34 - Cenno sulle Salse citate da Dante

Dante nel XVIII Canto dell' Inferno, parlando di Ghisola o Gisla Caccianemici, poi di Venetico, o Venedico Cacciancmici che viveva sul finire del secolo XIII, dice in proposito di aver egli fatto il mezzano — Ma chi ti trasse a si pungenti Salse — Queste Salse hanno preoccupato la mente a più di un commentatore del Dante, mostrandosi disenzienti l'uno dall'altro. Le Salse che a quei dì chiamavansi loco obbrobrioso trovansi fuori porta S. Mamolo di fianco al Convento dell'Osservanza in luogo detto i tre portoni e cioè in un punto dove a sinistra vi è un fondo già dei Cavalca, poi Chelotti, a destra un altro del dott. dal Re che fu già dei Canuti, e il terzo di faccia verso il mezzodì di Pellegrino Martini. Prima di arrivare a questo gruppo di abitazioni, si lascia a destra un rio rovinoso che ha la terra pregna di sale, e moltissimo amata dai colombi , che specialmente l'inverno vi si pasturano in gran copia. Il sito e lo stesso rio si chiaman le Salse dalla Salsedine succitata; or dunque quivi si seppellivano gl'impenitenti, e coloro che morivano o scomunicati, o eretici, e quivi è fama che si eseguissero le pene capitali , quantunque le istorie accennino che ciò seguisse piuttosto nel praticello avanti la chiesa di Mezza Ratta. Nel luogo del Chelotti facendo uno scassato, si sono trovate delle ossa tritate, forse quivi allora sepolte, ma il Sig. Costa è d'opinione seguendo il racconto di Dante, che piuttosto i cadaveri si gettassero giù per lo balze delle Salse, e colà si abbandonassero in preda agli uccelli, costumanza che predominava per principio e rito religioso.

Alcuni avanzi di fabbrica, e specialmente un pillastro della casa colonica addita un grado d'antichità, sicuramente non comune, e quasi quasi oseremmo credere al di sopra dell' undecimo secolo. Non è fuor di proposito l'aggiungere che nella proprietà del Martini vi si è trovato 30 anni or circa un cranio ed ossa d'uomo, ma è tradizione , che colà si sepellissero gli appestati, che morivano nei lazzaretti stabiliti fuori di porta S. Mamolo nel 1630. Il Caccianemico frustato per ruffiano, fu condotto battendolo fino a queste Salse, e per la strada stessa che si faceva fare ai delinquenti, la quale seguitava a destra dell' osteria della Palazzina, e si arrampicava per questi colli fino alla via detta dei Passetti, che è quella che precisamente ha principio dietro la Clausura dell'Osservanza. discende dal palazzo Cavalca e poi s'inoltra verso Gaibola. La detta via che s'incominciava dall'osteria della Palazzina non offre però avanzi che per un piccolo tratto.