N.499

Casa che del 1581 fu di Marcantonio Medici, e del 1635, e forse anche prima, apparteneva al famoso medico Gio. Girolamo Sbaraglia, grande oppositore dell' altro celebre cattedrattico Marcello Malpighi. Sorpreso da forte apoplesia nelle scale di S. Petronio la domenica di. Pentecoste 8 giugno 1710, fu raccolto nell'ospedale della Vita, dove morì alle ore 6 della notte seguente. Aveva egli fatto donazione del ricco suo patrimonio a Marcantonio Collina barbiere figlio di un figlio naturale di D. Paolo Sbaraglia, riservandosi di poter testare per L. 20000, e l' usufrutto sua vita natural durante, obbligandolo a prender moglie, e far adottare il suo cognome ed arma al primogenito. Il Collina morì senza figli, e lasciò questo stabile all' Instituto, ove abitò per vari anni il celebre avvocato Lodovico Montefani Caprara.

I Montefani si dissero Caprara da una famiglia di curiali, della quale furono eredi in causa di Vincenza di Gio. Battista Caprara, moglie di Marcantonio seniore Montefani, e sorella di Ippolito ucciso li 4 agosto 1612, e di Gabriella Curiale. Altra famiglia Caprara fu la nobile, e la terza fu quella dei tintori, della quale furono eredi i Canonici.

L' Assuntaria dell' Instituto ebbe facoltà d' alienare il suddetto stabile, siccome fece li 20 luglio 1755.

Fu poi poco dopo comprato dai Mazzanti per L. 7700.