N.748

Casa che del 1548 era di Innocenzo Bocchi trovandosi, che li 29 agosto gli fu concesso dal Senato di dirizzare un muro vicino alla sua casa che era di dietro a S. Maria Maggiore presso ai Paselli, e ai Rigosa, e cioè in certa viazzola che era di niun uso, e soltanto a pochi vicini che sene servirono per anni 18. Sembra questa l’ origine della chiusura del vicoletto, e che, nella via larga di S. Giorgio, rimanesse fralle stalle Aldrovandi, e la casa antica dei Rigosa.

Dai Bocchi passò ai Fantini che la godevano nel 1582 e poi ai Calcina Barbadori che la possedevano ancora li 18 febbraio 1682 che Laura del fu dottor Francesco di Vittorio Barbadori vedova del cav. Giulio Buttrigari la vendette assieme ad una stalla, ed una casetta al dottor Francesco di Valerio Fabri curato della Baroncella per lire 11,000, rogito Lucantonio Tirraferri. Era sotto S. Maria Maggiore.

La famiglia Barbadori fiorentina portata a Bologna da Donato, e Bernardo di Nicolò nel 1450, ramo che terminò in Bartolomea di Donato moglie di Andrea Sacchi,e in Costanza di Francesca, che lasciò erede Nicolò di Lodovico che si trasferì a Bologna nel 1513. L’ ultima di questa famiglia fu Laura Barbadori.

1693 12 Gennaio. Comprò Giulio del fu Michele Galizia dal capitano Valerio del fu Giovanni Battista Fabri, erede del fu Francesco una casa grande, e una casetta sotto S. Maria Maggiore in Schiavonia per lire 9,000 , rogito Giovanni Battista Zuccoli.

1722 29 Dicembre. Monsignore Pompeo Aldrovandi comprò da Giulio del fu Michele Galizia le casa grande e la casetta sotto S. Maria Maggiore in Schiavonia o via dei Corghi. Confinava i Vecchi di S. Giuseppe, le suore della Concezione di dietro, i beni di Giovanni Battista Predieri dalla via larga di S. Giorgio, e ciò per lire 11,000. Rogito Pellegrino Gaetano Pellizzoni.