Piante e vedute di edifici e monumenti

Pianta della chiesa di San Petronio con evidenza della meridiana del Cassini. Questa pianta fu pubblicata nel 1695 nell'opera di Giovanni Domenico Cassini La MERIDIANA del Tempio di S. PETRONIO Tirata, e preparata per le Osservazioni Astronomiche l'Anno 1655. Rivista, e restaurata l'Anno 1695 di Gio: Domenico Cassini Astronomo Primario dello Studio di Bologna Matematico Pontificio e dellAccademia Reggia delle Scienze.

Spaccato interno della chiesa di San Salvatore. Questa stampa è tratta dall'opera di Giovanni Grisostomo Trombelli Memorie Istoriche Concernenti le due Canoniche di S. Maria di Reno, e di S. Salvatore insieme unite, pubblicata nel 1752.

Prospetto della facciata principale della chiesa di San Salvatore. Questa stampa è tratta dall'opera di Giovanni Grisostomo Trombelli Memorie Istoriche Concernenti le due Canoniche di S. Maria di Reno, e di S. Salvatore insieme unite, pubblicata nel 1752.

Pianta Geometrica della chiesa di San Salvatore. Questa stampa è tratta dall'opera di Giovanni Grisostomo Trombelli Memorie Istoriche Concernenti le due Canoniche di S. Maria di Reno, e di S. Salvatore insieme unite, pubblicata nel 1752.

Pianta della chiesa del Santo Sepolcro, facente parte del complesso di Santo Stefano. Questa pianta è tratta dall'opera stampata nel 1772 di Giovanni Battista Bianconi Della Chiesa del S. Sepolcro riputata l'antico Battisterio di Bologna; ed in generale dei Battisterj. Discorso dedicato a Gesù Cristo e al suo amico e battezzatore Giovanni, pubblicata nel 1772.

Disegni per la facciata di San Petronio fatti da Andrea Palladio, pubblicati nel 1796.

Questa pianta è relativa alla chiesa della Madonna del Monte, quasi completamente demolita in epoca napoleonica per fare posto alla villa dell'avvocato Antonio Aldini. Parte di questa chiesa (la struttura cilindrica) fu inglobata nella villa. La pianta fu pubblicata nel 1814 inserita in un'operetta dal titolo Memorie storiche dell'antica Chiesa del Monte e delle Immagini da questa trasportate al Cimitero di Bologna di cui l'autore ha lasciato di sè le sole iniziali: D.L.A.S.

Questa pianta è una delle quattordici tavole incise in rame contenute nella Guida del Forestiere per la città di Bologna e suoi sobborghi con XIV tavole in rame, stampata nel 1826 ed opera di Girolamo Bianconi.

Rappresenta come doveva essere la Chiesa di San Petronio, se il progetto fosse stato portato a compimento secondo l'idea originale.

Questa pianta è una delle quattordici tavole incise in rame contenute nella Guida del Forestiere per la città di Bologna e suoi sobborghi con XIV tavole in rame, stampata nel 1826 ed opera di Girolamo Bianconi.

Si tratta del celebre Archiginnasio. Da notare in pianta la grande stanza a sinistra (attuale sala di lettura della biblioteca dell'Archiginnasio) e la stanza gemella a destra, ora nota come sala dello Stabat Mater.

Pianta della Certosa di Bologna ridotta a Cimitero Comunale, allegato alla Collezione dei Monumenti Sepolcrali del Cimitero di Bologna, pubblicata da Giovanni Zecchi a Bologna nel 1827.

Pianta dei locali di San Michele in Bosco, destinati all'Esposizione Emiliana del 1888, allegata alla Guida di Bologna di Corrado Ricci, edita da Nicola Zanichelli nel 1889.

Veduta della Dogana e Carceri di Bologna. Disegno di Pio Panfili, allegato al Diario Bolognese Ecclesiastico, e Civile per l'anno 1774 (pubblicato da Lelio dalla Volpe nel 1773). Da notare la scala di accesso al Torrone delle carceri, ora scomparso e noto come scaletto (oggi esiste nei pressi un locale che si chiama Scaletto). Da notare ancora l'altana della torre Ramponi ed il palazzo Campogrande, non più esistente, che restringe l'accesso al Mercato di Mezzo, oggi via Rizzoli.