Fiaccalcollo, dal II volume delle “Cose Notabili…” di Giuseppe Guidicini, con le correzioni di Luigi Breventani

La via di Fiaccalcollo ha il suo principio nella via detta Rialto, e termina in borgo Orfeo.

Fu detta via dei Molini da Galla, e ancora via dei Tintori.

Per questa strada corre un canale d' acque di Savena derivanti dalla chiusa di S. Ruffillo.

Fiaccalcollo a destra entrandoci per la via di Rialto.

Casa che fa prospetto alla via di Rialto, e forma il bivio della Castellata e di Fiaccalcollo. Lodovico e Bartolomeo di Andrea di Guglielmo dal Bue la vendettero li 31 dicembre 1454 ad Antonio di Domenico Bonafede per L. 200. Rogito Carlo Bruni, e Cesare Panzacchia. In questo instrumento si dice esser casa con condotti, caldaie, ed altri arnesi ad uso di tintoreria, posta sotto la parrocchia di S. Biagio in Fiaccalcollo, in confine di strade da tre lati.

1473, 23 aprile. Antonio di Baldassare Basacomari assegna a Basotto di lui fratello una casa sotto S. Biagio in Fiaccalcollo. Confina la via da tre lati. Rogito Antonio Musotti.

La detta casa continuava anche ultimamente a servire ad uso di tintoria.

Da questa parte cominciava il canale scoperto delle acque di Savena, e continuava fino a borgo Orfeo.

Fiaccalcollo a sinistra entrandoci per la via di Rialto.

N. 228. Casa antica, la quale potrebbe esser quella di cui tratta il seguente decreto.

Li 9 settembre 1519 il Senato diede licenza a Gio. Andrea Garisendi di condurre al battocchio, che fa costruire in una sua casa posta sotto S. Biagio nel principio di Fiaccalcollo, acqua dal canale di Savena per i tubi e meati sotterranei pei quali si conduceva acqua dalla fontana di S. Michele in Bosco al giardino dei Bentivogli, il qual meato finora è intero dalla parte di Strada Castiglione, estendendosi a destra del canale suddetto, e per i portici di Fiaccalcollo, passando davanti la casa di detto Gio. Andrea. Concede pure di aprire la via dell'acqua nella ripa destra del canale dalla porta della città fino alla croce posta in faccia della medesima, dove il detto canale si divide in due rami.

Li 19 giugno 1570 Baldassare Romanzi fu investito nell' enfiteusi di questa casa per annue L. 18, dall'Abbazia di Santo Stefano. Rogito Angelo Michele Barbieri. Si dice essere sotto la parrocchia di S. Biagio in Fiaccalcollo, e confinare colla via a ponente, con i Silani a settentrione, e cioè dalla parte degli Alegrini, con Giovanni Benedelli a mezzodì, e col senatore Vincenzo Bargellini di dietro in causa della casa che fu poi dei Panzacchia in Strada S. Stefano.

La detta casa fu poi dei Spiga estinti non ha molto, e Achille la possedeva nel 1715. Ultimamente era di Camillo Rinaldi, e di altri tre compadroni.

N. 223. Casa che fu dei Spetti, e nel 1784 del dottor Govoni e del commendator Ferretti. Si fa menzione di questa casa per indicare che in faccia alla medesima di là dal canale veggonsi due facciate di antichissima e diversa costruzione, le quali appartengono ora alla parte posteriore della casa N. 696 e 697 della Castellata, dove fu costrutto il primo filatoglio in città dalla famiglia Bolognini. (Vedi N. 696 e 697 della Castellata).

Si passa la Braina di Fiaccailcollo.

N.205. Sotto il portico di questa casetta vi è un' immagine di antica scultura con caratteri gotici.

Aggiunte

1603, 23 dicembre. Compra il senatore Vincenzo e fratelli Bargellini, da Domenico e Andrea fratelli Castellani, un appartamento con battocchio, e con due ingressi, uno in Fiaccalcollo, l' altro nella Braina, che fa parte di una casa in Fiaccalcollo. Confina le dette strade, gli eredi del fu Galeazzo Bargellini, e Bernardino Romanzi. Per L. 5100. Rogito Achille Canonici. (Vedi N. 228 per la confinazione dei Romanzi).