Grimaldi

I Grimaldi discendono dalla famiglia dei principi di Monaco stabilita in Genova. Nel 1478 Stefano, per le guerre civili, passò da Genova a Reggio ove stabili il suo domicilio esercitandovi la mercatura. Circa cento anni dopo, Paris di lui pronipote ex filio, si stabili in Bologna, e vi aprì un negozio con smercio di seterie. Comprò casa, e terreni, e fu autore del ramo di Bologna.

Una prova che i Grimaldi di Bologna discendono da quelli di Genova è che le ultime due donne Grimaldi di Bologna, cioè Anna e Sulpizia, fecero istanza onde partecipare ai sussidi destinati alle donne della famiglia Grimaldi di Genova per aumenti dotali, e la loro istanza fu ammessa, e percepirono i detti sussidi.

La casa nobile dei Grimaldi era situata in Strada S. Felice dirimpetto a S. Nicolò e contigua al palazzo già Allamandini, poi Pallavicini. Questa casa fu comprata e rifabbricata dal suddetto Paris mercante da seta. Nel 1724 la detta casa, e annessi, fu stimata lire 28550. Nel 1755 avevano casa, e filatoglio nelle Lamme che pagava l'annua pigione di lire 720 e che nel 1724 fu stimato L. 6500. Avevano altro filatoglio nella via di Reno a mano sinistra, stimato L. 5408, 18. Avevano casa nobile nella piazza di Santo Stefano, anticamente di proprietà Beccadelli, e fu data dal senatore Iacopo Ottavio Beccadelli, in conto di dote, a Teresa Margarita sua figlia, moglie del marchese Grimaldo Grimaldi. Possedevano anche una casa con forno in Sant'Isaia, il tutto stimato L. 4500, 18, 2, come pure la casa dei Coralli annessa alla predetta e stimata L. 2302, 17, 4. Avevano sepoltura e capella in S. Gregorio, ed il iuspadronato della chiesa di Riolo. Nel 1608 risarcirono e abbellirono la Croce di S. Nicolò di S. Felice, che era nel mezzo di detta strada in faccia alla loro casa, e che poi il cardinal Prospero Lambertini fece porre sotto il portico della chiesa di San Nicolò.

Nel 1724 tutto l'asse Grimaldi era di L. 551165, 8, 5 d'attivo, e L. 4196, 10 di passivo.

I beni a Ceretolo e Meldola con palazzo, toccati alla marchesa Anna, ascendevano a L. 71674, 8, 8.

Quelli di Corticella, Ronchi di Corticella, Arcoveggio, Beverara, Funo, toccati alla predetta marchesa Anna, ascendevano a L. 135679, 17, 11.

I beni fuori porta Saragozza, subito a sinistra, con due casini, toccati alla suddetta, furono valutati L. 16437.

La possessione di Riolo con palazzo, toccata alla marchesa Sulpizia Grimaldi in Beccadelli, fu stimata L. 231830, 2, 10.

I beni poi di Mongardino, del valore di L. 277, 13, 9, quelli di S. Lorenzo in Collina del valore di L. 21829, 3, 10, quelli di Bonconvento, del valore di L. 1494, 10, 6, e quelli di Mascarino, del valore di L. 2374, 4, 8, toccarono alla marchesa Anna nella divisione fatta nel 1724.

Dopo la morte di detta Anna tutti questi beni passarono alla marchesa Sulpizia.

La prima dama che entrò in casa Grimaldi fu Sulpizia Orsi morta li 8 agosto 1708.

Anna, una delle eredi, nel 1724 fu maritata con dispensa apostolica a Marcantonio Gozzadini suo primo cugino, matrimonio dichiarato nullo ex capite impotentiae per parte del marito. Passò a Roma ove sposò il marchese Ferrerio Piemontese, che depose la mantelletta per unirsi a lei in matrimonio. Sposati, partirono per il Piemonte, ma in viaggio la moglie s' infermò, e morì in Livorno nel 1753. Il marito, per testamento, fu erede della dote che era di L. 30000.