Mandria (Vicolo)

Vicolo Mandria.

Da vicolo Tubertini a via San Simone.

Quartiere San Vitale

Prima documentazione dell'odonimo: 1692 (Mandria).

L'odonimo Mandria compare per la prima volta nella pianta del Mitelli (1692). Prima di allora questo vicolo fu ignorato da tutti gli autori antichi (Zanti, Banchieri, Aretusi).

Il Guidicini documentò che nel 1657 questo vicolo era chiamato Stradello del Ghetto, con ovvia ragione, essendo questa tra le strade riservate alla comunità ebraica, che vi fu confinata nel 1566 per poi essere definitivamente espulsa da Bologna nel 1593.

Dopo il Mitelli, Mandria fu documentato anche dal Monari (cosa abbastanza prevedibile, essendo, come già notato in parecchie altre occasioni, la pianta del Monari costruita, salvo rare eccezioni, sugli odonimi riportati dal Mitelli).

Interessante è l'odonimo riportato dal Taruffi (1738): Amandria.

Nel prontuario la nostra via divenne vicolo Mandria e tale rimase.

Per la spiegazione del nome Mandria il Fanti (II, 490) sostenne l'ipotesi (già proposta dall'Origine) del significato letterale della parola, ovvero branco numeroso di grossi quadrupedi, giustificato dalla presenza di stalle in questa via (vi erano le stalle della famiglia Spada all'attuale numero 1/2 di via San Simone, in angolo con il vicolo Mandria).

Fonti citate in questo articolo.

Zanti: Nomi, et cognomi di tutte le strade, contrade, et borghi di Bologna, di Giovanni Zanti pubblicato nel 1583.

Banchieri: Origine Delle Porte, Strade, Borghi Contrade, Vie, Viazzoli, Piazzole, Salicate, Piazze, e Trebbi dell'Illustrissima Città di Bologna con i loro Nomi, Pronomi, e Cognomi, di Camillo Scaligeri della Fratta (pseudonimo di Adriano Banchieri), pubblicato da Clemente Ferroni nel 1635.

Aretusi: Origine di Bologna. Pianta di Bologna di Costantino Aretusi, pubblicata nel 1636.

Mitelli: Bologna in pianta, città del Papa, famosa pianta di Agostino Mitelli, pubblicata nel 1692.

Taruffi: Antica fondazione della città di Bologna degnissima madre di studj, di Gianandrea Taruffi, pubblicato nel 1738.

Monari: Città di Bologna posta in pianta in esatta misura con la distinzione de portici che sono in essa, Pianta di Gregorio Monari, pubblicata nel 1745.

Guidicini: Cose Notabili della Città di Bologna ossia Storia Cronologica de' suoi stabili sacri, pubblici e privati, di Giuseppe Guidicini (scritto prima del 1837, ma pubblicato nel 1868).

Origine: origine della denominazione delle 334 strade che compongono la città di bologna, di Goldini e C.. Pubblicato a Bologna nel 1843

Prontuario: Prontuario per la denominazione delle Piazze, Vie e Vicoli e per la numerazione delle case della Città di Bologna attivate il 1° Luglio 1878 (Bologna, Regia TIpografia, 1878).

Fanti: Le Vie di Bologna. Saggio di Toponomastica Storica, di Mario Fanti, Istituto per la Storia di Bologna, 2000.