N.1140

Case dei Locatelli, dei quali si sono avute in Bologna cinque famiglie, e tutte diverse e di nessuna agnazione fra loro, perchè addottavano questo cognome per venire da Locatello villaggio presso Bergamo.

I Locatelli da S. Marino, che fabbricarono la casa, che appartenne poi ai conti Rossi, presso S. Silvestro, discendono da Martino di Vitale Pegorini, alias Locatelli.

I Locatelli in via Barbaria, che si dissero da S. Giovanni in Persiceto per aver abitato molto tempo in detto Castello, vennero da Guglielmo di Cristoforo di Giovanni Pietro di Deffendo.

I Locatelli di Strada Castiglione, che erano mercanti di ferro, vennero da Tommaso di Bartolomeo nel 1553, e terminarono in Paolo.

I Locatelli, dei quali Ercole del fu Domenico Maria vendette la sua casa ai Gesuiti per fare la nuova chiesa di Santa Lucia nel 1622.

Finalmente i Locatelli della via dei Gombruti discendenti da Fabrizio di Antonio di Vitale Pegorini, detto Locatelli, di condizione facchino, che poi cangiò in pollaiolo finché visse, marito di Pellegrina Pera. Costui ebbe tre figli, Gio. Antonio filosofo di gran fama fatto vescovo di Venosa li 15 dicembre 1567, morto nella sua sede li 8 settembre 1571; frate Eustachio domenicano, dottor di Teologia, fatto vescovo di Reggio li 20 aprile 1569, e Vincenzo dottor in leggi, e governatore di Narni nel 1558.

Il ramo di Fabrizio terminò ne' suoi figli, ma quello di suo fratello Martino continuò in Petronio, dal quale discese Pirro, e da Pirro Lucio ultimo di questi Locatelli terminati in Agostino, che lasciò erede Camilla di lui figlia, e moglie di Alessandro Bolognetti, per cui Alberto di detto Alessandro si disse Locatelli Bolognetti, come da inventario legale delli 20 agosto 1623, come pure Lucrezia di lui sorella maritata nel conte Ippolito Malvezzi, che esso pure ed i suoi discendenti assunsero il cognome Malvezzi Locatelli.

Le predette case appartenevano ultimamente agli credi di Matteo Brentazzoli.