N.944

Al numero 358 di Strada Castiglione si è accennato che uno storico racconta che del 1278 era quivi il convento dei frati Gaudenti, quantuuque la loro chiesa di Santa Maria del Borgo degli Arienti fosse presso S. Bernardo.

Un decreto del Senato delli 13 giugno 1522, approvato dal Vicelegato li 28 giugno susseguente, permette all' arte della lana bisella di erigere in certo terreno sotto la parrocchia di Santa Lucia, una chiuvara per bagnare ed assiugare panni biselli.

Un rogito di Virgilio Gambalunga, delli 18 gennaio 1322, ci assicura che Costanza del fu Ercole Bentivogli, vedova di Iacopo Strozzi di Ferrara, possedeva una pezza prativa di una tornatura circa, con altro edifizio ad uso di Chiuvara, e con casa sotto la parrocchia di Santa Lucia, in luogo detto di dietro il Borgo dell' oro. Confina le vie pubbliche e i beni delle chiese di S. Bernardo. Questa parte di Chiuvara, assieme alle 142 3/5 parti dell' altra chiuvara di questa ragione in prossimità dell'Avesa, erano condotte in enfiteusi dall' arte della lana per L. 260, un' oncia di zafferano, e una libbra di pepe, come da rogito Zenzifabri delli 6 aprile 1434. (Vedi Strada Castiglione, NN. 358 e 359).

Questa chiuvara li 3 marzo 1532 apparteneva per cinque parti a Lodovico di altro Lodovico Felicini, e per undici parti agli eredi di Stazio Paleotti, come da rogito di Alessandro Stiatici, di Matteo Capponi, e di Filippo Bombelli.

Li 4 febbraio 1585 Cornelio e Cesare Lambertini vendettero all' arte della lana le cinque delle sedici parti di detta chiuvara, per L. 600. Rogito Annibale Rustighelli.

La fabbrica di questa chiuvara servì per molti anni a far amido, o salda, ed il prato a trattenimento, nella stagione estiva, dei collegiali di S. Luigi, e specialmente per giocarvi al pallone.

Quando l' arte della lana prosperò tanto in Bologna, vi furono chiuvare per lana gentile, e per queste si vegga Strada Castiglione NN. 358 e 359.

Si trova ricordata una chiuvara posta sotto la parrocchia di S. Martino. della quale non se ne conosce l'ubicazione.