Famiglia Guastavillani

Lo stipite dì questa nobile famiglia è oriundo da Gesso nel 1234. Un Albertino di Guastavillano viveva nel 1236. L' avere fabbricato il Castello di Poggio Rognatico, che poi passò per linea di donne ai Lambertini, e dotato nel 1300 l'ospitale di Anzola, e nel 1308 il monastero dei Ronchi di Venezano, provano l'antichità di questa famiglia. Il Dolfi annunzia la genealogia Guastavillani assai nobile, ed annovera in questa molti valorosi soldati, e parentadi molto illustri nei secoli più remoti. Ricorda una Diana Malavolti moglie di Lambertino, ma questa fu maritata ad un Guglielmo, come da rogiti molto autentici, coll'assistenza dei quali esistenti in S. Francesco, pare debba stabilirsi che i primi di questa famiglia appartenevano alla classe agricola, e precisamente oriundi del Comune e Castello di Gesso, e che nei secoli ne' quali il Dolfi ed altri gli danno provenienze di uomini illustri e dati alle armi, invece attendessero ai traffici di campagna, grani e bestiami, e da questa fonte si procurassero immense richezze, formandosi un ricco patrimonio coll'acquisto di terreni, come si rileva dalle molte e continue compre che facevano nel secolo decimoterzo in diversi comuni. A prova di quanto fu esposto, gioverà indicare un rogito enunciato nel repertorio del 1030, che dal carattere incerto deve ritenersi invece del 1230 ai 24 ottobre, rogito di Guido Loschi archivio di S. Francesco, errore che si riconosce sé non altro dal nome del notaro e da quello di altre persone in quello enunciate che non vivevano nel 1030, che descrive un mandato di Meliore figlia di Alberto Magnoni da San Gio. in Persiceto in Magnone suo padre, per rinunziare al villano Guastavillani le ragioni sue su di un prato nel Comune di S. Gio. in Persiceto in luogo chiamato Liveratico presso il fiume del Cavamento, e ciò in occasione della di lei dote - Actum in s. Giovanni in Persiceto.

In progresso di tempo però furono nobilitati, e conseguirono illustri parentadi colle prime famiglie di Bologna. Ebbero Senatori e Cardinali. La cappella maggiore di S. Francesco fu risarcita ed abbellita dal Cardinal Filippo, e sotto l'altare vi è la sepoltura della famiglia. La Certosa di Bologna in parte è fabbricata sul terreno che era dei Guastavillani: del quale ne furon vendute tornature sette nel 1334 da Benincontra di Guastavillani per L. 200.

Il convento dei frati minori dei Ronchi di Venezano fu fabbricato dai Guastavillani, l' eremo dei Camaldolesi in Ceretolo fu pure fondato su terreno a loro appartenente, nonchè l'ospitale dell'Amola a cura di Martino alias Martinetto che lo dotò. Ebbero padronato di una capella con capellania dedicata a S. Filippo e Giacomo nella Santa Casa di Loreto per opera del Cardinal Filippo. Nell' inventario legale delli 10 ottobre 1651, a rogito Domenico Balducci, dell' eredità di Filippo del Senator Angelo Michele, è notato : - Casamento in Strada Castiglione con edificio ad uso di teatro - e questo sarebbe riferibile al teatro Formagliari che gli apparteneva. Ebbero anche l' esenzione dei dazi Gabelle per concessione di Gregorio XIII, modificata poi da Clemente VIII.

Il palazzo Guastavillani nel 1560 e 1569 fu valutato L. 86000. Il cardinal Guastavillani, nipote di Gregorio XIII, fabbricò il grandioso palazzo di Barbiano, che li 21 giugno 1695 fu venduto ai Gesuiti dal senator Angelo Guastavillani, assieme alle terre adiacenti, per la miserabil somma di L. 22750. Rogito Melchiorre di Antonio Magnani. I compratori, temendo che un giorno questo contratto potesse essere attaccato da lesione, vollero che nell'istrumento fosse dichiarato che il detto acquisto era compra non solo, ma donazione. Aboliti i Gesuiti dall' immortale Clemente XIV, ricorse a Roma la famiglia Guastavillani per riaver Barbiano, e tanto si adoperò che finalmente li 11 maggio 1781 ottenne, a rogito Antonio Zanatti Azzoguidi, di stipulare una sublocazione enfiteutica del medesimo fatta dal tesoriere Antonio Guidi al senator Francesco del fu senator Angelo Guastavillani, da perdurare finchè continuerà la discendenza mascolina e femminina del sublocatore Gnudi, per annue L. 823, 18.

L'archivio Guastavillani conserva il rogito di Gerardino Gessi della compra fatta da Martinetto e Guastavillano Guastavillani da Lainocino e Gosberto fratelli, di un vigneto, li 9 ottobre 1116, che deve ritenersi come documento di estrema rarità.