Piazzetta di Santa Barbara, dal I volume delle “Cose Notabili…” di Giuseppe Guidicini, con le correzioni di Luigi Breventani

La piazzetta di s. Barbara, alla quale si passa per Varco del portico della Vecchia Dogana, andando dal Canton de' Fiori, verso la via dei Vetturini, prima del 1820, aveva sfogo nella strada di Galliera mediante uno strettissimo viottolo, che si diceva vicolo di s. Barbara: il quale fu chiuso da due portoni ad istanza del vicinato. È di privato diritto.

Anticamente vi corrispondevano le case dei Caccianemici dell'Orso, e da loro era detto il cortile dei Caccianemici (vedi via del Volto dei Pollaroli).

Li 14 gennaio 1698 si accese un orribile fuoco in questa piazzetta, cagionato da esplosione di polvere da fucile, la quale si fabbricava nella casa della vedova di Tommaso Mazzanti. Nelle rovine si trovarono quattro morti ed undici feriti.

Piazzetta di s. Barbara a destra, entrandovi per il portico della Dogana Vecchia.

N. 597. Eravi la chiesa anticamente dedicata a s. Ippolito, poi anche a s. Barbara; sotto questi due titoli viene annunciata nell'elenco delle chiese parrocchiali del 1408; in detto anno la famiglia Scappi godeva il ius patronato della medesima.

Vuolsi che sia stata edificata da quella antica famiglia nel 1339, ma si sospetta che esistesse prima. Cessò di esser parrocchia li 10 gennaio 1613, ed il ristrettissimo suo circondario fu unito a quello della Cattedrale. Cinque bolognesi oratoriani cominciarono a frequentare questa chiesa nel 1616, poi l'ottenero definitivamente e l'ufficiarono dal 4 gennaio 1621 sino al 9 giugno dello stesso anno, nel qual giorno passarono alla chiesa della Madonna di Galliera per concessione pontificia di Gregorio XV.

Nel 1640 il dottor Domenico Felicini vi istituì la Congregazione di S. Maria dell'Umiltà, composta di facchini, ai quali erano assegnati nella città 33 posteggi, ridotti o trebbi, dove aspettavano lavoro. Il Masini dice che del 1648 vi ebbe origine la Congregazione del Suffragio dei Preti Secolari, che poi del 1653 passarono a S. Tecla.

Li 17 aprile 1718, vi ebbe principio una serale adunanza di suffraganti che a distinzione di altre unioni non dava matricole, nè teneva catalogo, ma componevasi di tutti quelli che intervenivano a recitare l' uffizio dei morti.

Li 16 agosto 1808 fu chiusa la chiesa e profanata nel 1810.