N.1017
Stabile che dicesi abbia appartenuto ai Savignani. Li 31 dicembre 1489 Baldino Baldini lo vendette a Battista Sampieri per L. 2000. Rogito Bartolomeo Zani. Confinava con Antonio Legnani, con quei dai Libri, ed una viazzola di dietro, che è quella di cui si parlerà nella via Libri.
1513, 20 gennaio. Dote di Cornelia del fa Battista Sampieri, moglie di Achille del fu Giacomo Bianchetti, di ducati 500 d'oro larghi, che sono L. 1750, pagate da Galeazzo Serpa con parte del prezzo di una casa sotto S. Andrea degli Ansaldi vendutagli dai Sampieri. Confina Antonio Maria da Lignano, Benedetto Ettori libraro, ed un vicolo di dietro. Rogito Lattanzio Panzacchia.
1513, 23 febbraio. Galeazzo e fratelli, figli del fu Tresentino Serpa, comprano da Marcantonio Sampieri per L. 2700 una casa posta sotto S. Andrea degli Ansaldi, presso la via pubblica, presso Antonio Maria da Lignano, presso Benedetto Ettori libraro, e presso certa via vicinale nella parte posteriore. Rogito Lattanzio Panzacchia.
1562. In tale epoca era di Francesco Piacentini, poi dei Canobbi, indi del monastero di S. Lorenzo per eredità o dote di due monache Canobbi del 1518, e da questo passò ai Savoia, famiglia che qualcuno crede venuta da Domodossola, ma però si ha memoria di un Umberto Savoia, o di Savoia, che leggeva in Bologna nel 1400. Finirono in Gio. Battista morto li 15 settembre 1681, la cui figlia portò questa casa al marito Camillo di Achille Palmieri Bocchi. Il senatore Girolamo Legnani la comprò dai Palmieri, parte li 19 agosto 1766, e parte il 6 maggio 1782, per L. 9550. Rogito Massimo Messi e Gio. Battista Lisi. Ultimamente spettava alla contessa Teresa di Girolamo Legnani, vedova del conte Camillo Malvezzi. In questa casa vi ha abitato al secondo piano, e vi faceva scuola di filosofia il celebre dott. Luigi Palcani Caccianemici.