N.478

si ha memoria che i Conforti abitassero in questa casa nel 1447, la quale confinava di dietro con un vicoletto morto, coi Caccianemici, coi Cattalani, e con quei da Prato Vecchio. In questa casa vi è inclusa quella che li 9 settembre 1493 Giacomo Castelli vendette agli operai della fabbrica già di Santo Spirito dei. poveri vergognosi, poi della Madonna di Galliera, posta sotto Santa Maria Maggiore, per L. 270, 18, pari a L. 300.

1440, 2 novembre. Tommaso di Andrea Giovannetti lanarolo, della parrocchia di Sant' Andrea dei Piatesi, vende a Guglielmo del dottor Giovanni Conforti una casa sotto la detta parrocchia, presso la via pubblica, presso Giacomo di Benedetto de Sancto Petro notaro, presso certo oratorio de' frati dei vergognosi, presso Baldassare Cazzanemici, e presso Giorgio Villanova di dietro mediante via vicinale che serve a questa casa e ad altre contigue, per L. quingentis. Rogito Pietro Bruni.

1497, 23 novembre. Gio. Battista e Achille del fu Antonio Conforti permutano cogli operai della Madonna di Galliera una casa sotto Sant'Andrea dei Piatesi, e più scudi 100 d' oro larghi a pareggio, e ricevono una casa in Galliera sotto Santa Maria Maggiore. Sembra fosse la casa dei Giovannetti.

1530, 17 dicembre. Antonio del fu Achille Conforti testò nelle carceri dopo esser stato condannato a morte, per avere, li 12 del mese stesso, fatto uccidere Giulio suo fratello bastardo. Fu decapitato alle ore 13 di detto giorno, e appena eseguita la sentenza arrivò la grazia che gli commutava la pena nel pagamento di ducati 4000. Il testamento fu scritto senza notaro da Matteo Guidalotti custode delle carceri, alle ore 11 1/2, col quale lasciò erede sua madre Elisabetta.

1565, 7 giugno. La casa dei Conforti in Galliera era di Camilla del fu Achille Conforti, moglie di Gio. Francesco Ercolani.

1574, 27 marzo. Testamento di Camilla del fu Achille Conforti, moglie di Giovanni Francesco Ercolani, col quale istituisce eredi universali i conti Giulio, Antonio, Ercole, Ottavio e Ridolfo Ercolani suoi figli.

Li 10 marzo 1577 morì madonna Camilla Conforti, vedova di Gio. Francesco Ercolani, e fu sepolta in Santa Maria Maggiore.

1644, 9 luglio. Testamento di Gio. Francesco del fu Ottavio Ercolani col quale lascia in legato ai Filippini tutta la parte a lui spettante della casa da lui abitata in Galliera, sotto Santa Maria Maggiore, rimpetto ai Torfanini, in adempimento della volontà di Giulia Ercolani Canonici di lui madre, dichiarando che l'altra parte è soggetta al fidecommesso di Rodolfo seniore Ercolani, colla facoltà di pagare ai Padri L. 6000 in luogo di detta parte di casa da lui legatata. Lascia eredi Scipione Grassi, e Achille e Cristoforo Angelelli suoi nipoti, ai quali sostituisce il conte Agostino ed altri Ercolani. Rogito Antonio Benni. Il detto testatore morì nel 1651.

1675, 19 luglio. Breve di Clemente X, che concede al senator Enrico di Agostino Ercolani di alienare una casa ai Filippini, nonostante che fosse fidecommissaria.

1676, 25 gennaio. Compra dei Padri Filippini, dal senator Enrico Ercolani, di una casa in Galliera sotto Santa Maria Maggiore, in confine dei compratori, per lire 23500. Rogito Sforza Alessandro Bertolazzi. La casa predetta ha sei archi di portico dopo i due che si disse che appartenevano a quella dei Duglioli N. 479.

Dopo la casa dei Conforti veniva quella che li 19 aprile 1445 fu comprata dal dottor Antonio del fu Marco dal Prato Vecchio, e venduta da Battista e Nicolò fratelli, figli del fu Giovanni del fu Giorgio da Villanova, per L. 2000, e che si dice posta in Galliera. Confina Baldassare Caccianemici, Giacomo Sampieri, gli eredi di Francesco Gioannetti, e Guglielmo Conforti. Del 1441 il predetto Villanova l'aveva locata, con patto di francare, al detto Prato Vecchio per anni 3, e per l' annuo affitto di L. 25. Rogito Cesare del fu Bartolomeo Panzacchia.

1449, 19 marzo. Transazione fra la Camera di Bologna e il dottor Antonio del fu Marco dal Prato Vecchio da una parte, e Baldassare del fu Melchione Caccianemici dall'altra, sopra una sponda di muro fabbricata d'ordine dei Difensori dell'Avere, in capo di una piccola strada sotto Santa Maria Maggiore, nella contrada di Galliera, fra le case abitate dai detti Pratovecchio e Caccianemici, ed anche da Guglielmo Conforti del fu Giovanni, chiamate le case dei Vergognosi, ed allora godute dal Pratovecchio, la cui sponda di muro dopo pochi mesi fu fatta demolire dai Difensori dell'Avere in forza di sentenza, dalla quale il Caccianemici si appellò, stante che detta strada non era comune, ma privata ed a lui spettante in forza di donazione fattagli dal Cardinal Legato. In questa transazione il Caccianemici acconsente che sia demolito il muro, e che al Pratovecchio sia lecito andare a suo talento per detta piccola strada, e per le suddette case dette dei Vergognosi, ed allora spettanti ai Mansionari della Cattedrale, con patto però che se detto Pratovecchio cessa dalla conduzione di dette case locategli dai Mansionari, sia lecito al Caccianemici di riedificare il muro com'era prima. Rogito Pietro Bruni e Filippo Formaglini.

1455, 31 luglio. Licenza dei XVI Riformatori ad Antonio del Pratovecchio di occupare piedi 4 e oncie 8 in larghezza, e piedi 32 in lunghezza, della strada che è fra la casa di detto Antonio e quella degli eredi di Baldassare Caccianemici, onde poter fabbricare presso detta casa.

In seguito veniva il suddetto vicolo, e dopo vi era la casa dei Caccianemici, che formava l'angolo della voltata di strada Galliera, la qual casa nel 1496 era di Giovanni dal Pratovecchio, e fu data li 18 giugno 1633, da Ubaldino di Angelo Michele Sacchi, a Taddea Cuzzani figlia di Catterina Lanzoni prima moglie di detto Sacchi, per L. 8500. Rogito Lorenzo Artemini. Confina gli Ercolani e i Padri Filippini.

La detta Taddea del fu Bartolomeo Cuzzani, vedova di Gio. Antonio di Francesco Muratori, la vendette ai preti dell'Oratorio per L. 9000, li 20 novembre 1648. Rogito Lorenzo Dominici, alias Artemini.