Il Borghetto di S. Giuliano comincia in Strada Santo Stefano in faccia al campanile di S Giuliano, e termina con sentiero alle mura della città.
La sua lunghezza è di pertiche 41, 6.
Era detto Borgo Corvolino anche nel 1387 dalla famiglia Corvolini che dicesi abitasse nella casa di Strada Santo Stefano sull'angolo di questo Borgo al N. 5.
Un rogito di Francesco Barbadori delli 27 giugno 1590 lo chiama Trebbo dei Fabbri.
Alcuni han creduto che i Corvolini cambiassero il loro cognome in quello di Testa, forse per l'insegna della loro bottega di spezieria, ma nel 1457 vi erano i Testa e i Corvolini, trovandosi che Anna di ser Allè di Nanne Testa si maritò a Matteo Corvolini speziale.
L'eredità dei dalla Testa, detti anche Testa, o Testi, si divise nei Cospi e nei Mondini. I primi in causa di Catterina dalla Testa maritata nel senator Alberto Cospi circa il 1534, e i secondi in causa di Dorotea di Annibale Testa in Mondino Mondini circa il 1580, la quale ebbe quattro figli maschi, morti senza successione, che si fecero chiamare dei Testa, e una figlia di nome Isabella che si maritò circa il 1615 in Francesco di Pietro Tanara.
Borghetto di S. Giuliano a destra entrandovi per Strada Santo Stefano
N. 310. Orto della Maddalena di tornature 2.
NN. 316, 317. Case che da tempo immemorabile appartenevano alla compagnia dei fabbri, e che li 3 maggio 1379 una di queste fu locata a Giacomo da Budrio, rogito Nicolò Plastelli, per annue L. 3. Si dice nel rogito esser casa con orto sotto la parrocchia di S. Giuliano, in confine della via pubblica, della mura della città, e dei locatori mediante altra casa affittata a Bertolino Guidoni, e di altra casa condotta da Melchiorre Navi.
L'orto unito al N. 316 è di tornature 3, 20.