N.76(48)

Sotto la data delli 29 novembre 1574 si trova che qui vi era una casa dl'Altobello degli Organi, e si dà per posta sotto la parrocchia di S.Biagio, in confine di Strada Santo Stefano a mezzodì, dei Muzza a levante, dei Ratta, e poscia di Girolamo e Lucio Ticinali eredi di Gabrielle Palcani, a sera.

Trovasi pure che li 27 novembre 1580 Gabrielle Bailardi legatò a Lodovico Ratta una casa in Strada Stefano sotto S. Biagio, con patto però che egli pagasse scudi 1000 quando le figlie di Pietrantonio Canobbi, che si dissero anche Ticinali, prendessero stato. A questa casa fu unita quella che li 15 giugno 1615 Giulio di Ermesse dalla Muzza vendette a Uberto Ratta per L. 2000, col peso del canone a Santo Stefano. Rogito Giulio Cesare Negrini. Mancò questo ramo Ratta nel conte Antonio di Giovanni, che testò li 30 gennaio 1796, e morì li 15 febbraio 1797. I fedecommessi passarono ai marchesi Ratta, ma il libero lo lasciò al suo nipote e pronipoti i conti Benati discendenti da Anna di lui sorella, moglie del conte Massimo Francesco Maria di Domenico Benati, morta li 19 ottobre 177t2. Questi eredi la vendettero ali' avv. Luigi Brizzi che la rifabbricò.