Caldarese, dal I volume delle "Cose Notabili..." di Giuseppe Guidicini, con le correzioni di Luigi Breventani

Via che comincia in istrada Maggiore fra i numeri 246 e 250, e termina in Stra da S. Vitale.

La sua lunghezza è di pert. 25, 07, 0, e la sua superficie di pert. 27, 73, 9.

Nel 1289 si pubblicavano i bandi in istrada S.Vitale innanzi la bocca di via Caldarese. Un rogito di Luciano Iseppi del 1294 parla di una casa del fu Antonio Riosti, poi dei Padri di S. Michele in Bosco, che era posta sotto S. Bartolomeo di Porta Ravennate nell'Androna dei Calderari.

Nel 1299 si trova notato che sotto la predetta parrocchia trovavasi una via detta dei Calderoni, lo che fa sospettare che le dette denominazioni fossero poi cambiate in Caldarese.

È certo che Caldarese è l'antica via dei Calderari, perciò qui si pubblicavano i Bandi nel 1289 dicendo le memorie che ciò si faceva davanti la casa dei Purpuri in capo all' Androna dei Calderari, nè si può sospettare che la detta casa fosse in strada S. Vitale dove sbocca Caldarese, perchè anche colà si pubblicavano i bandi del 1289 indicato però in faccia la Bocca della via Calderari.

Caldarese a destra entrandovi per Strada Maggiore.

NN. 953, 954, 955, 956, 958. Stabili che Florio di Filippo Pasquali vendette li 27 ottobre 1633 per L. 11500 assieme ad una casa in istrada Maggiore presso lo stradello detto Roccafranca, a Giuliano d'Annibale Gessi. Una delle case in Caldarese era conosciuta per la Casazza dei Facchini. Rogito Scipione Carracci.