N.65

Guidicini.

Casa paterna dei Cambi compresa nella donazione di tutti i suoi beni, fatta vivendo li 14 giugno 1640 da Orazio del fu Gio. Battista Cambi al conte Antonio Isolani di lui nipote ex sorore, salvo l'usufruito della sua casa in Strada S. Felice. Rogito Gio. Baldi.

1655, 11 settembre. Locazione vitalizia fatta dalla contessa Artemisia del conte Giulio Cesare Isolani, ed erede di Gio. Battista Cambi, col consenso del senatore Giovanni di Marcantonio Lupari di lei marito, a Filippo di Gio. Maria Zampresi e a Margarita di Fabio Lari di lui moglie, di una casa con stalla, rimessa, orto, e giurisdizione di andarvi per un vicolo morto, posta sotto S. Lorenzo di Porta Stiera in Strada S. Felice. Confina davanti Strada S. Felice, di dietro il collegio lacobs, e dagli altri lati i Facci e i Lenzi. Per L 3000 loro vita natural durante. Rogito Pier Maria Scarselli.

1690, 25 novembre. Compra Giacomo Bugami dalla contessa Francesca Lupari, moglie del conte Giacomo Isolani, una casa in Strada S. Felice, per L. 10000, che era affittata ad Alessandro Zani per annue L. 250, e che confinava colla strada di San Felice, coi beni della fabbrica di S. Petronio, e collo Stradello morto vicinale. Le case NN. 64 e 65 furono fabbricate dai Bugami uniformemente, ed erano chiamate le case delle vedove, le quali furon vendute da Francesco Xaverio Bugami, nato Sampieri, a Petronio Torri per L. 15000. Rogito Zenobio Egidio Teodori delli 12 gennaio 1812.

Nella casa grande già Bugami, che in oggi confina a ostro colla via del Pradello, trovasi compresa da quella parte quella di Pietro di Gio. Francesco Pasqualini, vendutagli li 23 gennaio 1586 da Giulio Cesare di Angelo Rossi, posta sotto S. Lorenzo di Porta Stiera, pagata L. 3100. Rogito Annibale Cavalli.

1647, 11 settembre. La suddetta casa fu comprata da Francesco Gabuti per lire 2675. Rogito Paolo Ciamenghi. È detto trovarsi nel Pradello, in confine dell' ospedale di S. Francesco, e di Giovanni lacobs.

1709, 14 giugno. Gio. Antonio Gabuti assegna alle sorelle Pirondini la detta casa nel Pradello, per L. 2000. Confina l'ospedale di S. Francesco da un lato, Giacomo Bugami da altri due, e il Pradello. Rogito Gaspare Busatti.

Elena di Antonio Biondi, alias dal Fuoco, vedova di Giovanni Todeschi, ebbe in dote una casa in S. Felice. Rogito Marco Melega delli 14 novembre 1633, che vendette li 10 febbraio 1649 a Gio. Battista di Gio. Antonio Lenzi per L. 7700. Rogito Gio. Cesare Manolessi. La confinazione che si dà in genere è la via di S. Felice, Orazio Cambi, un vicolo, e i Ciceroni, ma le ragioni sono sbagliate; confina la via pubblica a levante, ed a settentrione, Orazio Cambi a mezzodì, un vicolo a settentrione, e i Ciceroni a ponente. Perchè il Cambi confinasse a mezzodì bisognava che confinasse anche da un altro lato; se il vicolo confinava a settentrione, bisognava che il Lenzi fosse dalla parte del Pradello. I Ciceroni poi non si trovano mai nominati nei rogiti risguardanti i stabili vicini.

L' eredità Lenzi passò in usufrutto a Margarita Picinelli, e a Giuseppe Cardoni, che fecero l' inventario legale, nel quale si dice che questa casa in Strada S. Felice confina lo stradello morto, e i successori Cambi. Rogito Domenico Boari.