Famiglia Bonfioli

Bonfioli. In lapidi ed istrumenti sono ancor detti Bonfiglioli. Nel 1458 vennero da Ferrara ad abitare in Bologna. Ebbero l'eredità Ramponi. Il ramo Bonfioli del conte Rocco ebbe l' eredità dei Principi Dal Medico. Erano conti di Castel Falcino nel 1604.

Alcuni vogliono che i Bonfiglioli abbiano origine da un ebreo ferrarese detto Nicolò di Domenico, che sposò Dorotea Fontana, poi Camilla Zani, morto nel 1545 (Vedi Rinieri, T. I, pag. .66).

La discendenza è finita. Il conte Lodovico, ultimo del ramo senatorio, institul erede il conte Alfonso del conte Giuseppe Malvezzi, coll' obbligo d'assumere arma e cognome Bonfioli ed abitare il palazzo Bonfioli in Strada Maggiore.

Avevano beni con bel palazzo a Montecalvo fuori di Strada S. Stefano col padronato della chiesa di detto Comune. Nel 1706 il dott. Tommaso Montecalvi pretese questo palazzo, come fidccomissario di sua famiglia, mentre i beni, palazzo e padronato della chiesa era dei Montecalvi.

Il ramo dei conti Antonio e Rocco Bonfioli pessedette la casa e palazzo già Zambeccari, ultimamente proprietà Dondini, nella Seliciata di S. Francesco.

Il ramo di Ascanio Bonfioli abitava in faccia a S. Nicolò degli Albari nel 1621.

Conte Agesilao del conte Lelio, senator IV, marito di Cornelia Malvezzi, ebbe l'eredità Ramponi mediante Pantasilea Gozzadini sua bisavola, nel 1630. Sua moglie rimasta vedova mori li 5 dicembre 1700. Fu accademico Gelato detto l'affaticato.

Conte Ercole d' Orazio, senator II, marito di Ottavia Bianchini, fu fatto cavaliere e commendatore di Santo Stefano nel 1697, paggio di Clemente VIII nel 1590, conte di Castel Falcino col fratello Lodovico, ed uno dei fondatori delle scuole Pie. Fu eloquente e coltivò le belle lettere.

Conte Ercole Maria del conte Agesilao, senator V, vendette a vilissimo prezzo la libreria del conte canonico Orazio suo zio. Nel 1701, confinando con certo Balestra sollecitatore nel Comune di Montecalvo, ed avendogli fatte alcune impertinenze, per una lite di confini, lo fece bastonare malamente. Si formò processo, ed il senatore si ritirò. Stava con poca cautela nel suo palazzo a Montecalvo, gli fu fatta la spia, e la notte delli 21 ottobre 1701 fu circondato il palazzo da 40 birri, che lo presero e lo condussero prigione in Bologna. Fu scarcerato in dicembre del 1701 pagando una somma. Il Senato fu molto indignato contro lui per simile scandalo.

Conte Ercole del conte Lelio, senator III, marito di Lucrezia Marescotti. Testò li 6 febbraio 1669. Rogito di Paris Rampionesi.

Conte Lodovico del conte Agesilao, senator VI. Morì senza figli li 7 maggio 1756, a ore 9. Era stato preposto di S. Pietro nel 1707 per la morte di Aurelio Malvezzi, giovane di merito, ma naturalmente indisposto di persona. Lasciò erede il conte Alfonso del conte Giuseppe Malvezzi.