Castelfidardo (Via)

Via Castelfidardo

Da via Tagliapietre, passa via Pastrengo dopo di ché non ha sfogo.

Quartiere Saragozza.

Prima documentazione dell'odonimo: 1878.

Via Castelfidardo assunse questo nome con la riforma toponomastica del 1873/78. Precedentemente era noto come Prato di Sant'Antonio. Con quest'ultimo odonimo lo ricordarono tutti gli autori, dallo Zanti in poi (raramente, vedi Salaroli, anche Campo di Sant'Antonio).

Sull'origine dell'odonimo Prato di Sant'Antonio, lo Zanti per primo affermò dipendere dalla vicina chiesa di Sant'Antonio Abate, costruita nel 1328, ora facente parte del complesso del Collegio San Luigi, (già Collegio di Montalto), ipotesi confermata anche dal Fanti (I, 264).

Sembrerebbe tutto molto semplice, ma vi sono due punti che meritano attenzione.

Il primo punto è in merito ad una osservazione che il Guidicini fece (I, 61,62) secondo cui questa zona nel 1223 era nota come Valle di San Pietro, basandosi su un documento del convento di Sant'Agnese (ora Caserma Minghetti, il convento era sull'estremità occidentale del Prato di Sant'Antonio) secondo cui la prima casa con oratorio che avrebbe dato luogo al convento, fu costruita in luogo detto Valle di San Pietro. Pare invece che il convento fosse fondato fuori porta San Mamolo in zona pedecollinare (detta appunto Valle di San Pietro) e che da qui fosse traslocato entro le mura in un secondo tempo.

Così si espresse il Fanti riprendendo il Breventani (pag. 187) e Giovanni Battista Melloni (Atti o memorie degli uomini illustri in santità nati o morti in Bologna, Cl.I Vol. II, Bologna, 1773, pag. 224, 376,377). I documenti citati peraltro non sono chiarissimi e meritano un approfondimento, da fare.

Il secondo dubbio viene dall'Atlante (Atlante Storico delle città italiane. Emilia Romagna, 2 Bologna. A cura di Francesca Bocchi, pubblicato da Grafis, Bologna, 1995,1998) che pubblicò gli odonimi contenuti negli estimi del 1296/97.

Secondo l'Atlante nel 1296/97 la nostra via era Prato di Sant'Antonio.

Se quanto documenta l'Atlante è vero, diventa problematica l'origine dell'odonimo dalla chiesa di Sant'Antonio, che fu fondata oltre trenta anni più tardi: nel 1328.

Primo punto da verificare è la veridicità dell'Atlante su questo punto controllando quanto riportano gli estimi di Porta Procola per il 1296/97 (questa attività è in corso).

Fonti citate in questo articolo.

Zanti: Nomi, et cognomi di tutte le strade, contrade, et borghi di Bologna, di Giovanni Zanti pubblicato nel 1583.

Salaroli: Origine di tutte le strade sotterranei e luoghi riguardevoli della città di Bologna di Ciro Lasarolla (Pseudonimo di Carlo Salaroli), pubblicato nel 1743.

Guidicini: Cose Notabili della Città di Bologna ossia Storia Cronologica de' suoi stabili sacri, pubblici e privati, di Giuseppe Guidicini (scritto prima del 1837, ma pubblicato nel 1868).

Breventani: Supplemento alle Cose Notabili di Bologna e alla Miscellanea Storico - Patria di Giuseppe Guidicini, del canonico Luigi Breventani, pubblicato nel 1908.

Estimi 1296/97: Atlante Storico delle città italiane. Emilia Romagna, 2 Bologna. A cura di Francesca Bocchi, pubblicato da Grafis, Bologna, 1995,1998 (contiene gli Estimi 1296/1297)

Fanti: Le Vie di Bologna. Saggio di Toponomastica Storica, di Mario Fanti, Istituto per la Storia di Bologna, 2000.