N.1172 - Chiesa di S. Cristoforo

Dalle Cose Notabili di Giuseppe Guidicini.

La chiesa dei SS. Cristoforo ed Erasmo dei Geremei, o del Ballatoio, è indicata dal N. 1172 di questa contrada. Il Ghirardacci la dà per esistente nel 1207, ed è certo che fu parrocchia; essendo nel 1408 notata nell'elenco di detto anno: — S. Cristoforus de Jereniis, alias de Balatorio — e si aggiunge: — Simon et Jacobus de Chalderinis faciunt se patronos. Istam tenet D. Petrus Schlavius. —.

Nel 1567 servì di riunione a diversi Genovesi che formarono una società sotto l'invocazione di S. Giorgio, i quali nel 1637 passarono alla chiesa dei SS. Pietro e Marcellino, che poi li 9 marzo 1687 si unì alla compagnia di Santa Maria delle Febbri a capo di Miramonte.

Rimasta libera la chiesa di S. Cristoforo, vi pose sede la compagnia dei Ciechi, che stava prima nella chiesa di S. Bovo presso Santo Stefano. La nuova compagnia aggiunse all'antico titolo di S. Cristoforo ed Erasmo, quello di Santa Lucia. L'unione dei ciechi non andò immune dallo scioglimento che nel 1798, ma dopo alcuni anni risorse nella capella sotterranea della chiesa di S. Bartolomeo di Porta Ravegnana.

La chiesa dei SS. Cristoforo e Lucia fu profanata, e ridotta a bottega da rigattiere. Questa chiesa si estendeva più verso mezzogiorno di quello che lo faccia la predelta bottega come si rileva nella parte laterale sul vicolo della Scimia.

Non si sa come le case dei Geremei passassero ai Bualelli, ma ricaviamo da un rogito di Martino di Nicola, delli 11 settembre 1326, che Marco di Marco Canetoli lasciò a Lambertino suo suocero una casa da esso comprata da Guido di Rambertino Bualelli, sotto la parrocchia di S. Cristoforo dei Geremei.

Alberico di Enrighetto Lambertini vendette li 28 maggio 1384, in unione di Angelino di Filippo Marsili, col consenso di Domenico di Benedetto Garganelli da Budrio. pure notaro, un torrazzo con case, casamenti ecc. , posto in confine della chiesa, ossia case di S. Cristoforo, dei Geremei, sive Ballatoio, per L. 600, a Daria di Bertone Roberti da Tripoli da Reggio. Rogito di Giovanni d' Angelino d' Alberto Angelelli. La detta Daria li 26 ottobre 1388 donò queste proprietà alle suore de' SS. Lodovico e Alessio. Rogito Azzo Bualelli.

Li 3 maggio 1392 la casa con torre sotto S. Cristoforo dei Geremei, già di Maria Roberti, fu dai Padri di S. Francesco concessa in enfiteusi per L. 36 a Gerardo Lambertini. Rogito Azzo Bualelli e Giovanni Moroni.

Li 12 dicembre 1500 nell' inventario legale dell' eredità di Ulisse del fu Guidantonio Lambertini, frate dell'Osservanza dell' ordine dei Minori di S. Francesco, si nota una casa grande in capella di S. Cristoforo del Ballatoio, sotto la quale sono sette botteghe, in confine dei beni della fabbrica di S. Petronio, e di detta parrocchia. Si noti che la chiesa di S. Cristoforo del Ballatoio nel 1502 è detta ancora dei Bulgari.

1506, 26 giugno. Cornelio Lambertini assegna la metà di tre botteghe sotto San Cristoforo del Ballatoio, poste sotto le volte delle scuole dello studio. Confinano la via pubblica, i beni della chiesa, e scuola di S. Petronio, il detto Cornelio Lambertini, e la via detta della Scimia.

1589, 11 settembre. Domenico Canobbi aveva casa grande ed edifizi annessi in via Foscarari. Rogito Baldassare Vornetti.

Li 19 giugno 1472 le case nell'angolo di questa strada e del Pavaglione, e le botteghe sotto S. Cristoforo del Ballatoio, in confine di detta chiesa e dei beni della chiesa di S. Petronio, erano dell' eredità di Gerardo Lambertini. Rogito Gio. Battista Cedropiani.

Porzione di questo stabile, cioè il piano superiore, fu ceduto dai Lambertini per la fabbrica delle pubbliche scuole, riservandosi la proprietà delle botteghe, le quali si estendevano a tutto il terzo arco del portico attuale.

La chiesa di S. Cristoforo nel 1502 era detta dei Bulgari.

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Miscellanea: RISTRETTO DELLA STORIA DELLE CHIESE DI BOLOGNA E DI ALTRI STABILI (Notizie - per la parte antica - prevalentemente attinte da Bologna Perlustrata, di Antonio di Paolo Masini, Bologna, 1666, volume I)

SS. Cristoforo ed Erasmo martiri.

Chiesa conosciuta sotto la denominazione degli Orbi, posta vicino all'angolo del vicolo della Scimmia.

Fu menzionata dal Ghirardacci sotto l'anno 1207.

Il 23 aprile 1735 vi furono sepolti Aurelio Antonio Bentivoglio, e Tommaso Zambeccari, fatti giustiziare dal Legato. Era in allora parrocchia.

Fu data alla compagnia degli orbi nel 1637.

Questa chiesa fu soppressa il 20 marzo 1808, e chiusa poi li 16 agosto dell'anno stesso.

Fu poi di proprietà della congregazione di Carità, ed era sotto S. Bartolomeo.