Passo (Via del)

Via del Passo

Da via Viadagola entra nel comune di Granarolo dell'Emilia.

Quartiere San Donato.

Delib. podest. 3 giugno 1933.

La delibera del 1933 mutò il nome di questa via che precedentemente era Vicolo Belloni. A quale passo ci si volesse riferire non è chiaro (Fanti, II, 596-597).

Il vecchio nome (documentato nella pianta di L. Facchini come Strada Belloni) è dovuto alla presenza di un gruppo di case (sul lato destro della via, procedendo verso il comune di Granarolo dell'Emilia) che fu, fino alla metà del XVIII secolo, della famiglia Belloni.

Infatti la pianta di Andrea Chiesa del 1740 riporta il cognome Beloni per questo gruppo di case, mentre quella del 1762 riporta, per lo stesso gruppo di case, il cognome Dolfi. Subito prima di questo gruppo di case vi era uno stradello (scomparso) che conduceva in via Frabazza.

Fonti citate in questo articolo.

Chiesa (1740): Benedetto XIV (dedicatario); Giuseppe Benedetti (inc.); Andrea Chiesa (dis.), Carta del bolognese per quanto esso si estende seguitamente dalle radici della collina sino al Modonese, Ferrarese, ed alla Romagna, 1732-1738. Stampata a Bologna nel 1740.

Chiesa (1762): Giuseppe Benedetti (inc.); Andrea Chiesa (dis.); Pietro Paolo Conti (committente); Giambattista Migliari (perito); Gaetano Rappini (inc.), Carta topografica di tutta la pianura del Bolognese cavata dalla carta da me Andrea Chiesa stampata dell'anno 1742, e in parte del Ferrarese, e del Ravegnano, desunta, rispetto alle valli di Marmorta, e di Argenta, dalla mappa giudicialmente fatta del 1739, e rispetto al restante, da dette valli fino al mare, dedotta dalla nuova carta fatta l'anno scorso 1761, d'ordine dell'e.mo sig. cardinale Pier Paolo Conti visitatore apostolico, 1762. Stampata a Cento nel 1762.

Facchini: Carta topografica della provincia di Bologna, seconda metà sec. XIX, disegnata e incisa da L. Facchini. Dalla Cartografia Storica Bolognese della Biblioteca Digitale dell'Archiginnasio di Bologna.

Fanti: Le Vie di Bologna. Saggio di Toponomastica Storica, di Mario Fanti, Istituto per la Storia di Bologna, 2000.