N.63 - Casa Bugami

Cartigli

L'edificio fu costruito verso il 1675 per volere di Giacomo Bugami, ricco mercante di sete. Al piano nobile si trova un ambiente affrescato, nel 1689, da Giovanni Antonio Burrini con 'Le fatiche di Ercole', altre sale recano decorazioni neoclassiche e di gusto eclettico ottocentesco.

Indirizzo:

via San Felice, 20

Guidicini

Casa di Francesco Bignamini, venduta li 8 giugno 1546 ai fratelli Pellegrino e Pietro, figli di Felice Tanari, per L. 2300. Rogito Andrea Serafini. Si dice posta in Strada S. Felice, sotto S. Nicolò, in confine di Borgo Martello (via Coltellini), di Paolo Giraldino, e di Lorenzo pittore.

1549, 4 ottobre. I fratelli Tanari assegnano questa casa a Nicolò di Francesco Cristiani, per L. 2800, in permuta di altra casa in Porta Nuova (vedi via delle Asse. case nuove dei Caprara). Rogito Bartolomeo Bulgarini. Si descrive per essere sotto S. Nicolò in Strada S. Felice, nell'angolo di Borgo Martello, in confine di Paolo Giraldini, di Nanno de Pistorio di dietro, di Lorenzo pittore, e di certo stradello ad uso dei vicini.

1564, 1 marzo. Nicolò Cristiani vende a Francesco Machiavelli una casa per lire 4000. Rogito Bartolomeo Vasselli. Confina davanti con Strada S. Felice, di sopra con Paolo Giraldini, di sotto col vicolo detto Borgo Martello, dal lato posteriore cogli eredi di Paolo Cavazzoni, e con uno stradello morto, o corridoio, fra questa casa e quella di Paolo Giraldino, compreso in questo contratto.

1649, 31 ottobre. Dall'inventario legale fatto in questo giorno, si rileva che l'Opera dei Vergognosi, erede di Pietro Macchiavelli, divenne proprietaria di questo stabile, che li 23 febbraio 1650 vendette ad Andrea di Giacomo Bugami per L. 10000. Rogito Giulio Cesare Cavazza. Confinava Giovanni Antonio Gaddi, e un vicolo.

Giacomo iuniore di Andrea Bugami, ricco mercante da seta, fabbricava questa casa grande nel 1675, al quale fu dall'ornato concesso suolo pubblico li 30 marzo di detto anno.

I Bugami terminarono in Gio. Battista di Giacomo morto d' anni 81 li 9 gennaio 1786. Barbara, di lui sorella, fu moglie dell' avv. Domenico Colonna, la quale premorì al fratello li 15 dicembre 1752, lasciando una sola figlia, Maria Gentile, maritata in Antonio di Lorenzo di Gio. Battista Sampieri del ramo detto del Ghetto, e che abitava in Strada Santo Stefano presso il palazzo già Zani, poi Odorici. I di lei figli furono eredi dei due patrimoni Colonna e Bugami. Vincenzo Sampieri, secondogenito, assunse il cognome Bugami, e morì senza successione li 3 maggio 1794, per cui l'eredità Bugami passò in quella Sampieri Colonna. Nella divisione fra i fratelli Antonio Lorenzo e Francesco, figli di Gio. Battista iuniore Sampieri, toccò a Francesco questa casa nobile, le sue adiacenze, e il cognome Bugami. Questi pure morì lasciando una sola figlia di nome Camilla, che sposò Grimoaldo del fu senator Giacomo Beccadelli. La madre e tutrice, Anna Pepoli, vendette questo stabile li 14 luglio 1817 a Girolamo Bertocchi di Budrio, per scudi romani 7350. Rogito Borghi. Questi poi la rivendette a Francesco Brunetti.