N.1739

Questa casa anticamente era forse quella, che un rogito di Giacomo Ottoboni dei 12 gennaio 1408 dice esser grande, ed abitata da Gaspare Lodovico e Gabriele Bombaci posta sotto S. M. degli Uccelletti e che pagava una torcia di cera di libbre 12 ogni anno all’ arte dei Sarti il giorno di S. Omobono. Essa era separata dalla chiesa e canonica di S. Maria degli Uccelletti e da un vicolo che passava nella via di Venezia.

Questo fatto lo rileviamo da due recapiti del 1440, e del 1456 dai quali si hanno le indicazioni dei proprietari che l’ avvicinavano alle sue due estremità senza però mettere in chiaro se piuttosto l’uno che l’altro possedesse verso la strada di Venezia, o quella di Roma.

Li 2 luglio 1440 Giovanni del fu Pellegrino Amorini, comprava dai padri di S. Domenico una stanza con terreno annesso ad uso di vicolo oscuro, largo da una parte piedi 6, dall’ altra 9, e lungo 35, posto sotto S. Maria degli Uccelletti; pagò lire 10. Confinava col compratore, con gli eredi del dottor di legge Giovanni da Imola (vedi Mercato di Mezzo N. 79), e colla via pubblica. Rogito Pietro Bruni.

Li 3 marzo 1450 fu mossa lite fra Michele Mulletti e Giovanni Albertuzzi sopra un certo stradello contiguo alle loro case vicino alla chiesa di S. Maria degli Uccelletti. Dal tribunale fu risolto, che da una parte si dovesse murare il detto stradello, e nell’ altra chiuderlo con portone di legno. Rogito Antonio da Manzolino e Francesco Vedro.

Li 16 maggio 1462. Matteo Dall’ Erbe comprò per lire 300 da un certo Ventura, e da Scipione dei Conti di Modena una casa nella cappella di S. Maria degli Uccelletti, migliorata e aumentata di edifizi dal detto Matteo. Rogito Panzacchi.

Confinava due strade, Roma, e Venezia, e certa altra via o piazzetta vicinale, che è fra la suddetta chiesa, e prefata casa, e una volta presso Nicolò di Giovanni de’ Castelli, e poi con Giovanni del fu Antonio Marescalco.