40 - Varie Notizie sulla illustre famiglia Lambertini

Mondo che viveva nel 1000 vien creduto l'autore di questa famiglia, che poi da un Lambertino nel 1157 ricevette il suo cognome. Nel 1244 ebbero gravi contese cogli Scannabecchi. Le antiche case dei Lambertini e cioè nel 1219 erano in quella parte di Convento di S. Francesco dov'era il chiostro con cappella dedicata a S. Jacopo. Nel 1191 avevano casa vicino alla piazza maggiore, e negli Orefici. La loro torre era compresa nel Palazzo del Podestà che fu poi denominata torre del Capitano servendo pur anco di carcere. Il palazzo ora Taruffi da San Giorgio, quello Amorini da San Salvatore e Malvezzi da San Giacomo ove nacque il non mai abbastanza celebrato Benedetto XIV, sul conto del quale non teniamo parola dacchè autori valentissimi ne tramandarono diffuse e pregevoli memorie, gli appartenevano. Un Senatore Lambertini condusse in affitto il Palazzo Boncompagni, poi finalmente da essa famiglia fu acquistato il Palazzo Vizzani da San Biagio che l' ingrandi. Ora appartiene ai superstiti di un' altra ben illustre famiglia i Ranuzzi.

Nel 1164 Guido di Lamberto di Mondo con Lambertino suo figlio nella sommissione di Badalo e Battidizzo fatta alla presenza dei Consoli, e Consiglio della Città vengono nominati poi primi fra numero immenso di gentiluomini che vi assistevano, deferenza che a quei dì tenevasi in gran conto, essere cioè nominati pei primi dopo i Consoli.

Lambertini Egano di Guid' Antonio fu eletto Gonfaloniere li 18 Giugno dello stesso anno. Fu deposto nel 1486 e dicesi bandito capitalmente per aver fabbricato e spacciato moneta falsa, quindi condannato al fuoco. Ritirassi a Ferrara, ma nel Maggio 1488 fu richiamato, e riammesso a coprir cariche onorificentissime meno però la dignità di Riformatore, per cui è a credersi che il delitto appostogli non esistesse.

Lambertini Cornelio di Guid' Antonio fece il suo ingresso in Bologna siccome Gonfaloniere nel 1510. Fu confermato dai Bentivogli e lo fu del pari da Leone X.

Lambertini Cornelio di Guid'Antonio, venne nominato nella Bolla di Leone X trentesimoterzo Senatore di sua Famiglia. Fu Gonfaloniere nel 5° bimestre (orig. biennio) del 1520, e nel quarto del 1531 e nel sesto del 1537. Fece innalzare a sue spese la statua d' Ercole nella loggia degli Anziani servendosi del rinomatissimo artefice Alfonso da Ferrara. Fu uomo destro ma prudente. In quei giorni difficili e turbolenti seppe conciliarsi l'animo di tutti essendo stato amico dei Bentivogli, e del papa (orig. vescovo) Giulio II, amato da Leone X, ed onoratissimo da Clemente VII. Morì d'apoplessia.

Lambertini dottor Lodovico di Gio. Batta, fu fatto Senatore da Ercole II Duca di Ferrara che vedeva di mal occhio i figli di Cornelio ricettar banditi, ma alcuni cronisti credono invece che tale preferenza provenisse per difetto di età non suscettibile a tale carica. Quando Lodovico fu nominato aveva 51 anni. Essendo per la prima volta Gonfaloniere nel secondo bimestre del 1542 per essere caduto infermo Achille Bottrigari dottore degli Anziani che doveva complimentare il Legato Gaspare Contarini, vi supplì esso stesso proferendo un' elegante e dotta orazione in latino.

Lambertini conte Cornelio del conte Annibale. Dopo 22 anni di sosta ritornò il Senatorato a questa famiglia per intercessione del Card. Ugo Boncompagni, onorificenza che aveva perduto alla morte del Senatare Lodovico in causa delle discordie nate in essa per essere animata da soverchia gelosia di preferenza ed anche per aver la Regina d'Inghilterra praticato uffici perchè il Senatorato passasse, siccome allora fu ai Bolognetti. Merita essere ricordato il di lui singolare matrimonio per le circostanze che lo accompagnarono. Ai 24 Ottobre 1608 morì il conte Cesare del conte Ercole Lambertini della parrocchia di S. Giorgio, lasciando un unica figlia naturale di nome Imelde testando a suo favore una dote di Lire 200,000 e 120,000 a sua madre che fu Isabella Segni figlia di Angelo, e vedova di Carlo de' Bargellini ( altri dicono di Antonio ). Una cronaca cosi si esprime:

Il sposalizio della bastarda Lambertini seguì li 11 Novembre 1608. Il vicario fece il seguente Decreto. "Si concede licenza al Rev. Parroco di S. Siro e Gregorio di Bologna di poter celebrare il matrimonio tra la Signora Imelda già figlia dell' Ill.mo Sig. conte Lambertini in sua parrocchia e l' Ill.mo Sig. Bartolomeo figliuolo dell' Ill.mo Sig. Senatore Giulio Cesare Lambertini non ostante le pubblicazioni avanti non fatte, e che questo abbia luogo di notte, non ostante che detta Signora Imelda abbia dodici anni meno due mesi e mezzo, siccome per decreto per me rogato di Monsignor Ill.mo Arcivescovo con una Congregazione per questo eletta che dichiarò nulla ostare, però vista la presente licenza senz'altro indugio celebrato tale matrimonio serbando nel resto la forma dei Sacri Canoni, e del Sacro Concilio, e proibendo agli sposi la copula carnale ad cautelavi sino a tanto che detta Signora Imelda abbia compito l'età di dodici anni. Datum Bononiae in Archiepiscopali Palatio die XI Novembre 1608. Jacobus Panciaticus Vicarius Generalis Bononiae Pirrus Beliossus Not".

Questa figliuola il Lambertini l'aveva avuta prima di ammogliarsi.

Lambertini Marchese Guido Antonio di Cornelio entrò Gonfaloniere nel 1675 ai 6 di Giugno 1678. La Rota intimatogli sentenza sfavorevole per certa giurisdizione del Poggio in luogo detto Torre Verde contrastatagli dagli Isolani, recatosi a casa sull'ora di pranzo sali sul granaio e da questo si precipitò nel cortile.

Lambertini Marchese Egano di Giovanni. Questo ramo portava il cognome Pollicini. Quando fu fatto Senatore era alunno nel Collegio di S. Carlo in Modena. Avendo appena compiuto il venticinquesimo anno ed essendo assistito dal Marchese Giuseppe Orsi Patrizio Bolognese abitante in Modena nominò a suo mandatario il Senatore Alessandro Gozzadini. Fu Gonfaloniere nel quarto bimestre del 1738. Nel secondo poi del 1747 essendo stato innalzato al Pontificato Benedetto XIV, fu il suo ingresso onorato dal vecchio Gonfaloniere ed Anziani, che uniti si portarono al di lui palazzo accompagnati dalle guardie Svizzere e dai Cavalleggieri. Il Legato lo ricevette nella Sala degli Svizzeri. Tutto il Senato, e tutte le magistrature di Bologna, non che il vicario concorsero a rendere magnifico e sontuoso l'ingresso del nipote del Papa.

Lambertini Marchese Egano di Cesare Giuseppe consanguineo dello Scappi fu Gonfaloniere. Era giovane d'anni trenta, e nubile quando il Sabato 21 Maggio 1712 ad ore dicianove , essendosi coricato fu trovato morto con un ginocchio in terra e con il resto del corpo sul letto. Abitava nel suo palazzo fabbricato sopra l'antica casa Guicciardini da lui comprata per Lire 42,000. Nel 1702 aveva la di lui famiglia ottenuta l'eredità Monterenzi per disposizione di Sebastiano che volle dopo estinta la linea di Girolamo suo figlio naturale, che i Presidenti eleggessero un giovane di buona indole dell'età non minore d'anni 15 coll'obbligo però di chiamarsi Monterenzi Sebastiano. Questa eredità dopo la morte del Lambertini Egano, in cui terminò il ramo della nobilissima sua famiglia, passò li 9 Giugno 1712 a Maria Francesco Beccadelli.