Azzogardino, dal I volume delle "Cose Notabili..." di Giuseppe Guidicini, con le correzioni di Luigi Breventani

Azzogardino comincia dalla riviera del canale di Reno, a sinistra del suo corso, e termina ad un piazzaletto dove comincia la via delle sette case, a capo della quale seguita la via degli Apostoli.

È di pertiche 36, piedi 7 in lunghezza e pertiche 36, 07 di superficie.

Il suo nome antico fu Borgo di s. Maria Nuova , e cosi venne denominata fino al 1266.

Luchina moglie di Zenzano compra da Alberto di Petrezzolo da Argile una casa posta nel Borgo di s. Maria Nuova, sopra il terreno di Giacobino di Azzone Gardini, pagata lire 9. 10, rogito Zenzone da Melica delli 28 agosto 1266.

Azzo Gardino fu autore della famiglia Azzogardini che stava nel Mercato di Mezzo, e che possedeva molti terreni nel Borgo di s. Maria Nuova, dati in enfiteusi sia per coltivarli, sia per edificarvi sopra delle case. A poco a poco questa contrada, prese il nome di Azzogardino.

Gli Azzogardini diedero molti dottori di leggi e lettori pubblici, come Azzo del 1241, Gardino d'Alberico d' Azzo del 1280 e Jacopo di Gardino del 1290. = (Vedi Mercato di Mezzo).

Azzogardino entrandovi a destra per la via di Reno.

N. 1232. Il celebre architetto militare Francesco di Marco Marchi, caro a Paolo III, ed a Pier Luigi Farnese, abitava in Azzogardino e credesi in casa propria, che secondo l' Oretti, è l'ultima sotto il portico dalla parte destra in faccia a Borgo Rondone, la quale del 1715 era di Francesco Marchi iuniore. I suoi discendenti dopo Marcantonio del suddetto Francesco dottor di legge, si applicarono alle meccaniche, poi finirono in due sorelle e figlie del predetto Francesco iuniore, cioè in Lucrezia, moglie di Giovanni Battista Calzoni, morta li 31 ottobre 1777, ed in Catterina maritata in Giuseppe Chiapelli, morta li 21 giugno 1785. Ultimamente questa piccola casa era di Ignazio Babini.

Azzogardino a sinistra entrandoli per la riviera di Reno, passato Borgo Rondone.

N. 1275. Casa del celebre notaro Fagottini, del quale fu erede sua figlia maritata nell'avvocato Ruggero Ruggeri. Pare che del 1715, questo stabile fosse della Camera di Bologna.

NN. 1270. 1271. Stabile Tanara che, nel 1721, 16 settembre, come da un rogito di Giuseppe Filippo Benazzi, si diceva la Peschiera della conserva del senatore Tanara.