N.409

Dal testamento di Bartolomeo di Vincenzo Alicorni, alias Montalbani, sappiamo che egli aveva casa grande in Strada Sant' Isaia, con due corti, orto, stalla, teggia, ed uscita nella Nosadella, la qual casa confinava a levante con Gio. Francesco Bovio, a mezzodì colla detta casa con sortita nella via Nosadella e con Pompeo Vitali, e per lui l'ospedale dei poveri sacerdoti, a occidente col notaro Gio. Matteo Magnoni e a settentrione colla via di Sant' Isaia mediante portico.

Il famoso Ovidio di Bartolomeo e di Giulia nacque li 18 novembre 1601 sotto la parrocchia di Sant' Isaia.

I Montalbani discendono da un mastro Vincenzo Alicorni detto il Rosso, o Rossino, di Montalbano, che viveva nel 1580.

Questa famiglia si divise in due rami, uno dei quali mancò nel celebre dottor Ovidio custode del museo Aldrovandi, morto li 21 settembre 1671, di cui si hanno diverse opere, fra le quali alcune che trattano di storia patria. L' altro continuò fino al 1732, nel qual anno si estinse nel marchese Castore professore di architettura militare nell'Istituto delle Scienze, la cui eredità pervenne alle scuole Pie.

Nel 1715 questo stabile era di Sebastiano Bassi, poi dei conti Scarselli.