Via del Corico, dal I volume delle “Cose Notabili…” di Giuseppe Guidicini, con le correzioni di Luigi Breventani

La via del Corico comincia in Strada Galliera dal voltone dei Fibbia, e termina in Schiavonia.

Non si sa il perchè siasi detta dalle lapidette via del Corico, mentre la via del Corico cominciava in Schiavonia e terminava in via Larga di S. Giorgio. Il suo nome sarebbe stato piuttosto, come da qualcuno si è praticato, piazzaletto di Santa Maria Maggiore.

La sua lunghezza è di pertiche 29, 04, 2, e la sua superficie di pertiche 51, 55, 5.

Via del Corico a destra cominciando in Galliera dal Voltone dei Fìbbia.

Si passa la via Larga di Santa Maria Maggiore.

N. 798, o 799. Casa in angolo della via Larga di Santa Maria Maggiore del pittore Sante Vandi, poi de' suoi eredi, indi degli Scala, finalmente di proprietà Gnudi.

Confinava colla casa grande dei Scala posta in Schiavonia. Da un cronista vien .detto aver quivi abitato il famoso Giulio Cesare Croce (1).

Via del Corico a sinistra entrandovi in Galliera per il Voltane dei Fibbia.

Il piazzaletto che resta da questa parte fu già il sagrato, o cimitero, di Santa Maria Maggiore.

Si passa la via dei Preti e l' altra via dello stesso nome.

O in questa via, o in Schiavonia, vi ha abitato l' abbate Ippolito Fornasari, che vi morì ore 7 della notte 26 novembre 1697.

(1) Di questo brillante e grazioso poeta, e pittore per eccellenza, vi ha un' importante descrizione in ottava rima della famosa villa Campeggi (della quale disgraziatamente non ne rimane vestigia alcuna), e questa rilevasi da un prezioso opuscolo da noi posseduto, stampato pei tipi Giovanni Rossi in Bologna l' anno 1582, in 4° piccolo. La Biblioteca Universitaria ne possiede un' esemplare, ma mutilato.

DESCRIZIONE DI TUSCOLANO

(Si omette di riportare il poema che poco ha a che fare con la presente opera, e per contro è eccessivamente lungo).