1281-1290

1281

(FI) Viene divisa la torre dei Vataliani (Ger.) in Strà S.Vitale.

(HB) Tibaldello Zambrasi di Faenza consegna una chiave falsa di Faenza ai Geremei un gruppo dei quali entra in città e uccide 7 Lambertazzi nella chiesa di S.Francesco.

(HB) Assedio a Forlì con devastazione del contado. Il conte di Romagna, presente al fatto, nomina quattro cavalieri: Tommaso Lambertazzi, Nicolò Bazilieri, il priore Delfino, Alberto Sabadini.

(SB) Rolandino Passeggeri ha grande autorità politica.

(23) Si cita il frate gaudente Ostesano Piantavigne (Carrati).

(E6) La città ottiene dall'imperatore la rinuncia a qualsiasi diritto.

(G8) Prosegue l'estimo del 1279.

(TO) I Prendiparte partecipano all'assalto della ghibellina Faenza, aperta con il tradimento alle armi bolognesi.

1282

(FI) Viene ricordata la torre dei Castralasina in via Castiglione (Lam.).

(FI) Viene venduta la torre Corforati in via S.Vitale.

(FI) Viene venduta la torre Marcheselli (Ger.) in via del Carro.

(HB) La servitù dei contadini viene abolita ed alleggerita.

(CS) Le famiglie di Savignano sono ora 26

(SB) Rolandino Passeggeri ha grande autorità politica.

(23) Ordinamenti sacrati e sacratissimi (v. anche 1284) che confermano la posizione della parte guelfa.

(23) Si ricorda Ostesano Piantavigne, priore coniugato dei frati gaudenti.

(72) Legislazione antimagnatizia (ordinamenti sacrati).

(A4) Bonus quondam Mellini, sindicus di Cavrenno dichiara che il comune di Cavrenno obbedisce ab antiquo a Bologna e nella stessa maniera hanno prestato honera, collecta, boatteria, potesteria de sacco.

(A4) Napoleone da Panico difende la città svuotata da omnes de populo, usciti con il carroccio, armi e cavalli ad confinia in terris Massani ed Codeporto.

(AP) Estimo di Amola, in cui sono elencati 8 conti. Forse esiste ivi un castello o una rocca.

(VI) Una balia, ispirata da Rolandino de' Passeggeri, compila gli Ordinamenti Sacrati. Secondo tali ordinamenti rimane il podestà, il capitano del popolo e gli anziani rimangono a capo del comune. Il consiglio dei 600 è portato a 800, mentre si conservano i consigli del popolo e dei 2000. I 200 in più del consiglio dei 600 è composto, tra gli altri, da omnes domini legum domini decretorum et decretalium et omnes milites acinti cingulo militari di parte guelfa. Al consiglio del popolo spetta il compito di modificare gli statuti, eccetto che in caso di nomina di balia.

(VI) Gli statuti non si preoccupano dei Lambertazzi eventualmente rimasti a Bologna, mentre invece sono minacciate gravissime pene e multe per chi dà aiuto o rifugio nel contado ai banditi ghibellini.

(VI) Bologna aiuta Giovanni d'Appia contro i Lambertazzi rifugiatisi a Forlì.

(AG) In Modena gli Aigoni, vittoriosi, si spaccano in due generando lotte che dureranno fino al 1288 intracciandosi con Reggio.

(G4) Brento è ricordato nel registro dei fumanti di porta Procola.

(G8) Prosegue l'estimo del 1279.

(G8) In seguito alla morte di Useppe Corforati, torre e case di lui vengono comprate dai figli Lambertino e Bombologno dei Corforati.

(W6) (?) Inizia il primo periodo bolognese di Dante Alighieri.

(TO) Gallesio, figlio di Giovanni da Vercelli, e le sue quattro sorelle si dividono i beni che hanno in comune in strada Castiglione. A Gallesio tocca una casa con torre e casatorre che fu un tempo di Gregorio Castralasina.

(TO) Il podestà Matteo da Correggio emette prescrizioni contro i "lupi rapaci".

(TO) Documento che ricorda una torre appartenente a Guglielmo Boccadiforno e ad altri congiunti nonchè ai Pepoli che successivamente l'acquistano. Tale torre (potrebbe essere la torre Dalle Perle) si trova in via Castiglione, non lontano dal foro dei mercanti.

(CA) I fratelli Alessandro e Napoleone degli Alberti firmano la pace del cardinale Latino.

1283

(FI) Viene donata la torre degli Albari di via Cavaliera (Ger.).

(FI) Viene affittata la torre degli Artenisi (Ger.) in strà S. Stefano.

(FI) Viene venduta la torre dei Buvali (ger.) in via S.Stefano.

(FI) Viene divisa la torre dei Carrari (Lam.) in via de' Toschi.

(FI) Viene venduta una torre dei Tantidenari in via Rizzoli (Ger.)

(FI) Viene ricordata la torre dei Corradi (Lam.) in via S.Stefano.

(FI) Viene ordinato l'abbattimento della torre dei Bazilieri.

(HB) I Lambertazzi (comandati dal conte Guido di Montefeltro) vincono una sanguinosa battaglia alla porta Schiavona a Forlì, dove sono asseragliati (le truppe sconfitte sono "della chiesa").

(ST) Un Giovanni da Panico scava il santuario della Beata Vergine Annunziata nel sasso di Sasso Glossina.

(ST) Una commissione di magistri emette una relazione che descrive i lavori necessari per riparare la strada renana per la Toscana. Sorprende la grande quantità di legname richiesta.

(SB) Rolandino Passeggeri ha grande autorità politica.

(91) Il monastero vallombrosano di Trecenta è ridotto in così cattivo stato da essere unito ai monaci della Corvara (Croara) che ne diventano gli amministratori ed acquisiscono il jus di nominarvi l'abate. Trecenta come toponimo forse deriva dal greco trasis che significa 'apertura', facendo riferimento forse alla rete di canali navigabili.

(A5) Il 24 ottobre i Vallombrosani di S.Cecilia di Croara entrano in possesso del monastero di Trecenta nella diocesi di Imola

(F1) Viene scavato un santuario rupestre al Sasso Glossina, santuario dedicato alla Madonna.

(VI) Giovanni d'Appia scaccia i Lambertazzi anche da Forlì.

(VI) Si estendono le leggi di abolizione della schiavitù. Mentre dal 56 i servi erano stati elevati alla condizione di fideles e di fumantes con personalità giuridica, ora si allentano i legami tra loro ed i signori del contado nel senso che gli ex schiavi pagano le tasse direttamente al comune, al posto dell'ex padrone.

(VI) Bologna aiuta Giovanni d'Appia contro i Lambertazzi rifugiatisi a Forlì.

(G4) Brento è ricordato nel registro dei fumanti di porta Procola.

(W1) Lippo degli Oseletti viene messo al bando e la sua torre in Strada Maggiore viene cimata .Ne rimane un troncone alto 31 metri tuttora visibile inglobato in Palazzo Sanguinetti.

(W8) Tale Giovanni da Panico fa scavare nella rupe del Sasso una chiesa dedicata alla Madonna, ed un sentiero permette di raggiungerla.

(TO) Si parla della vendita di una parte di torre a terra usque ad celo.

(TO) Ricordata le case e la turris Guarinorum poste sotto la parrocchia di S.Lorenzo dei Guarini.

(TO) Il podestà Corso Donati espelle 38 persone, nell'ambito della lotta ai "lupi rapaci".

(TO) Atto di divisione tra Conte, Tommaso e Pietro Carrari, figli di Vittore, e Zaccaria Buvali, in cui si ricorda la torre dei Carrari, Ora andata perduta. Non si tratta del resto di casa-torre esistente anche oggi in via Marchesana. La torre perduta potrebbe essere quella di cui erano resti nell'angolo nord orientale del voltone dei Caccianemici, in via Foscherari., non lontano dalla torre dei Toschi.

(TO) 38 persone, tra cui Lippo Oselletti, vengono dichiarate banditi ("lupi rapaci").

1284

(FI) Viene venduta la torre dei Manfredini in via Barberia.

(FI) Viene ricordata la torre Prendiparte (Ger.) in P.tta S.Simone.

(FI) Viene divisa la torre Prendiparte (Ger.) in via S.Alò.

(HB) Muore Rolandino de' Romanzi e viene sepolto in S.Francesco. Era un famoso giurista.

(ST) Vengono inviati verso i confini del comune per fare guasti tra i ribelli i cittadini di Scaricalasino, Bisano, Roncastaldo,Loiano, Scanello ... (siamo in aprile). poco dopo i Lambertazzi ribelli e gli Ubaldini ancora potenti distruggono il castello di Scaricalasino.

(S5) E' documentata una spezieria di Bartolo di Rainerio, noto per essere stato il medico di Re Enzo. Era tenuta in società assieme ad Albino Liucci (Nonno di Mondino de' Liuzzi) e al figlio Liuccio.

(SB) Rolandino Passeggeri ha grande autorità politica.

(23) Ordinamenti sacrati e sacratissimi (v. anche 1282) che confermano la posizione della parte guelfa.

(72) Nuova legislazione antimagnatizia (ordinamenti sacratissimi).

(B2) Un Ugolino Viggiani con altri bolognesi va in soccorso del re di Napoli.

(F4) Viene iniziata la costruzione del porto del Maccagnano, mentre fino ad adesso lo scalo delle navi è Corticella.

(VI) Da quest'anno il consiglio del popolo (e della massa) viene rinnovato ogni 6 mesi e serve per deliberare sulle più importanti questioni.

(VI) Riformagione che estende agli abitanti del contado non nobili i diritti ed i privilegi dei popolani, riguardo alle infrazioni.

(VI) Una balia presieduta da Rolandino de' Passeggeri emette gli ordinamenti sacratissimi, che insapriscono le pene per i nobili banditi, proibiscono ai magnati di avvicinarsi ai palazzi del comune, proibiscono di rendere più miti gli ordinamenti stessi.

(VI) Negli ordinamenti sacratissimi si stabilisce un premio di 25 lire a chi dà un bandito ghibellino in mano al comune. Si dispone inoltre che le due società preposte alla conservazione degli statuti nominino un membro ciascuna. e che tali due eletti affianchino il podestà per liberare il contado dai ribelli e dai banditi.

(VI) 1 luglio: provvigione che esclude ghibellini e parenti di ghibellini da qualsiasi tipo di carica, con l'esclusione dei frati di penitenza. Sono esclusi anche da incarichi nelle società.

(VI) Bologna occupa Medicina, suscitando le ire del legato.

(VI) Ottobre: una speciale balia di 200 delibera che si richiamino gli ufficiali inviati a Medicina, in modo che la chiesa ed il legato ne abbiano possessionem consuetam et quam habere solebant (Provvigioni).

(VI) Da adesso il proconsole dei notai partecipa a tutte le riunioni e a tutte le deliberazioni.

(AG) I modenesi assalgono e derubano un carico di sale con i buoi dei parmensi. Ciò forse perchè Parma si dimostra favorevole ai fuoriusciti modenesi. Il fatto avviene presso Bazzano. Bologna si offre di vendicare l'insulto di Bazzano e propone di assaltare Modena da due lati. Parma ancora una volta non accetta.

(G4) Brento è ricordato nel registro dei fumanti di porta Procola.

(CA) (?) In questo periodo avviene il fattaccio tra Alessandro, nipote di Nottigiova Alberti e di Cecilia (che ebbero un figlio ed un nipote di nome Alberto, nome preferito della famiglia.), ed il fratello Napoleone, che si ammazzano con grande eco presso di tutti. Rimane un terzo fratello, Guglielmo.

1285

(FI) Viene venduta la torre dei Geremei in via Battisasso.

(FI) Viene comprata la torre Tettalasina in via Castiglione (Ger.)

(FI) Viene comprata la torre Zovenzoni (Ger.) in via Drapperie. Tale torre viene anche abbassata.

(HB) I frati Eremitani, che stavano presso S.Giacomo di Savena, costruiscono la nuova chiesa di S.Giacomo in S.Donato. (Eremitani di S.Agostino).

(SB) Rolandino Passeggeri ha grande autorità politica.

(14) Un documento parla del ponte di Castrola: ... usque ad pontem Castreole... .

(A4) Viene ricostruito il castrum di Scaricalasino. Nel giugno la fortezza emerge 5 piedi dal suolo: i lavori vanno lenti a causa delle molestie dei Lambertazzi e dei faentini comandati da Maghinardo Pagani da Susinana, e dei forlivesi. Inoltre Cavrenno e Pietramala, infidi sudditi bolognesi, tengono un comportamento ambiguo: spesso i loro massari vengono inquisiti e costretti a giurare fedeltà Alla fine dell'anno la ricostruzione della fortezza di Scaricalasino è terminata ed il capitano del popolo ordina al podestà, al giudice ed al notaio di stare sul posto, di sorvegliare i lavori del cassero e della domus castri ed ai comuni delle terre di versare sub pena et banno (multe esorbitanti) le collette e di prestare le opere necessarie.

(E3) La croce di Porta Ravegnana è già dotata di cappella con grate di ferro.

(F3) Magister Ugolinus quondam magistri Johannis de abacho è testimone in un atto di pace tra due stipendiari.

(VI) Il consiglio dei 2000 procede da ora all'elezione degli ufficiali minori. Prima era il consiglio degli 800 e del popolo con questa mansione.

(VI) 24 novembre: provvigione che impedisce matrimoni tra guelfi e ghibellini.

(VI) Chi giura parte guelfa viene tolto dai bandi. Ciò probabilmente causa abusi.

(AG) Obizzo II d'Este è padrone della ricca terra di Lendinara nel Veneto, e si fa confermare dall'imperatore Rodolfo l'acquisto con un diploma.

(AG) L'Este invia ambasciatori a Carpi per pacificare estrinseci ed intrinseci. Poco dopo ne è arbitro con Guido da Correggio. Il podestà Bernardino da Polenta (di Modena ??) sostiene la parte estense.

(W1) Il comasco Alberto di Pietrobono e Albertino di Enrico lavorano al sepolcro di Rolandino de' Romanzi.

(W1) Contratto di affitto per 5 anni di un torrazzo nei pressi si S. Matteo degli Accarisi nelle Clavature. I locatori sono due auriffitibus (orefici) che si impegnano alla riparazione della torre scalando tali spese dall'affitto.

(W1) 23 maggio: contratto d'appalto per la costruzione di una casa in Piazza Maggiore. Si tratta di un documento pervenutoci che riguarda la costruzione di una casa con portico nella cappella di S. Tecla di Porta Nova, presso le case di Francesco d'Accursio (a sud), presso la casa degli eredi di Ubaldo dei Frenari (a nord), presso la piazza del comune (a est) e con il cortile (a ovest). Maestro Giovanni del fu Petrizzolo di Crevalcore, abitante a Bologna nella cappella di S. Rimedio si impegna con Giovanni del fu Benedetto sarto e con Giacomo del fu Hondisante di costruire la casa entro il 15 agosto per la somma di 29 lire di bolognini. Il terriccio e materiale da eliminare è a carico del maestro Giovanni.

(W3) Di quest'anno è il sepolcro di Rolandino dei Romanzi, presso la chiesa di S. Francesco.

(W6) (?) Fine anno: "cavallata" militare di Dante Alighieri contro Arezzo.

(W6) Muore Catalano Catalani.

(TO) Gallesio, figlio di Giovanni da Vercelli, vende a Giovanni di Azzolino Tettalasina una casa (la stessa già divisa con le quattro sorelle tre anni fa. posta in strada Castiglione verso il Vivaro.) con torre e casatorre.

(CA) Viene distrutto il castello al Cinghio delle Mogne.

1286

(FI) Viene divisa la torre degli Albari di S.Maria Magg. (Ger.).

(FI) Viene venduta la torre Schelfa in via de' Foscherari.

(FI) Viene venduta la torre Radici in via Pellatoio Nuovo (Lam.).

(FI) Viene ricordata la torre dei Bazilieri (Ger.) in via de' Giudei: ne viene ordinata nuovamente l'atterramento.

(HB) Ramberto Bazilieri tenta di uccidere il marchese Opizzo di Ferrara: per questo è stato giustiziato (nudo!). Ma le sue case a Bologne e ad Argelato sono state distrutte perchè aveva ucciso Guglielmo Guaraldini di Cento.

(HB) Per allargare la piazza è stata demolita la chiesa di S.Maria de' Rustigani. Al suo posto è stata costruita una croce ad edicola a piramide.

(ST) Si parla di Strata Saragozze usque ad Sassum Glossina per quam itur Pistorium.

(CS) Essendo preposti all'estimo Raffaele di Ronco e Criso, le famiglie di Savignano risultano essere 27. Vi è un abitante de Bruscolo, uno qui fuit de Ponticlo, uno qui fuit de Panico, uno de Trentino ed uno de Traserra. Ogni fumante è stimato per 16.1 lire.

(SB) Rolandino Passeggeri ha grande autorità politica.

(26) Pare esista da qust'anno un filatoio vicino alla grada dell'Aposa.

(13) Dalle provvigioni si capisce che il porto del Maccagnano è già in funzione.

(14) ? Viene assassinato il conte Orso degli Alberti da congiunti nel giorno delle sue nozze nel castello di Mangona. Orso è ricordato da Dante nell'antipurgatorio. Orso è avo paterno della contessa Caterina di Mogone.

(VI) Si prescrive che i due ministrali delle società preposte alla conservazione degli ordinamenti giudichino essi solo sulle accuse fatte ai nobili e sulle loro difese, specie nel caso in cui i nobili dichiarino di essere stati accusati ingiustamente.

(VI) Si stabilisce che i figli degli ex ghibellini che hanno giurato, al raggiungimento di anni 15, devono giurare a loro volta, pena l'inserimento nei libri del bando. Inoltre si mette ai voti nel consiglio del popolo la conferma degli ex ghibellini, confrontando le liste degli esiliati del 1274 e del 1280. Inoltre chi de casalibus magnatum nobilium seu de casalibus magnatum populi di parte lambertazza può essere denunciato se non incluso nei libri dei banditi. E' poi il consiglio del popolo a decidere se procedere all'iscrizione nei banditi o meno.

(VI) Si istituisce una milizia di 2000 cittadini (500 per quartiere) per garantire l'ordine interno.

(MP) Gli abitanti di Bologna sono quasi 50.000 .

(MP) E' già attivo il molino della Misericordia, fuori porta Castiglione, che sfrutta le acque del canale di Savena

(MP) Viene innalzata la porta S.Vitale.

(AG) I Boschetti rifiutano la pace proposta da Obizzo d'Este e da Guido da Correggio. Parma invita Bologna ad impegnarsi per la salvezza di Modena, ma Bologna rifiuta sdegnosamente non volendosi impicciare dei fatti di Modena.

(W1) Ulteriore ricognizione del suolo pubblico per delimitarne i confini.

(W6) Un medico (forse a Parma, episodio citato da Fra' Salimbene da Parma), in seguito ad una peste che uccide uomini e galline, fa l'autopsia di un morto e riscontra la stessa patologia presente negli animali.

(W6) (?) Finisce il primo periodo bolognese di Dante Alighieri.

(W6) (?) Inizio anno: "cavallata" di Dante contro Arezzo.

(W6) Novembre: sventramento delle case attorno alla Garisenda e agli Asinelli.

(W8) Ricordata Durazzo, a sud di Molinella.

(TO) Elena, sorella di Gallesio e figlia di Giovanni da Vercelli, vende a tale Ugolino de Monteçanigo, rappresentato da tale Griffo quondam Guiscardo, la propria quarta parte di torre che possiede in comune con le tre sorelle. Confinante con una casa con torre è Giovanni Tettalasina, lo stesso che aveva già acquistato dal fratelli di lei Gallesio una casa con torre presso il Vivaro, nel fabbricato che fu dei Casali, un anno fa.

(TO) Ugolino e Niccolò Albari si dividono una torre posta in S. Maria di Castello.

(TO) Il Comune acquista tre parti della torre degli Asinelli.

(TO) 25 settembre: locazione fatta da Boninsegna di Laigone da Gesso a favore di Lapo del fu Salvo da Firenze, professore di grammatica. Questi prende in affitto per un anno al canone di 60 lire bolognesi unum ospicium magnum ubi est puteum cum domo de angullo que est iuxta dictum ospicium; lo stabile è situato in Porta Nova iuxta vias pubblicas a tribus lateribus et iuxta dictum dominum Laygonem.

1287

(FI) Trascrizione di un sonetto sulla Garisenda attribuito a Dante durante la sua permanenza allo studio.

(FI) Viene venduta la torre degli Scarpellini (Ger.) in via Pellatoio Nuovo.

(FI) Viene ricordata la torre dei Guezzi (Lam.) nel palazzo comunale.

(FI) Viene ricordata la torre degli Accursio (Lam.) in P.za Maggiore Nuova.

(FI) Viene confiscata la torre dei da Medicina (Lam.) in strà Maggiore.

(FI) Viene ricordata la torre dei Bazilieri (Ger.) in via de' Giudei: ne viene ordinato nuovamente l'atterramento.

(FI) Vengono decretati nuovi lavori di consolidamento dello steccato e la costruzione delle porte in muratura.

(HB) Modena si consegna al marchese di Ferrara a causa della pressione militare di Bologna. Era vescovo Lanfranco Rangoni e (podestà ?) Guido Guidoni.

(ST) Gli abitanti di Vado rifiutano di mantenere la strada di Reno e/o di Savena perchè essi usavano ire et redire per dictam stratam Planori che essi avevano contribuito a riattare.

(ST) Un documento dell'agosto ricorda le strade collinari tra Jola, Barbiano, Sesto, S.Vittore, etc.

(S8) Michele di Scozia fa uccidere il connazionale Enrico, rivale in amore. L'assassino materiale è un parente della donna amata. Viene punito il solo assassino con il confino a Budrio (!).

(S9) Ordinamenti di giustizia contro i cavalieri ed i nobili (con pene severissime contro chi insulta un plebeo): si nota un distacco tra campagna e città.

(SB) Rolandino Passeggeri ha grande autorità politica.

(92) Di quest'anno è una riformagione agli statuti dell'arte della lana bisella.

(A4) Minacce bolognesi ai massari di Cavrenno e Pietramala di non dare frumento, vino, fieno, legna, carriaggi, colte feudi, angaria, amisere a nessun nobile vel alicui populari vel plebejo, masculo vel femine di parte ubaldinesca.

(14) Una provvigione cita Malpasso, tra Savignano e Casio, come luogo solitario e con fitta vegetazione. Attraversato dalla via pubblica qua itur Pistorium vel Lucam è covo di predoni. Esiste il progetto di bonificare la zona mediante l'edificazione di un borghetto si sette case per sette famiglie con ricca presenza maschile. Il progetto probabilmente rimane tale.

(VI) Una provvigione delibera che le famiglie dei 'lupi rapaci' abitino in città, per preservare i rustici e per evitare che aiutino banditi.

(VI) Si istituisce una speciale 'masnada' di 100 soldati forestieri con l'incarico di perseguitare i banditi, per ciascuno dei quali consegnato al comune c'è un premio di 50 lire se nobile, 25 se popolano.

(VI) Prima di quest'anno vi erano 4 notai incaricati di verificare che i confinati resiedessero effettivamente nei luoghi a loro assegnati. Adesso i notai vengono ridotti a due.

(VI) 14 febbraio - 9 marzo: atti di vendita dei ghibellini Accursi, Frenari e Guezzi a domino Bonino de Sardellis notario syndico et procuratori partis et universitatis Geremiensium civitatis Bononie ementi et recipienti vice et nomine partis Geremiensium per le case poste sulla piazza.

(VI) Tentativo dei ghibellini e nobili di riprendere il potere.

(VI) Agosto: tentativo di colpo di stato per fare rientrare i ghibellini esiliati, con esito fallimentare.

(VI) Settembre - ottobre: riformagioni che provvedono contro i fautori e fiancheggiatori del tentativo di agosto. Esilii, esclusioni dai poteri pubblici, norme ancora più severe contro i nobili e ghibellini.

(VI) Lega tra Bologna e Ferrara.

(MP) Disposizione secondo cui si deve costruire ai lati di ogni porta due tronconi di muro della lunghezza di dieci braccia.

(AG) Obizzo d'Este ottiene la conferma di tutti i suoi possessi dall'imperatore.

(AG) Bologna è costretta a fare lega con Obizzo d'Este. Forse per il tumulto di agosto causato dai Lambertazzi, tumulto che si conclude con un miglioramento della condizione dei ghibellini romagnoli e con la repressione di statuti interni.

(AG) 20 ottobre: vengono appianate questioni di commercio con Ferrara in base alla lega stretta con Obizzo d'Este.

(G8) Viene ordinato un estimo.

(W1) Gennaio: contratto ad medietatem di durata decennale. Si tratta di un contratto mezzadrile per una proprietà molto vasta situata in un'area di alta pianura nei pressi di Zola Predosa. Il concedente impone alla famiglia colonica la residenza continuativa sul podere, imposizione estesa anche al bestiame. Il canone annuo è oneroso: prevede il versamento di metà di tutti i cereali e dell'uva, i due terzi dei rami di salice, tagliati a tempo opportuno, quantità prefissate di pali per sorreggere i vitigni, di piantoni (rami spiccati dal ceppo degli alberi) per l'innesto o l'impianto di nuove essenze arboree, e di giunchi. Si esige inoltre tutta la paglia ed il letame ammucchiato durante l'anno ed il pagamento di 9 libbre di denari annue. Le spese per il trasporto sono a carico del coltivatore e così anche il vitto ed alloggio dell'incaricato del padrone che periodicamente viene a vedere se tutto procede bene. Infine sono previste donazioni in natura in corrispondenza delle festività religiose. La semente deve essere acquistata dal colono.

(W1) 14 febbraio: atto notarile di acquisto da parte del comune delle case di Accursio.

(W1) Dopo la metà di febbraio: anche le case dei Guezzi e dei Frenari passano al comune.

(W3) Si inizia a lavorare all'ospedale dei Battuti o Devoti, detto poi di S. Maria della Vita.

(W6) Il comune concede a Taddeo Alderotti, professore di medicina, che a lui e a tutti i suoi scolari spettino gli stessi diritti, privilegi e immunità degli altri professori e scolari.

(W6) Il notaio Enrichetto delle Querce registra nei Memoriali un sonetto sulla Garisenda attribuito a Dante Alighieri.

(W6) Settembre: forse Dante è tra i fiorentini che accompagnano il vescovo Lottieri della Tosa a Faenza.

(W6) In questo periodo sono presenti a Bologna i fiorentini Iacopo Cavalcanti, Dante degli Abati, Gianni degli Infangati, ecc.

(TO) Bartolo Bertolotti è tra i sapienti della compagnia dei cartolai.

(TO) Il comune richiede ai ghibellini del contado di prendere residenza a Bologna, pena atterramento di case e distruzione di piantagioni. In cima alla lista c'è la famiglia dei Laigoni.

(CG) Michele Parisi è tra i 4 sapenti della compagnia dei Bisilieri. Luciano di Ardiccione Parisi è tra i 4 della compagnia delle sbarre.

1288

(FI) Viene ricordata la torre dei Lambertini (Ger.) in via Accuse.

(FI) Primi statuti della compagnia dell'arte dei Bombasari (via Cimarie).

(HB) Il comune decide la costruzione del porto di Maccagnano (Corticella) e quindi di un canale navigabile fino alle valli. Compra il terreno degli argini.

(ST) I comuni del contado (è documentato S.Bartolomeo di Musiano e Pian di Macina) devono condurre i beni confiscati nel loro territorio ai Lambertazzi.

(ST) Il capitano del popolo, Bindo della Tosa, intima ai nobili e ai potenti di non imporre nulla in denaro, prestazioni per qualsiasi titolo ed in particolare a titolo vasallatici vel manentie.

(ST) Un notaio ripara la chiusa di S.Ruffillo e riporta le acque in città, a seguito di un danno forse causato dai ghibellini. Il mastro Givanni Elmi da Brescia rileva che per la riparazione sono necessari 3000 pallas castanearum e 500 plaustra frascarum.

(S4) Si ordina di dipingere le armi proibite (statuti) affinchè possano essere confrontate con quelle portate.

(IP) I ministrales tornano ad essere contractarum.

(MG) Granaglione, Sùccida e Pavana sono sottoposti all'autorità del comune di Bologna (Statuti); gli abitanti vengono iscritti negli elenchi dei fumanti.

(MG) Granaglione paga 6 lire di tasse; Belvedere 40 soldi, Lizzano 30 soldi, Gaggio Montano 50 soldi, Stagno 40 soldi.

(S6) In base agli statuti, gli scholari hanno gli stessi diritti dei popolani (dopo la cacciata dei Lambertazzi del 1274), come ad esempio il non dovere fornire prove per l'immediato risarcimento danni e la punizione di un presunto colpevole, oppure l'impossibilità di demolire una casa se affittata a studenti, qualunque sia la colpa del proprietario.

(23) Decade l'esenzione ai tributi per i frati gaudenti.

(44) Le tariffe daziarie sono inserite negli statuti. La riscossione viene gestita direttamente dal comune anche se vi è formalmente la possibilità di appaltare a privati le operazioni, dietro approvazione del consiglio degli 800, del popolo, del podestà e del capitano del popolo.

(73) I frati gaudenti possono essere sostituiti nel servizio d'esercito in caso di mobilitazione pur essendo iscritti nelle venticinquine.

(82) Gli statuti dedicano un insieme notevole di norme (a carattere privilegiato) per definire i rapporti tra componenti dello Studio e Comune cittadino.

(92) Gli statuti dell'arte della lana bisella non sono molto restrittivi sulla qualità della lana da impiegare e si limitano a richiedere che non si usino materiali avariati.

(13) Dagli statuti si capisce che il porto del Maccagnano è già in funzione.

(16) Gli statuti sono molto più precisi dei precedenti per quanto riguarda pesce, pescatori e pescivendoli. L'importazione di gamberi comporta un dazio di 6 denari per salma o 3 per sacco da pagare ai domini de gabella (i nuovi funzionari creati dal comune per riscuotere dazi e rilasciare permessi per le esportazioni e importazioni). L'esportazione non è incentivata, essendovi una tassa di 40 soldi per salma, qualsiasi sia il tipo di pesce (è un dazio 80 volte superiore all'importazione). In epoca quaresimale l'esportazione comporta 5 lire a salma (febbraio marzo) ovvero 200 volte l'importazione. E' prevista una multa di 25 lire per i trasgressori, oltre al sequestro di tutta la merce. E' però esente da dazio il pesce con destinazione il papa o le città della romagna a lui sottoposte (ci vuole però una licenza del podestà o del capitano del popolo). Parte delle pescherie sono vicino al comune ora. Continua il divieto di gettare pesce marcio. Si dispone inoltre a tutti i venditori delle due piazze di fare o di far fare ogni settimana pulizia. Ora i cambiatori non hanno più funzione di denuncia in caso di trasgressione. Tutti ora possono denunciare con un premio uguale a mezza multa. Il pesce, una volta immesso in città può essere venduto solo al minuto. Continuano a valere in merito le disposizioni del 1245. Vengono vietati i vivai di gamberi: si difende il consumatore in quanto obbliga i pescivendoli a vendere in giornata tutto il pesce che acquistano.

(A4) Il castrum di Bisano è così malridotto (con i suoi palancato e battifredi) che Bologna invia un ingegnerius per valutare cosa e con quale spesa fare.

(E6) Gli statuti facilitano ulteriormente la vita degli studenti, in cambio si chiede che lo studio non possa essere allontanato da Bologna. Si dice anche che le case occupate dagli studenti non possono essere danneggiate in caso di tumulto, qualsiasi persona sia il proprietario.

(VI) Dagli statuti: tutti i cittadini tra 18 e 70 anni possono prendere parte al consiglio dei 2000, purchè appartenenti alle arti, non ecclesiatici e dimoranti in bologna da 20 anni almeno se forestieri, che paghino le tasse, che non siano banditi e che siano di parte geremea.

(VI) Si parla di domus partis Ieremiensium.

(VI) Aprile: provvigione che stabilisce che le ex case degli Accursi, Frenari e Guezzi per sindicum partis Geremiensium sive Ecclesie deberent iusto pretio emi.

(VI) Aprile: viene nominata una balia per l'abbondanza del grano.

(VI) La balia incarica il notaio Bonino de Sardellis di affittare le case vendute dai ghibellini.

(VI) Le case dei Geremei appartengono direttamente al comune. Dalla balia di quest'anno risulta che le società che vogliono di queste case per loro sede possono chiederle e le saranno cedute. Il consiglio del popolo inoltre esonera il locatario dal pagamento dell'affitto in caso di inabitabilità dell'immobile.

(VI) 6 aprile: provvigione in cui si parla di case date in affitto per dominos de gabella vel per procuratorem comunis vel aliquos alios officiales. Il procurator è probabilmente Bonino de' Sardelli.

(VI) Aprile maggio: riformagione mediante la quale si eleggono ogni tre mesi quattro uomini, uno per quartiere, incaricati di controllare l'operato del podestà e del capitano. Viene loro affidato il vexillum magnum quod vocatur vexillum iustitie.

(VI) Aprile maggio: riformagioni. Si definiscono i confinati de garnata, che possono dimorare in città, ma che ad un comando del capitano del popolo devono abbandonarla e raggiungere i confini loro assegnati.

(VI) Ottobre: trattato con il marchese d'Este.

(VI) Secondo gli statuti di quest'anno, il sindacato viene effettuato da cinque sindaci eletti nel consiglio dei 2000.

(VI) 10 novembre, provvigione: i ghibellini debitori devono risolvere il loro debito con i geremei. Il viceversa non è vero.

(AG) Obizzo d'Este diviene signore di Modena. Gli vengono consegnate le chiavi della città dal vescovo Filippo Boschetti, da Guido Guidoni e dal Rangoni il 15 dicembre. Il Rangoni ottiene Aldobrandino d'Este per marito della nipote Alda.

(AG) Nel parlamento indetto a Parma, Bologna chiede che si pensi al bene degli amici e tra questi viene alencato anche il marchese d'Este.

(AG) Il marchese Moroello Malaspina di Giovagallo nella Lunigiana guida i guelfi contro i ghibellini di Arezzo.

(G8) Viene ordinato un estimo.

(G8) Casa e torre dei Lambertini sono nella parrocchia di S.Giusta. Appartengono a Paolo, a Lanzalotto del fu Tommaso, a Jacopo dei Lambertini e agli eredi di Ugolino Caprezio.

(W1) Negli statuti di quest'anno vengono prese decisioni importanti dal punto di vista urbanistico. Bologna ha 60.000 abitanti e necessita di regole. Si obbliga la chiusura delle androne (uno scolo di questo tipo passa proprio in Piazza Maggiore sotto i palazzi del comune) e la tombatura degli scoli per i tratti sotto i portici (è l'inizio della rete fognaria). La pulizia delle androne viene fatta periodicamente utilizzando l'acqua del Savena, mediante una diga a monte della città. Le acque, durante i periodi di secca, vengono ripartite a turno tra le varie contrade. I portici devono essere costruite e devono insistere su suolo privato.

(W1) La rubrica 52 degli statuti obbliga alla costruzione del portico, per le case che ne sono sprovviste e che sono costruite in strade in cui è d'uso che vi sia il portico. Se il portico già c'è, allora la manutenzione dei portici è a carico dei proprietari. Si impone in questi statuti inoltre che banchi e sovrastrutture non devono occupare suolo al di là dei paletti di confine nella Piazza di Porta ravegnana e nel Mercato di Mezzo.

(W6) A Milano vi sono 200.000 abitanti, 200 medici e chirurghi, 25 ospedati (Bonvesin de la Riva). Bologna in questo periodo ha circa 30.000 abitanti.

(W6) Il comune concede a Taddeo Alderotti, professore di medicina, che a lui e a tutti i suoi scolari spettino gli stessi diritti, privilegi e immunità degli altri professori e scolari.

(W6) Negli statuti si prescrive che in caso di ferimento mortale, non sia più un notaio a registrare le ferite, ma due medici.

(W8) Altedo, S.Giovanni in Triario, Lovoleto e S. Martino in Soverzano sono sotto la podesteria di Altedo.

(CA) Sono documentate negli statuti le podesterie di Casio e Castel Leone. Casio ha sotto di sè:

Bargi,

Piderla,

Costozza,

Camugnano di Santo Martino, (l'attuale Camugnano)

Vigo,

Burzanella,

San Damiano,

Rocca delle Mogne.

Queste terre pagano gabelle annuali nella seguente ragione:

Rocca di Vigo,

Verzuno,

Camugnano e Carpineta................. 4 Lire bon. (L'attuale Carpineta)

Costozza,

Bargi e Piderla..................... 5 Lire bon. (Costituiscono un unico comune ... comune et homines terrarum ...)

Traserra................... 2 Lire bon.

Camugnano de Sancto Martino ... 40 sol.

Carpineta ................ 15 sol.

Burzanella .............. 15 sol.

Stagno .................... 15 sol.

(CA) Statuti: si proibiscono fiere e mercati in terris comitatus Bononie. A Traserra invece si possono tenere tutti i mesi, così come a Scaricalasino, San Giorgio di Piano, Casio, Monteveglio, mentre a Bargi si possono tenere una sola volta all'anno in dicembre e così pure a Montovolo in settembre.

(CA) Gli statuti definiscono del potesterie de sacho : Costozza, Piderla, Camugnano, Carpineta ed altre terre sono soggette ad una di queste podesterie. I funzionari di queste podesterie riscuotevano dai comitatini (non nobili e non cittadini) mezza corba di frumento a chi ha buoi e vacche, mezza quartirola da ciascun altro. I potestari de sacco hanno il diritto di chiedere vitto e alloggio durante i loro viaggi e possono intervenire nelle cause civili per esigere quanto dicuto e per condannare i renitenti a multi fino a 20 soldi.

(CA) Preventivo per un restauro del castello di Stagno: sono necessarie 41 trabes et columne, 120 bancones (lunghe circa 2,5 metri.) de castagno per il cassero davanti alla torre, 20 trabes sive maderie e 170 palanche per i tasselli presso il cassero e per la torre, che è di quattro piani e che deve essere rifatta nei suoi quattro tasselli, 99 palanche e 50 trabes per il tassello qui vadit ad cassarum de subtus. Esiste un portico che entra nel cassero (... ad faciendum unum porticum qui intrat in casserum ...), tre rampe di scale d'accesso alla torre e al cassero.

(CA) In questo periodo, di relativa pace, si succedono a Stagno e Bargi guarnigioni formati da 4 uomini. A Montebello e a Castel S. Pietro le guarnigioni sono di, rispettivamente, 35 e 23 uomini.

(VE) Uno statuto fissa le gabelle che comuni e uomini devono pagare a Bologna. Tra questi comuni ci sono Rivo, Caneto e Liserna, per lire 10 di bolognini. Liserna è presentata come comune ... Lixerne et eius curia et hospitia Varegati.

(CG) Michelino Parisi vende la casa che deve essere spianata per fare la piazza di porta Ravegnana.

(CG) Michele Parisi è tra i sapienti della compagnia delle Sbarre, mentre Parigi dè Parisi è tra i ministrali della stessa compagnia.

1289

(FI) Viene venduta la torre Cavazza (Ger.) in via Cavaliera.

(FI) Viene confiscata la torre dei Graidani (Ger.) a Porta Stiera.

(FI) Viene confiscata la torre dei Panico (Lam.) in Saragozza.

(FI) Viene ricordata la torre degli Alberici in strà S.Stefano.

(FI) Viene ricordata la torre dei Pascipoveri in via Marchesana (Ger.).

(FI) Viene ricordata la torre dei Pavanesi (Ger.) in via Asse.

(FI) Viene venduta la torre Radici in via Pellatoio Nuovo (Lam.).

(FI) Viene abbassata la torre dei Bazilieri.

(FI) Viene venduta la torre dei da S.Giorgio (Lam.) in via Canonica di S.Donato.

(HB) Il podestà Antonio da Fissirago di Lodi è stato quasi ucciso perchè voleva ritirarsi dalla carica.

(HB) Muore il giurista Egidio Foscherari ed è sepolto in S.Domenico. (Nel Cimitero).

(ST) Bologna invia due fratres de ordine penitencie (Pietro Luteri e Arduino Bozani) ed un ingegnerium (Giovanni da Brescia) a ispezionare i lavori sul Limentra presso Bargi e Stagno in vista di spedizioni per fluitazione.

(ST) Bologna stipendia un frater Michele dal gennaio dandogli 21 lire bolognesi per officiare e custodire la chiesa della madonna del Sasso. Forse si tratta del Michelinus marmorarius di cui si parla nel 1289.

(ST) Un settantenne testimonia l'esistenza del ponte di Panico che doveva esistere dai primi decenni dopo il 1000. Era il canonico della vicina pieve di S.Lorenzo, e custode del ponte e cappellano della chiesina contigua. A capo del ponte c'è un ospitale ed una cappellina dedicata a S.Antonio officiata da cappellani che avevano anche la custodia e la manutenzione del ponte, cui serviva una fornace vicina. Quando il ponte non era agibile si usava una barca.

(ST) Il comune del borgo dell'abbadia di S.Bartolomeo di Musiano è, assieme ad altri, costretto a partecipare ai lavori di manutenzione della strada fiorentina che fu spostata più a monte e fatta passare davanti all'abbadia stessa.

(ST) 56 comuni sono precettati a riattare la strada toscana per Firenze (reaptari et inglarari, ... strata Sancti Stephani sive Florentie).

(ST) ? Montefredente, ai confini con la contea degli Alberti, ha 5 fumanti e nessun indizio di strada importante nei paraggi.

(ST) Le strade maestre indicate in seguito alla nomina dei superstantes fatta dal capitano del popolo Bindo Baschera della Tosa sono: Strata Sancti Vitali qua itur Medicina, Strata qua itur Mutinam, Strata Maioris, Strata qua itur Policinum per Burgum Lamarum, Strata de Ceola qua itur Ceola, Strata Galerie qua itur Galleriam, Strata qua itur a civitate Bononie versus Pistorium per Saragozzam, Strata Sancti Marini qua itur Marinum, Strata Sancti Donati Strata qua itur Planorium.

(ST) Il notaio Jacobus de Lastignano è il soprastante della strada di S.Stefano e il notaio Jacobus Berardi è il pontiere di Casalecchio.

(SB) La congregazione dei devoti (v.1261) aggiunge l'assistenza ospedaliera alle pratiche di pietà e penitenza, ed esercitano in quello che diventerà S.Maria della Vita.

(26) Secondo il Masini i folicelli del baco da seta venivano venduti in Piazza Maggiore (forse si tratta della piazza maggiore antica).

(42) Viene riedificato in pietra il ponte di via S.Felice sul canale di Reno.

(A4) Battaglia di Campaldino in cui Firenze sconfigge l'antagonista Arezzo. Bologna partecipa con i suoi stipendiari comandati da Guglielmo il catalano e diplomaticamente con il suo ambasciatore a Firenze Catalano Malavolta. Il Malavolta fu trattato molto male dagli aretini e fu spogliato di tutto, come si capisce dall'indenizzo di ben 75 lire concesso allo stesso.

(E6) Rissa furibonda tra scolari tedeschi e francesi con un morto e molti feriti.

(VI) Si parla di domus partis Ieremiensium.

(VI) 14 nov.: il consiglio degli 800 e quello del popolo e della massa del popolo ordinano che il grano del comune sia stipato nella casa che fu di Franceso d'Accursio, e che quanti vi abitano se ne vadano. La parte superiore della casa diventa granaio. Sono presenti il giudice Iacobino degli Ansaldi, vicario del capitano del popolo Pino dei Vernazi; Rolando Caxoti, banditore del popolo; Alberto di Brizanella, nuncio.

(VI) Il papa fa adunare il consiglio e leggere una nuova costituzione da lui preparata, suscitando le proteste dei cittadini, che non intendono perdere le consuetudini.

(VI) Luglio: il podestà Antonio da Fisiraga termina il suo mandato e non vuole sottostare a sindacato (non è chiaro se con l'appoggio dei nobili o dei popolari). Di fatto corre serio pericolo di vita assieme alla sua familia e viene costretto al sindacato in stato di detenzione. Dopo di chè viene condotto dal popolo (?) fino al ponte del Reno. Di fatto è un tumulto.

(VI) 8 luglio: provvigione che stabilisce una deroga al sindacato formulato negli statuti dell'anno scorso, dando piena balia al capitano del popolo, agli anziani e ad un sapiente per ogni società, salvo quod ipse d. Antonius et eius familia stare debeat ad sindicatum decem diebus quibus tenetur stare ex forma ordinamentorum sacratorum et sacratissimourm et ex forma sui sacramenti. Et salvo quod propterea non possit privilegiari, hoc addito quod nullus possit dicere proponere vel allegare contra predicta vel aliquid predictorum.

(VI) 28 ottobre: provvigione con cui si ammette a giurare parte guelfa Maghinardo da Susinana, capo ghibellino e signore di Faenza. A Firenze è riconosciuto come guelfo.

(VI) 25 maggio, provvigione: i ghibellini debitori devono risolvere il loro debito con i geremei. Il viceversa non è vero.

(MP) Si decide il rinnovo del palancato ai lati delle porte che risultano essere in muratura, visto che si parla di murelli per trattenere le acque del fossato.

(MP) Si decide la costruzione delle mura tra porta Maggiore e porta S.Stefano, in sostituzione del palancato di legno.

(AG) Obizzo d'Este diviene signore di Reggio.

(AG) Bologna intercede per Ravenna presso l'Este, su richiesta dei ravennati stessi.

(AG) 13 marzo: risposta di Obizzo d'Este alla intercessione di Bologna per Ravenna. Obizzo dichiara che gli amici di Bologna sono amici suoi.

(AG) 4 gennaio: un bolognese attenta alla vita di Obizzo d'Este. Si pensa ad uno squilibrato. L'Este non fa uccidere subito l'attentatore, ma cerca prima di farlo confessare.

(AG) Gennaio: l'Este si muove da Ferrara a Modena e, lungo il tragitto, a Peola, i bolognesi gli fanno grandi onori.

(AG) Dicembre: Bologna si ritrae disgustata dalle contese di Reggio e dichiara di non volersene più occupare. Il Marchese d'Este è eletto arbitro e paciere e chiede parere proprio ai bolognesi (accordato comunque).

(AG) L'Este si estende verso la bolognese Cento obbligando i centesi ad innalzare siepi (?) per impedirne l'avanzata.

(W3) Di quest'anno è la tomba di Egidio Foscherari, nei pressi di S. Domenico.

(W3) La confraternita di S. Maria della Vita istituisce il primo ospedale per la cura degli infermi

(CA) Il comune invia due fratres de ordine penitencie (ordine costituito da laici (sposati e non) che seguono gli ideali di S. Francesco senza fare vita conventuale) a ispezionare i lavori di sgombero del fiume Limentra presso Bargi e Stagno in vista di spedizioni per via d'acqua.

(VE) Documentato un mulino a Vergato.

(TO) Provvedimenti presi dal podestà Giacone Giaconi nei confronti di 38 persone già proscritte nel 1283 dal podestà dell'epoca Corso Donati. Questi "lupi rapaci" vengono colpiti da bando perpetuo dalla città, e possono essere ingiuriati e danneggiati impunemente da chiunque. Il comune ne incamera le proprietà e ne ordina la demolizione di case e torri, ormai abbandonate.

(TO) Da quast'anno i Ghisilieri cominciano a ricoprire cariche nell'Anzianato. Vi saranno 176 Anziani di questa famiglia.

(CA) Bargi ha 60 fumanti.

(CA) 11 gennaio: interrogatori fatti a rustici di Traserra, San Damiano, Creda, Burzanella, Vigo e Mogne, per sapere se gli Alberti hanno preteso collette, manodopera o quant'altro per la costruzione della loro casa fortificata alle Mogne: nessuno sa niente, tranne il rettore di San Damiano che afferma che tale casa in Rochis de Mugnis è posseduta da nunzi dei conti Alberto e Nerone.

(TO) I banditi del 1283, non rispondendo all'ordine di comparizione del podestà, vengono condannati pro grave maleficio al bando perpetuo, alla confisca dei beni e all'atterramento di case e torri (e al taglio della testa, se catturati).

1290

(FI) Viene divisa la torre dei Buvalelli (Ger.) in via de Foscherari.

(FI) Viene divisa la torre dei Gozzadini (Ger.) in strà Maggiore.

(FI) Viene ricordata la torre dei Centucci in strà Maggiore.

(FI) Viene ricordata la torre Prendiparte (Ger.) in via Venezia.

(FI) Si paga il dazio alle porte.

(FI) A porta Saragozza si paga il dazio.

(FI) A porta S.Mamolo si paga il dazio.

(FI) A porta S.Stefano si paga il dazio.

(FI) A porta Maggiore si paga il dazio.

(FI) A porta Mascarella si paga il dazio.

(FI) A porta S.Pietro si paga il dazio.

(FI) A porta Galliera si paga il dazio.

(FI) A porta Lame si paga il dazio.

(FI) A porta S.Felice si paga il dazio.

(FI) A porta Pratello si paga il dazio.

(FI) A porta S.Isaia si paga il dazio.

(HB) 600 bolognesi vanno in crociata.

(HB) Discordie tra Bologna e Ferrara: Bazzano passa a Ferrara,

(HB) I Bolognesi assaltano Imola riempiendo i fossati e demolendo le torri.

(SB) Si va creando l'arte della seta, grazie ad operai di Lucca.

(94) Un abate di nome Rodolfo, con buone qualità imprenditoriali, porta a termine massicce lottizzazioni nell'area di S.Procolo e da 7 ettari di vigna si passa a solo un ettaro.

(C1) L'ospedale di S.Bartolomeo e S.Antolino di Prato del Vescovo è in fase di decadenza.

(VI) Si parla di domus partis Ieremiensium.

(VI) 25 gennaio: provvigione che decreta l'abbattimento di una casa già dei Lambertazzi perchè minaccia rovina.

(VI) Provvigione che impedisce a qualsiasi magnate di avvicinarsi al palazzo del comune durante i sindacati.

(VI) 5 gennaio: provvigione che nega aiuto a comuni amici a causa della paura di Lambertazzi in città. I Lambertazzi, molti dei quali sono rientrati giurando la parte guelfa, non partecipano all'esercito, per cui se l'esercito lascia la città, essa può essere mercè dei Lambertazzi.

(VI) 10 febbraio: provvigione che considera i banditi e ribelli della montagna come nemici a cui muovere guerra aperta.

(VI) 19 novembre: (provvigione) il capitano del popolo dichiara che non permetterà alcuna deliberazione contraria agli ordinamenti sacrati e sacratissimi. Tale protesta avviene nel consiglio e si riferisce al timore che la balia presieduta dal podestà ed incaricata di trattare la liberazione del legato Stefano Colonna prigioniero a Ravenna non venga ad accordi anche con i fuoriusciti ghibellini.

(VI) Il marchese d'Este occupa alcuni castelli del bolognese, in seguito alla controversia annosa sul dazio del sale tra Bologna e Modena. (Si chiede anche l'arbitrato di Firenze per tale controversia).

(VI) (?) A Bologna si rifugia Aldobrandino d'Este, che ha cercato di ribellarsi al fratello Azzo VIII.

(AG) Bologna e Obizzo d'Este si accordano per definire i confini con Modena. Si conviene di scavare il Panaro con vantaggio di entrambi.

(AG) Gennaio: Obizzo diviene signore di Reggio, dopo avere chiesto consenso a Parma, a cui Reggio in precedenza era sottoposta.

(AG) 23 aprile: l'Este è richiesto di aiuti da Firenze.

(AG) La situazione interna ed esterna di Bologna con i ghibellini è difficile. Obizzo d'Este soffia sul fuoco favorendo una propria fazione e tratta di prendere alcuni castelli bolognesi.

(AG) Fine anno: con l'occasione di una rivolta, forse da lui provocata, Obizzo d'Este occupa Bazzano e la fortifica. Bologna protesta ed Obizzo si scusa promettendo di lasciare Bazzano, ma di fatto ciò non avviene. Bologna non è in grado di muovere guerra all'Este.

(G8) I fratelli Guido, Rambertino e Buvalello dei Buvalelli dividono i beni tra cui anche diritti sulla torre Maltagliata, di proprietà dei da Crespellano, situata vicino alle case di S.Croce (forse dove ora sorge S.Petronio).

(G8) Druda di Albizzo di Monteaccianico degli Ubaldini, moglie di Bonifazio Galluzzi, vende a Guido di Bonaccursio da Galisano metà della torre dei Galluzzi, posta nella corte omonima, divisa con Guidocherio del fu Pietro Righi dei Galluzzi.

(G8) Viene venduta la torre dei Prendiparte a Princivalle Biancucci. Le case e torri dei Prendiparte sono parte nella parrocchia di S. Michele del Mercato di Mezzo e parte in quella di S. Maria degli Oseletti.

(G8) Princivalle Biancucci rivende la torre dei Prendiparte ai Pavanesi.

(W1) Contratto triennale ad medietatem (mezzadria) tra due coloni ed un cittadino che concede un lotto di terra a coltura ceralicola, nella località "a le Lame" (l'attuale Beverara) . Viene garantita ai due coloni la fornitura di una quantità fissa di letame. Il terreno non garantisce buon raccolto, essendo stato da poco strappato alle paludi (per questa ragione viene lasciato parte del letame). Inoltre si impone di piantare alberi. Il canone di affitto è ragionevolmente agevolato e viene richiesto dal padrone la metà dei cereali. I donativi si riducono a due coppie di capponi per Natale e a qualche trasporto sulle vigne padronali.

(W3) (?) Nasce il movimento confraternale dei Laudesi, il cui ideale è il canto di lodi alla vergine. Non hanno "divise" monacali e sono uomini e donne dall'aspetto normale e comune.

(W6) Mondino de' Liuzzi frequenta il cursus di medicina presso l'Università delle Arti (che da poco ha ottenuto i riconoscimenti giuridici). Mondino viene aiutato dallo zio Liuccio, con cui condividerà la conduzione della spezieria.

(W8) (?) Vi sono in questo periodo 14 podesterie, di cui 5 in montagna: Scaricalasino con 27 comunità soggette, Casio con 35, Castel Leone con 27, Serravalle con 31 e Caprara con 23.

(TO) La contea di Gesso è tuttora saldamente nelle mani di Alberto Laigoni.

(TO) Viene fatto cavaliere aurato Peregrino dei Simonpiccioli. Viene fatta una festa sontuosa durante la quale Alberto Laigoni, conte di Gesso, uccide Tomasino Gessi, suo parente. Ciò crea tumulto ed il popolo ottiene dal senato 110 guastatori che vanno a Gesso a distruggere il castello fino alle fondamenta, mentre Alberto Laigoni viene bandito di pena capitale.

(TO) (?) Probabilmente i Lapi acquistano la torre già avuta in affitto dai Laigoni in Porta Nova.