Vascelli (Via)

Via Vascelli.

Da piazza dei Tribunali alla confluenza di via Alfonso Rubbiani, via Arienti, via del Cestello e via San Domenico.

Quartiere Santo Stefano.

Prima documentazione dell'odonimo: 1635 (Borg di Vassiè).

Questa via fino al 1824 proseguiva ad occidente fino a confluire in via delle Tovaglie. Tra gli anni 1824 e 1826 venne aperta piazza dei Tribunali inglobando il tratto di via Vascelli prospicente al palazzo già Ruini, poi Ranuzzi, Baciocchi ed infine dei Tribunali.

Antico nome di questa via fu via dietro al Fossato (Guidicini, V, 179).

Nel 1516 fu costruita la chiesa del Crocifisso, sede della confraternita omonima, in capo alla nostra via che quindi cominciò ad essere chiamata via del Crocifisso (Guidicini).

Lo Zanti (1583) descrisse questa via come Via del Crucifisso, detta anche Strà di San Domenico e da alcuni via del Volto Santo.

L'Alidosi (1624) ribadì Via del Crocefisso.

Il Banchieri fu il primo, nel 1636, ad usare il nome con cui conosciamo la via oggi: Borg di Vassiè.

Mitelli e Monari indicarono nelle loro piante questa via come Via de' Ruina, mentre altri autori riportarono l'odonimo attuale (pur se con qualche variante): Via Vascelli (Taruffi), Borgo o Via de Vasselli (Salaroli, che ripetette anche via del Crocifisso).

Le lapidette ufficializzarono l'odonimo nella sua forma attuale (via Vascelli). La riforma toponomastica del 1873-78 non apportò alcuna modifica. Il Fanti (II, 791) scrisse che la grafia attuale (Vascelli) è frutto di uno dei tanti errori della riforma toponomastica del 1874, ma in realtà, se di errore si tratta, questo fu commesso da chi stabilì i nome da scrivere nelle lapidette del 1801.

L'antico odonimo via dietro al Fossato ha evidente spiegazione nell'essere questa via immediatamente esterna alla seconda cerchia di mura (la cosiddetta cerchia del Mille) della città, e quindi al suo fossato.

La chiesa del Crocifisso generò, oltre a via del Crocifisso, come si è già detto, anche l'odonimo via del Volto Santo.

Strà di San Domenico deve la sua origine al vicino importante complesso di San Domenico, mentre via de' Ruina (che il Guidicini trascrisse via delle Ruine) fa riferimento al vicino palazzo dei Tribunali che fu costruito dalla famiglia Ruini.

L'odonimo attuale (Vascelli) è il meno chiaro di tutti.

Il Banchieri scrisse che qui vi era dipinto un vasell (un vaso) da cui la via prese nome.

Vi fu una famiglia Vasselli o Vaselli, ma non risulta che qui abbia mai posseduto case.

Il Fanti propose che qui vi fosse una bottega che produceva o vendeva vasselli ovvero botti e vasellame per vino.

Dando per molto probabile il legame tra vasselli (poi mutato in vascelli) e vaso, qui si aggiunge che nell'edifico (ora scomparso) all'antico numero 730 (che era in capo alla via, sul lato destro, quasi di fronte alla chiesa del Crocifisso) era una fabbrica di vasi di terracotta (documentata nel 1854 dall'Indicatore) che il Guidicini si limitò a descrivere come casa con fornace.

Fonti citate in questo articolo.

Zanti: Nomi, et cognomi di tutte le strade, contrade, et borghi di Bologna, di Giovanni Zanti pubblicato nel 1583.

Alidosi: Nomi delle strade, vie, borghi, et vicoli, che sono nella città di Bologna, di Giovanni Niccolò Pasquali Alidosi, pubblicato nel 1624).

Banchieri: Origine Delle Porte, Strade, Borghi Contrade, Vie, Viazzoli, Piazzole, Salicate, Piazze, e Trebbi dell'Illustrissima Città di Bologna con i loro Nomi, Pronomi, e Cognomi, di Camillo Scaligeri della Fratta (pseudonimo di Adriano Banchieri), pubblicato da Clemente Ferroni nel 1635.

Mitelli: Bologna in pianta, città del Papa, famosa pianta di Agostino Mitelli, pubblicata nel 1692.

Taruffi: Antica fondazione della città di Bologna degnissima madre di studj, di Gianandrea Taruffi, pubblicato nel 1738.

Salaroli: Origine di tutte le strade sotterranei e luoghi riguardevoli della città di Bologna di Ciro Lasarolla (Pseudonimo di Carlo Salaroli), pubblicato nel 1743.

Monari: Città di Bologna posta in pianta in esatta misura con la distinzione de portici che sono in essa, Pianta di Gregorio Monari, pubblicata nel 1745.

Guidicini: Cose Notabili della Città di Bologna ossia Storia Cronologica de' suoi stabili sacri, pubblici e privati, di Giuseppe Guidicini (scritto prima del 1837, ma pubblicato nel 1868).

Indicatore: Indicatore Bolognese riferibile a ciascun edifizio componente la città, di Sebastiano Giovannini pubblicato nel 1854.

Fanti: Le Vie di Bologna. Saggio di Toponomastica Storica, di Mario Fanti, Istituto per la Storia di Bologna, 2000.