N.58 - Chiesa e canonica di S. Michele del Mercato di Mezzo

Dalle Cose Notabili di Giuseppe Guidicini.

Chiesa e canonica di S. Michele del Mercato di Mezzo. Di questa parrocchia si ha memoria nel 1130 (vedi via Roma) e nel 1220 vi abitavano gli Azzogardini che venivano da un Azzo di Gardino possessore di terreni nella via che oggidì si dice Azzo Gardino. Gli Azzogardini hanno dato molti dottori e lettori pubblici alla nostra Università e mancarono nel secolo XIV.

Il jus patronato fu dei Lodovisi poi dei Ramponi e dei Bottrigari. Giovanni Battista Bottrigari la fece ristaurare nell'anno 1553.

Nel 1378 era parroco di questa Chiesa D. Pietro di Mattiolo Fabbro, che scrisse una cronaca dei suoi tempi, nella quale diceva che davanti la Chiesa vi era il portico.

La sua giurisdizione fu ampliata in diverse epoche con quelle di S. Cattaldo dei Lambertini, di Santa Maria degli Uccelletti, di Santa Giusta, di parte di S. Lorenzo dei Guerrini, e di S. Dalmasio dei Scannabecchi.

La facciata della Chiesa fu risarcita nel 1763 ed unita a quella di S. Pietro per decreto del 23 maggio 1806. La Chiesa fu chiusa il 18 agosto 1808 poi venduta assieme alla canonica dai fratelli e cugini Bottrigari come da rogito Betti del 22 dicembre 1810 a certo Frignani che aperse nella Chiesa un mangano il 7 settembre 1811.

Nell'angolo della casa di confine con detta Chiesa, e della via piazzola della Canepa vi era un arma di macigno con un Chevron fra tre teste di leone.

Miscellanea: RISTRETTO DELLA STORIA DELLE CHIESE DI BOLOGNA E DI ALTRI STABILI (Notizie - per la parte antica - prevalentemente attinte da Bologna Perlustrata, di Antonio di Paolo Masini, Bologna, 1666, volume I

S. Michele Arcangelo.

Parrocchia nel Mercato di Mezzo. A questa fu unita l'altra parrocchia di San Cataldo, e quella di Santa Maria degli Uccelletti il 20 novembre 1566.

Quella di S. Giusta nel 1501 fu trasportata in S. Bartolomeo di Palazzo, le quali ambedue furono unite nel 1594 a S. Michele suddetto, e alla medesima parrocchia ed il 30 ottobre 1618 vi fu poi agregata anche una parte di quella di San Lorenzo dei Guerrini.

Un decreto reale incorporava questa parrocchia a quella di S. Bartolomeo, ma un altro dell'Arcivescovo l'univa a quella di S. Pietro.

Questa chiesa era di nomina alternata di ragione dei PP. di S. Giacomo, e della famiglia Bottrigari.

Il locale nell'estate del 1808 fu messo ad uso profano, e specialmente per farvi vedere cose curiose e strane. Fu poi ridotto a mangano.

Sotto questa parrocchia vi era l'arte dei merciari, e degli speziali.

Dall'Indicatore Bolognese di Sebastiano Giovannini (1854).

Casa a tre piani.

Bottega Calzolaio.

Questo fabbricato era l'antica Chiesa Parrocchiale di S. Michele del Mercato di Mezzo, soppressa nel 1802.

Bottega Chincagliere.

Bottega Berrettaio.