Belfiore di Saragozza, dal I volume delle "Cose Notabili..." di Giuseppe Guidicini, con le correzioni di Luigi Breventani

Belfiore è la strada che comincia da Barbaria nella piazzetta della chiesa di S. Paolo, si dirige a mezzodì, e termina in Saragozza contro il muro della clausura del convento del Corpo di Cristo.

La sua lunghezza è di pertiche 20, 08, e la superficie di pertiche 35, 50, 5.

Questa contrada si disse via della Croce de' Santi dalla cappelletta detta Croce de' Santi che gli faceva prospetto. Si trova nominata via dietro il Collegio di Spagna, e poi Belfiore o alias Belfiore. Alcuni campioni fan cominciare Belfiore dalla via del Collegio di Spagna e terminare come sopra, considerando per via del Collegio di Spagna la strada a cominciare da Saragozza fino a Barbaria. Da molti si è creduto che sia l' antico Brollo de' Macagnani, ma quest'opinione sembra priva di fondamento (vedi strada S. Mamolo N. 107).

Belfiore a destra entrandovi dalla parte di Barbaria.

N. 381. Casa con bottega ad uso di spezieria sotto S. Martino della Croce dei Santi, che li 10 gennaio 1517 Dorotea del fu Francesco Formaglini, e moglie di Galeazzo Castelli vendette a Floriano del fu Guizzardo Dal Medico anche a nome di Cesare suo fratello. Confina la via pubblica da due lati, Mariano Basenghi, e Bernardino Checchi, o Dalla Cecca, altra volta fornaro. Pagata L. 1000. Rogito Girolamo Castellani.

1518, 11 aprile. Ercole del fu Galeazzo Marescotti comprò da Floriano e Cesare del fu Guizzardo Dal Medico alias de' Principi, la suddetta casa ad uso di spezieria e di lardaria per L. 1150. Confina la via pubblica da due lati, Mariano Basenghi, Bernardino Dalla Cecca altra volta fornaro.

1613, 15 gennaio. La casa e la spezieria all' insegna di S. Paolo appartenevano ad Innocenzo del fu Bartolomeo Campioni. Rogito Orazio Castellani.

N. 380. Casa che fu dei Basenghi nel 1517, poi di Bartolomeo Campioni, indi Marescotti. La porta è ridotta ad uscio.

NN. 379, 378. Stabile, ora considerato dai numeri per due. Fu già di Mariano Basenghi nel 1517, e del 1581 1 luglio venduto da Antonio Barilli ad Ercole di Gio. Luigi Marescotti. Confina la strada per la quale si va al Collegio di Spagna detta della Croce de' Santi a mattina, il compratore a sera, Bartolomeo Campioni a settentrione, e gli eredi di Bernardino Marescotti a mezzodì, per L. 5000. Rogito Nane Costa.

Si passa la via del Collegio di Spagna.

N. 360. Stallatico del Collegio di Spagna stabilito in una casa comprata dal collegio li 16 ottobre 1367 a rogito di Francesco da Cento, per L. 1200. È presso la Croce dei Santi. Confina la strada da due lati, e col palazzo del collegio dagli altri due.

N. 362. Casa che fu di Tiburzio Passarotti, poi del Collegio di Spagna.

1518, 21 maggio. Tiburzio Passarotti aveva la sua casa presso il suolo donato dai Quaranta al Collegio di Spagna, e nella via che va a S. Martino della Croce dei Santi.

Belfiore a sinistra entrandovi per Barbaria.

Dov' è il N. 365, o in sua prossimità, e quasi rimpetto alla via del Collegio di Spagna, vi era il vicolo che passava a Val d' Aposa detto viazzolo dietro il Collegio di Spagna, chiuso dopo il 1606 quando furon fabbricati il collegio e la chiesa di San Paolo dei Barnabiti. (Vedi Val d' Aposa). In confine del detto vicolo vi era la casa del dott. Costantino Ciarlini da lui venduta li 6 aprile 1595 per L. 5350, rogito Paolo Stancari, a Gio. Maria Monaldini cancelliere del Legato. Confinava con la strada da due parti, con Giulio Marsili di dietro, e con Marcello Garzoni.

1624, 16 febbraio. Antonia Gandolfi vedova in prime nozze di Torquato Monaldini, poi moglie del senatore Antonio Lini, la vendette in nome di Vespasiano Monaldini, erede proprietario, ai padri Barnabiti per L.3719,7. Rogito Andrea Fabri. Confinava a settentrione colla viazzola dietro il Collegio di Spagna.

1694, 13 giugno. I Padri di S. Paolo comprarono dalla contessa Maria Girolama Mangini vedova del conte Luigi Griffoni Mangini e del dott. Vincenzo Beltrandi, una casa sotto le Muratelle nella via detta dietro il Collegio di Spagna alias Belfiore, per L. 6000, parte della qual somma andò ai Beltrandi. Rogito Giacomo Antonio Roffeni.

Dicesi che sopra il portone delle carra dei Padri Barnabiti vi fossero le armi Carbonesi, lo che fa supporre che sien state case degli antichi Marescotti, estinti nel secolo XIV, e che era un ramo Carbonesi.

Aggiunte

1502, 23 novembre. Locazione enfiteutica di Filippo Fabbri rettore di Santa Maria all'altare di S. Michele nella cattedrale di Bologna, a favore di Vitale De Buoi della metà di una casa, e di una bottega sotto S. Martino de' Santi, indivisa con Matteo Gessi. La porzione di Matteo del fu Gio. Gessi fu comprata da Battista del fu Vitale De Buoi per L. 276, 18, 6. Il canone era di L. 4, 12. Rogito Lattanzio Panzacchia. La casa era posta nel trivio della Croce dei Santi, con bottega ad uso di spezieria e di lardaria. Confinava due strade, e Gio. Garzoni da due lati. Sembra la spezieria da S. Paolo.

1576, 11 maggio. Elena Salimbeni aveva una casa sotto le Muratelle posta di dietro al Collegio di Spagna in confine della via pubblica da tre lati, e di Fabrizio Fabretti. Rogito Marcantonio Gulfari.

1576, 26 luglio. Gaspare del fu Gio. Andrea Tagliacozzi compra da Floriano di Gio. Battista Griffoni una casa sotto S. Martino della Croce dei Santi. Confina la via, i Marescotti, ed altri, per L. 2000. Rogito Lorenzo Bettucchi.