N.1105

Stabile della fabbrica di S. Petronio, che li 18 settembre 1526, a rogito Cesare Rossi, fu locato ad Alfonso Lombardi del fu Nicolò da Luca, ai suoi figli e discendenti fino alla terza generazione. Si descrive per una casa ad uso di Tagliapietre, sotto la parrocchia di Sant' Andrea degli Ansaldi. L' affitto fu stabilito in L. 30, 5, un paio di capponi vivi a Natale, e un capretto, ossia agnello, a Pasqua di Rissurezione, obbligando il conduttore a spendere, per miglioramenti in detta casa, almeno L. 300 nel termine di anni dieci, e col patto che se si riconoscesse necessaria detta casa pel compimento della chiesa, il conduttore dovesse cedere, assieme ai miglioramenti, la casa stessa a comodo della fabbrica, e nel caso che i fabbricieri volessero servirsene per farvi la loro residenza, o per loro uso, allora solamente gli officiali di S. Petronio dovranno permettere che siano separati i miglioramenti, o pagarne l'importo secondo la stima da farsi.

Alfonso morì intestato e senza figli. Li 11 dicembre 1537 Sigismondo Lombardi suo erede abitava nella suddetta casa, che confinava con altri beni di detta fabbrica di dietro, ossia a settentrione, la via pubblica a mattina, e altri beni della fabbrica, affittati ad Antonio Dolfi, a sera, e di sopra.

Un altro istrumento dice che confina con altri beni della fabbrica a settentrione, colla via pubblica a mezzodì, e con Antonio Dolfi a sera e a mattina.

Alla morte di Alfonso la fabbrica era creditrice di scudi 20 per pigioni arretratte, e che furono scontati per una statua di S. Procolo.

1564, 16 dicembre. Locazione enfiteutica dei fabbricieri di S. Petronio a Plinio e Andrea, fratelli Tomaselli, di una casa con due botteghe fra la corte dei Galluzzi, e la piazza del Pavaglione, sotto i Celestini, per l'annuo canone di L. 105, un paio di capponi, e un capretto. Si dichiara che termina il contratto se si continua la chiesa. Rogito Dionisio Rossi.