Via Falegnami, dal II volume delle “Cose Notabili…” di Giuseppe Guidicini, con le correzioni di Luigi Breventani

La via dei Falegnami comincia in Galiera rimpetto ai Tanara, e termina nella via Imperiale.

La sua lunghezza è di pertiche 33, 03, e la sua superficie di pertiche 73, 71, 4.

Si disse Belvedere, e si trova così nominato nel 1452, poi Belvedere del Campo del Mercato, perchè il suo suolo fece parte anticamente del Campo del Mercato. Si disse anche Falegnametti, ma ordinariamente Falegnami, dai tanti falegnami e vassellari che vi esercitavano il loro mestiere.

Falegnami a destra entrandovi per Galiera.

N. 1995. Casa dei Tanari, e da loro abitata finchè fu finito il loro palazzo in Galiera.

N. 2000. Casa che del 1715 era dei Marsemigli, poi di Angela vedova Oretti. Fra i numeri 2000, e 2001 vi era uno strettissimo vicolo che faceva capo al canale di Reno, e che rassomigliava ad un' antica intercapedine.

N. 2011. Casa che fu dei Boni da Guja di Modena. Nel 1715 apparteneva ai Dalbuono, e ultimamente ai Pirani.

Falegnami a sinistra entrandovi per Galiera.

Li 24 aprile 1600 Orazio Giovanetti vendette ad Ercole Abbati parte di una casa sotto Santa Maria Maggiore, in contrada Belvedere di Galiera. Confinava detta strada davanti, gli eredi di Alfonso de' Benini, gli eredi di Vincenzo de' Vincitori, e la via di Galiera, per L. 700. Rogito Cristoforo Guidastri Ora questa parte di casa è sotto il N. 491 di Galiera.

N. 1994. Casa che nel 1600 era di Vincenzo dei Vincitori; passò indi ai Gheldi famiglia civile Bolognese.

NN. 1993, 1992. Stabile dei de' Buoi, che probabilmente di dietro confinava colle altre case che questa famiglia aveva in Galiera, N. 495, e 496.

Passato il detto stabile evvi un vicolo con portone, che le suore della Maddalena, li 16 giugno 1614, permisero a Galeazzo Lombardi di chiuderlo, col patto che fosse data una chiave a dette suore. Si denota per uno stradello nei Falegnami annesso al convento verso sera. Era detto Cul di Sacco, e pare anche che fosse prima chiamato via Nuova.

Aggiunte

1614, 14 maggio. Compra Giulio Cecca da Baldassare Cabianca una casa sotto Santa Maria Maggiore, per L. 2950, posta in contrada detta Altobella. Rogito Gioseffo Bornetti. Si sospetta che sia la via Falegnami.

Nel testo originale sono riportati erroneamente i numeri 1094, 1093, 1092 al posto di 1994, 1993, 1992, errore di cui il Breventani non si è accorto.