N.1249(2)

Dalle "Cose Notabili..." di Giuseppe Guidicini:

Casa enfiteotica del Rettore di s. Arcangelo, al quale si pagava il canone di annue lire 5. 13. 8.

Nel 1680 era del conte Girolamo Caprara, come successore di Gioampietro Lintrù. I Lintrù o Lintrai erano originari fiamminghi e Bartolomeo era calegaro, e della parrocchia di s. Arcangelo nel 1582.

Nel 1626 ebbero una eredità Panzacchia.

Marcantonio di Domenico, dottor di legge , mori vicario del vescovo di Cesena li 20 luglio 1622. In detto anno si dice essere questa casa nell'angolo del vicolo, per andare a s. Arcangelo, (vicolo chiuso) con stalla e teggia. Confina davanti la via degli Agresti, da un lato un vicolo stretto rincontro al vicolo privato del senatore Caprara, di dietro lo stradello che va a s. Arcangelo, e dall'altro lato la casa di Diomede Negri.

Dagli eredi Caprara passò a Pietro Bignami, poi ai suoi creditori.

Dall'Indicatore Bolognese:

1249: Stalla.