Poeti

Geremei popolani. Benchè ricorrano sovente negli atti notarili del secolo XIII, non appare che s' immischiassero nelle discordie cittadine. Solo nel susseguente secolo veggonsi investiti di cariche del comune e specialmente dell' anzianato, che tennero novantaquattro volte, fino al 1732. Ebbero luogo in senato dal 1466 al 1602 e vanno ricordati, cotesti:

Marchesino fu degli ausiliarii bolognesi di Carlo duca di Calabria (1326), il quale faceva una parodìa di crociata contro gli avversarii della chiesa (1). Poeta andò nel 1407 in Avignone ad invitare l' antipapa Benedetto ad abboccarsi col papa Gregorio XII in Bologna, per porre fine allo scisma. Ma Benedetto declinò l' invito, adducendo che preferiva Savona e che ne aveva reso consapevole il suo antagonista (2). Battista fu uno degl' incaricati a riformare i patrii statuti (1416) ed a trattare accordi col condottiere Braccio da Montone, che minacciava Bologna e che fu saziato con ottantaduemila fiorini d' oro. Quando fu dei X di balìa spalleggiò Antongaleazzo Bentivogli a salire al primato della patria (3).

Allo stesso tempo tre dei Poeti leggevano gius civile nello studio, un Nicoloso andava ambasciatore a Venezia, a Firenze, a Milano ed era fatto commissario dell' esercito di Filippo Maria Visconti; un Alessandro era mandato capitano generale nella Martesana dal duca Francesco Sforza, e luogo tenente in Parma con poteri straordinarii, dal duca Giangaleazzo (4).

Nel secolo in cui ogni gentiluomo avrebbe voluto essere un Baiardo, i Poeti militarono valentemente per gl' Italiani e per stranieri. Ercole fu condottiere d' uomini d' arme pel re d' Inghilterra, e generale d'artiglieria pe' Veneziani ; morì governatore di Cremona. Teodoro capitano di cavalli e fanti per Carlo V, per Paolo IV, e per Giulio III, morì d' archibugiata all' assedio della Mirandola intrapreso da Giulio III per nipotismo (1551). Alessandro fu colonnello de' Veneziani in Italia e a Candia. Annibale militò in Francia, combattè nella celebre giornata di Moncontour (1558) e sotto la bandiera di Pio V prese parte alla gran battaglia di Lepanto (1571) (5).

I Poeti vennero meno in Laura del marchese Ercole, nel 1762, essendo maritata al conte Cristoforo Burmani di Cremona. Ebbero in via Maggiore una casa o ospizio al quale era annessa una torre menzionata in una locazione fatta nel 1268 da Ruggero del già Poeta ad un albergatore. Confinava con Lambertino Arienti e con Zaccaria Basacomare (6) ed è probabile sia quello stesso casamento che i Poeti possedevano nella medesima strada nel 1357 accanto alla casa segnata attualmente del n. 250 (7).

(1) Ghirardacci, Hist. v. 2, pag. 71.

(2) Ghirardacci, Hist. v. 2, pag. 574.

(3) Ghirardacci, Hist. v. 2, pag. 606, 608, 632. Muratori, Ann. v. 13, pag. 147.

(4) Dolfi, Cronolog., pag. 626. Mazzetti, Repert., pag. 249.

(5) Dolfi, Cronolog., pag. 628, 629. Muratori, Ann. v. 14, pag. 555.

(6) Docum. n. 20.

(7) Guidicini, Cose, not. v. 3, pag. 29.