N.821

Dalle Cose Notabili di Giuseppe Guidicini.

Era questa una casa vecchia, e ruinosa di Giovanni Battista Arrigoni, che nel 1734 fu comprata dal frate Angelo Negretti terziario carmelitano, ove edificò una chiesina dedicata a S. Maria del Carmine, la quale si aprì la domenica 16 luglio 1737.

I di lui eredi la concessero all’ Unione dei Filatoglieri, che l’ uffiziarono fino al 1774.

Fu chiusa li 16 agosto 1808 poi riaperta a comodo dei vicini devoti soliti a recitarvi il rosario nel dopo pranzo, era nel 1790 di Giuseppe Casalgrandi.

Miscellanea: RISTRETTO DELLA STORIA DELLE CHIESE DI BOLOGNA E DI ALTRI STABILI (Notizie - per la parte antica - prevalentemente attinte da Bologna Perlustrata, di Antonio di Paolo Masini, Bologna, 1666, volume I

Santa Maria del Carmine.

Oratorio posto sull'angolo del ponticello del Borgo delle Casse rimpetto il Ponticello del canale di Reno, fabbricata nel 1731 con spesa di L 1000 sopra una casa dirupata di Gio. Battista Arrigoni da lui venduta a frate Angelo Negretti terziario Carmelitano.

Il 16 luglio 1735, in domenica, fu aperta per la prima volta.

La detta chiesuola per decreto sovrano del 10 marzo 1808 doveva esser chiusa, ma questo decreto fu poi eseguito soltanto il 16 agosto dell' anno stesso, murando la porta della strada come fu fatto a tutte le altre.

Questa chiesa fu acquistata dal perito Casalgrandi.

Dietro il canale di Reno, dirimpetto a Santa Maria Nuova, vi era l' ospizio dei frati dell'Eremo, che prima l'ebbero in Altaseta in una casa da loro comprata per L. 4000 da Benedetto Sarti il 22 di cembre 1664, a rogito Francesco Righi.

Nel 1669 passarono in altra casa contro le mura di Santa Margherita, venduta loro per L. 6750 da Paolo e fratelli Casalini, rogito Scipione Uccelli del 23 febbraio 1669. In seguito si trasferirono in questo luogo.