NN.1226-1227

Giacomo, Ulisse, Alessandro, Virgilio ed Ercole Bovi stavano sotto la parrocchia di Santa Maria di Castel de' Britti, alias la Ceriola, nell' angolo che faceva Strada Stefano con Cartoleria Vecchia, come risulta da un rogito di Gio. Battista dal Bue delli 19 agosto 1502.

Li 12 marzo 1543 il dotl. Gio. Lodovico di Giacomo Bovi comprò da Francesco e da Vincenzo di Annibale Musotti, e da Imperatrice, moglie di Marco Tullio Simii, loro sorella, una casa sotto S. Damiano nella viazzola detta Cui di Ragno (ora chiusa, vedi Borgo Salamo), per L. 3300. Confinava colla piazzola o sacrato di S. Silvestre, con Ruffino Ruffini, e con Lorenzo e fratelli Pietramellara. Rogito Galeazzo Bovi e Barlolomeo Casali. Nello stesso giorno comprò pure da Agostino Simii una parte di casa grande posta sollo S. Damiano nella viazzola detta Cul di Ragno, per L. 1546. Confinava con Ruffino Ruffini e coi fratelli Pietramellara di sopra, e colla piazzola di San Silvestro a sera. Rogito Galeazze Bovi.

L'inventario legale dell'eredità di detto Gio. Lodovico fu compiuto li 22 novembre 1563.

Li 6 agosto 1602 Giacomo dottor in leggi, figlio del predetto Lodovico Bovi, comprò da Lodovico d'altro Lodovico di Giacomo Zenzifabri una casa sotto S. Damiano dirimpetto ai Guidotti, in confine di due strade, e presso certa Androna detta dei Bonaveri; più una piccola casa contigua alla suddetta, il tutto per Lire 1500. Rogito Ercole Borgognini.

Con l'aggregato dei suddetti stabili fu fabbricata questa casa nobile nel 1620 dal senator Andrea di Mario. Si estinse questo ramo Bovio nel senator Rinaldo del senalor Gio. Lodovico, morto, ab intestato, in Castel Sant'Angelo li 27 giugno 1685. Vivevano quattro sue sorelle, suor Maria Cherubina, suor Maria Serafina e suor Maria Palma Corona, professe in Gesù e Maria, e suor Angela Teresa professa negli Angeli, come risulta da un rogito di Lodovico Barilli.

Il senator Andrea, l' abbate Guido, e il cav. Giulio d'Antonio Bovio da Santo Stefano avevano diritto alla successione.

Questa casa e l' altra dalla parte opposta nella via Toschi, siccome fidecommissarie, furono assegnale ai Bovi per transazione seguita li 17 novembre 1687. Rogito Lodovico Barilli, Lorenzo Garofali e Francesco Arrighi.

Li 3 febbraio 1738 morì il marchese senator Antonio Giuseppe d' Andrea Bovio, e con essa terminò la linea da Santo Stefano. Francesca Orsi, madre del predetto Antonio, rinunziò all' usufrutto dell' eredità del figlio, e volle la leggittima o la restituzione della sua dote calcolata L. 320,000. nelle quali fu compresa questa casa.

L'Orsi Bovio mori nel 1740 e furono eredi due sue nipoti, Lucrezia Orsi vedova Ercolani, e Catterina maritata nel senator Guidascanio Orsi, alla quale toccò in divisione questo stabile, che restaurò nel 1766 essendo vedova, e l'abitò fino alla morte. Il senator Camillo Orsi, di lei erede, lo vendette nel 1772 a Vincenzo Galli, e dopo di lui passò ai suoi eredi fratelli Contri.