N.1254

Casa con ornato di pietra alla porta.

In questo stabile vi fu un pellatoio, dal quale prese questa contrada il nome di via del Pellatoio. Apparteneva a più proprietari come si vedrà poi. Quando vi fosse introdotto questo macello non è noto; ma è certo che vi era assai prima del 1441, poichè in detto anno vien nominata una torre detta del Pellatoio, e tali denominazioni non vengano indicate che in epoche ben diverse.

La torre che faceva parte di questa casa, dicesi fabbricata nel 1200 e probabilmente dai Della Fratta, che vi abitarono, e poi atterrata nel 1395, ma si dubita molto di tale demolizione, e tutto al più può concedersi che sia stata ribassata, poichè nel 1441 la torre del Pellatoio è ricordata nella concessione che fu fatta al Caccianemici ed all'Ingrati di suolo pubblico in Porta Nuova, presso la torre del Cherubino. (Vedi via delle Asse). È da notarsi che la torre potrebbe essere nel Palazzo Pubblico. 1544. Li 15 novembre. Li Beccari comprano da Costanzo Stiatici, la quarta parte del Pellatoio sotto s. Antonino per lire 750, rogito Francesco Manzolini. 1569. Li 12 gennaio. Tarsia di Carlo Del Bassa moglie d'Antonio de Lorenzi, erede di Elisabetta del Pino sua madre, vende la metà del Pellatoio di Porta Nuova posto in una casa con torre sotto s. Antonino alla compagnia dei Beccari.

1579. Li 29 ottobre. Il Senato ordina ai Beccari di levare il Pellatoio di Porta Nuova dal luogo detto "Al fen della Paglia" e trasportarlo nel Mercato di Mezzo, annesso all'altro Pellatoio posto nel vicolo detto Zamparia. 1580. Li 9 settembre. La compagnia vendette i miglioramenti degli edifizi di Porta Nuova, già ad uso di Pellatoio, e stalla per lire 2100 al senatore Giovanni dall'Armi, rogito Leonardo Fabbroni e Giovanni Lodovico Ghedoni. Nel 1705 era delle suore di S.Catterina di strada Maggiore.