigi Aldini.

OriginediBologna.

In realtà il fabbricato fu acquistato da Angelo Benedetto Lenzi, nato il 14 settembre 1770 a Bagni della Porretta, con rogito di Luigi Aldini del 12 agosto 1799, fasc. 257. (Il testo originario riporta Luigi Lenzi, ma si tratta di errore del Guidicini).

La segnalazione dell'errore del Guidicini è stata fatta dalla gentile signora Delia Lenzi, diretta discendente di Angelo Benedetto.

Angelo Benedetto risulta già abitante nel 1797 nella sezione di S. Isaja, secondo i Rigistri Civici delle Sezioni (corrispondenti alle Parrocchie) del Cantone di San Francesco, pubblicati nel 1797 dalla Stamperia Camerale. I registri civici erano gli elenchi da cui estrarre i possibili elettori della Repubblica Cispadana, durata pochi mesi prima della creazione della Repubblica Cisalpina.

Nel caso specifico Angelo Benedetto Lenzi risultava avere la rendita minima necessaria per essere elettore della Repubblica.

Dalle informazioni gentilmente fornite dalla signora Delia, apprendiamo che Angelo Benedetto era figlio di Giuseppe Lenzi e Margherita Tattini (sposatisi nel 1762).

Cittadino bolognese dal 07 dicembre 1790, la sua carriera fu prevalentemente militare: dapprima Capitano della Guardia dei Bagni di Porretta, poi dal 1805 al 1810 a Milano nel corpo delle Guardie d'Onore in qualita' di Maresciallo d'Alloggi in

capo e successivamente fu messo a riposo data la "avanzata eta' " (40 anni sic !!).

Tornato a Bologna sposo' Gaetana Borghi, da cui ebbe dei figli, rimanendo pero' prestissimo (nel 1818) vedovo.

Ebbe discendenti illustri, tra cui, per parte femminile, il naturalista e zoologo Alessandro Ghigi (1875-1970), rettore dell'Università di Bologna dal 1930 al 1943 e particolarmente noto alla cittadinanza bolognese per la villa Ghigi, che abitò fino alla sua morte, e di cui una parte, assieme al suo parco, fece donazione al comune di Bologna verso la fine degli anni sessanta. Dopo la sua morte gli eredi completarono la donazione, che andò a costituire uno dei più bei parchi pubblici immediatamente a risdosso del centro cittadino: il Parco di Villa Ghigi.

Altro illustre discendente fu Ugo Lenzi (a cui è intitolata la via Ugo Lenzi, nel centro di Bologna, quartiere Porto).

Angelo Benedetto ebbe tra i suoi figli Giuseppe, che fu padre di Giovanni Battista, volontario garibaldino nel 1866 e già amico di Ugo Bassi. Fu proprio l'amicizia con Ugo Bassi che fece decidere a Giovanni Battista di dare il nome di Ugo al proprio figlio nato nel 1875. Laureatosi in giurisprudenza nel 1900, Ugo Lenzi intrapprese attività politica: fu eletto consigliere comunale nel Comune di Bologna nel 1902, consigliere provinciale nel 1905 e sindaco di Budrio nel 1908. Entrò nella loggia massonica "Otto Agosto" nel 1909 e nel 1914, dopo che il congresso di Ancona del Partito Socialista, di cui faceva parte, stabilì l'incompatibilità tra la militanza nel partito e l'appartenenza alla massoneria, decise di abbandonare la politica per rimanere massone.

Dopo la prima guerra mondiale (a cui prese parte come ufficiale) divenne Maestro Venerabile della propria loggia e venne nominato membro effettivo del supremo consiglio del Rito scozzese antico ed accettato, uno degli ordini iniziatici della massoneria.

Antifascista, fu più volte più volte incarcerato durante il periodo fascista e condannato al confino nel 1929.

Il 19 marzo 1949 venne eletto gran maestro del Grande Oriente d'Italia il 19 marzo 1949.

Morì a Roma il 21 aprile 1953. La data della sua morte curiosamente accomunò Roma e Bologna (21 aprile 753 a.C.: fondazione di Roma, 21 aprile 1945: liberazione di Bologna).

Miscellanea: RISTRETTO DELLA STORIA DELLE CHIESE DI BOLOGNA E DI ALTRI STABILI (Notizie - per la parte antica - prevalentemente attinte da Bologna Perlustrata, di Antonio di Paolo Masini, Bologna, 1666, volume I

Sant'Anna.

Chiesa con ospizio dei Certosini, posta in Strada Sant'Isaia.

Nel 1319 vi stavano monache.

Il 23 aprile 1356 i Certosini comprarono da Margherita Spinabelli, per L. 200, una casa con orto, rogito Giovanni Angelelli.

Nel 1443 i suddetti Certosini ampliarono la chiesa ed ingrandirono la fabbrica.

Questo fu l'undicesimo convento soppresso il 12 marzo 1797.

Nella Certosa vi soggiornava il loro Padre Generale fuggito da Grenoble.

Il 16 agosto 1808 la chiesa fu chiusa.