Pepoli (Via de')

Via de' Pepoli.

Da via Santo Stefano a via Castiglione.

Quartiere Santo Stefano.

Prima documentazione dell'odonimo: 1635 (vivari di Pepl).

L'antico nome di questa via era Vivaro.

Troviamo questo odonimo già attestato in un documento del 27 novembre 1149: burgo vivaro (Fanti, II, 601).

Non è certo che il burgo vivaro del 1149 coincida con questa via, ma, trattando di una enfiteusi di terreni concessi dall'abate di Santo Stefano, non poteva nemmeno esserne lontano.

E' invece certo che la casa nel Vivaro lasciata ai Padri di San Domenico con atto del 3 marzo 1304 (Guidicini, IV, 242) sia da localizzare in questa via.

L'Alidosi descrisse il Vivario aggiungendo che era noto anche come Stalle de' ss. Pepoli.

La specificazione de' Pepoli fu usata per la prima volta dal Banchieri (vivari di Pepl), con l'evidente ragione di differenziarlo dal non lontano altro Vivario che era la salita di San Giovanni in Monte (Vivario d' San Gio: in Mont.) compresa nella piazza San Giovanni in Monte.

Vivario de Pepoli fu utilizzato anche dal Mitelli, mentre il Salaroli aggiunse il riferimento alle stalle dei Pepoli: Vivario o Stalle de Pepoli.

Monari e Tontina Mista entrambi riportano Vivario Pepoli.

Con l'apposizione delle lapidette del 1801, si fece un errore di interpretazione del nome vivario (errore avvallato anche dal Guidicini - IV, 236) che fu trascritto Viario, presupponendo una correlazione con via.

Viario de Pepoli fu quindi indicato dall'Origine e dall'Itinerario (ma non dall'Indicatore che continuò a riportare Vivario de' Pepoli).

Ogni dubbio fu tolto, per così dire, con la riforma toponomastica del 1873-78 in cui si decise di sopprimere Viario (o Vivaro) e lasciare solo via de' Pepoli, che è il nome attuale della via.

Il Vivaro o Vivario, antico nome della via è sicuramente da riferire a vivaio o peschiera (vedi Fanti, II, 601,602, che fa propria una ipotesi dell'Avogaro, pag. 15).

Il fatto che Vivario era odonimo proprio anche della Salita di San Giovanni in Monte, fa pensare che il vivaio o peschiera in oggetto occupasse una area ben più estesa dell'attuale via de' Pepoli. In effetti l'Alidosi scrisse che il Vivario da via Santo Stefano raggiungeva Miola (via Farini). Si veda a tal proposito quanto scritto sotto Piazza San Giovanni in Monte.

Fonti citate in questo articolo.

Zanti: Nomi, et cognomi di tutte le strade, contrade, et borghi di Bologna, di Giovanni Zanti pubblicato nel 1583.

Alidosi: Nomi delle strade, vie, borghi, et vicoli, che sono nella città di Bologna, di Giovanni Niccolò Pasquali Alidosi, pubblicato nel 1624).

Banchieri: Origine Delle Porte, Strade, Borghi Contrade, Vie, Viazzoli, Piazzole, Salicate, Piazze, e Trebbi dell'Illustrissima Città di Bologna con i loro Nomi, Pronomi, e Cognomi, di Camillo Scaligeri della Fratta (pseudonimo di Adriano Banchieri), pubblicato da Clemente Ferroni nel 1635.

Mitelli: Bologna in pianta, città del Papa, famosa pianta di Agostino Mitelli, pubblicata nel 1692.

Salaroli: Origine di tutte le strade sotterranei e luoghi riguardevoli della città di Bologna di Ciro Lasarolla (Pseudonimo di Carlo Salaroli), pubblicato nel 1743.

Monari: Città di Bologna posta in pianta in esatta misura con la distinzione de portici che sono in essa, Pianta di Gregorio Monari, pubblicata nel 1745.

Tontina Mista: Tontina Mista ossia progetto per illuminare la città di Bologna, pubblicato a Bologna dal Sassi successore del Benacci, 1762

Guidicini: Cose Notabili della Città di Bologna ossia Storia Cronologica de' suoi stabili sacri, pubblici e privati, di Giuseppe Guidicini (scritto prima del 1837, ma pubblicato nel 1868).

Itinerario: Itinerario di tutte le strade, borghi, vie, vicoli e viazzoli della città di Bologna colla distintiva d'ogni Strada a qual commissariato di Polizia appartenga, pubblicato a Bologna nel 1835.

Origine: origine della denominazione delle 334 strade che compongono la città di bologna, di Goldini e C.. Pubblicato a Bologna nel 1843

Indicatore: Indicatore Bolognese riferibile a ciascun edifizio componente la città, di Sebastiano Giovannini pubblicato nel 1854.

Avogaro: Contributo onomastico alla corografia di Bologna antica, di Carlo Avogaro, in "L'Archiginnasio", Bologna, XVIII(1923) e XIX(1924).

Pietra: Origine dei nomi delle strade piazze porte in Bologna, di Giulio Cesare Pietra Comune di Bologna editore, pubblicato nel 1933.

Fanti: Le Vie di Bologna. Saggio di Toponomastica Storica, di Mario Fanti, Istituto per la Storia di Bologna, 2000.